Carlo Brustia, MilanoFinanza 23/1/2015, 23 gennaio 2015
SORPRESA, IN CALO IL DEBITO ITALIANO
Cala di due punti percentuali il debito pubblico italiano del terzo trimestre 2014, scendendo così a 131,8% del prodotto interno lordo, ma resta il più elevato dell’Unione Europea dopo quello della Grecia (che si attesta al 176%, in calo dell’1,4% rispetto alla precedente rilevazione). Lo ha comunicato ieri Eurostat, che per l’Italia su base annuale ha però rilevato un aumento di quattro punti percentuali.
Nel terzo trimestre dopo Grecia e Italia è il Portogallo ad avere il debito più elevato (131,4% rispetto al pil, in aumento di 1,9 punti sul trimestre precedente), seguito dall’Irlanda (114,8%, in calo di 2,2 punti sul trimestre e di ben il 9,4% su base annuale) dal Belgio (108,2%) e da Cipro (104,7%). I cali più sensibili del debito nel terzo trimestre si sono registrati a proprio a Cipro (-5,1%) e a Malta (-2,7%, con il debito pubblico che scende al 71,9% del prodotto interno lordo dell’isola). A livello di Eurolandia il livello del debito si è attestato al 92,1% del prodotto interno lordo, in calo dal 92,7% del trimestre precedente, mentre nell’Unione Europea il rapporto debito-pil è sceso dall’87% all’86,6%. Si tratta del primo calo dopo 15 trimestri consecutivi di crescita.
Considerata la partecipazione dei governi europei ai programmi di assistenza finanziaria verso alcuni Stati membri dell’Unione, Eurostat ieri ha fornito anche le cifre della percentuale di aiuti rispetto al pil: per l’Italia nel terzo trimestre gli aiuti sono stati pari al 2,8%. Si tratta del rapporto rispetto al pil più elevato dopo quelli di Slovenia (3,3%), Malta (3%) e Spagna (2,9%).
Carlo Brustia, MilanoFinanza 23/1/2015