varie, 21 gennaio 2015
SURREALE
«Berlusconi purtroppo ha perso la visione di ciò che il calco è diventato oggi. Quello che ha fatto è una cosa, quello che fa ora è un’altra. Proprio come il Milan. Da genio della comunicazione ha lanciato messaggi surreali, ma alla fine la verità vince sempre» (Zvonimir Boban).
IMPARARE «Io allenatore? Sa che ne parlavo proprio pochi giorni fa con un amico? Ho detto: “Lo stanno facendo tutti, mi sa che alla fine toccherà anche a me”. Magari comincio con i ragazzi, anche se adesso forse non c’è neppure bisogno. In fondo, chi ha giocato al mio livello non ci mette molto a imparare» (Francesco Totti).
CATTIVO «Mi era capitato più volte di incontrare Mihajlovic come avversario. Erano botte. Poi, quando ci siamo ritrovati all’Inter, siamo diventati amici. Sia da giocatore che da vice di Mancini, Sinisa era uno che ti aiutava sempre: e infatti sta avendo una bella carriera. Lui ha il volto un po’ da cattivo ma è una persona dolce e altruista» (l’ex attaccante Julio Ricardo Cruz).
SUPERPIPPO «Oggettivamente il più forte che ho incontrato è stato Ayrton Senna ma se tu mi avessi chiesto quale pilota ho mai cercato di emulare, io ti avrei risposto Mansell. Perché quando era nella giornata buona era fantastico. Era come Superpippo quando prendeva le arachidi, solo che non si ricordava mai dove le aveva messe per cui gli riusciva di rado» (Alex Zanardi).
NUMERO UNO «Nel 2014, io e gli altri siamo stati “bombardati” di domande su Marquez. Così ho capito ancora di più cosa devono aver provato in passato i miei avversari, perché un pilota non ha mai voglia di parlare dei rivali. È anche vero, però, che il mondo dello sport va così: la gente vuole sentire parlare del numero uno» (Valentino Rossi).
PATENTE «Non ho la patente. Non ho mai avuto l’esigenza, però provvederò. Il mio migliore amico, Francesco, lavora qui vicino e mi porta in giro lui. Se devo muovermi da solo uso il monopattino elettrico con il mio compagno Terranova» (Simone Zaza).
ORE «Per il 2014 Vincenzo aveva cominciato di fatto a lavorare l’11 dicembre 2013. Stavolta, il 2. Dall’11 al 31 dicembre 2013, aveva percorso 1583 chilometri, per un totale di 52 ore e 42 minuti in sella. Stavolta, dal 2 al 31 dicembre 2014, ha messo insieme 2929 chilometri, pedalando per 99 ore» (il tecnico di Nibali Paolo Slongo).