p.r., Affari&Finanza – la Repubblica 19/1/2015, 19 gennaio 2015
I PRIVATI E L’EREDITÀ DEL CARDINAL BERTONE
Città del Vaticano
Dimessosi dal Bambin Gesù Giuseppe Profiti, manager della sanità di origine ligure trapiantato a Roma e legato all’ex Segretario di Stato Tarcisio Bertone, il Vaticano cerca un successore che ne sappia rafforzare la proiezione internazionale, da Roma a ogni periferia del mondo. Il cambio di Profiti è arrivato dopo un anno nel quale la segreteria di Stato vaticana ha fatto compiere una due diligence alla Pricewaterhouse Coopers. I conti dell’ospedale sono stati vagliati a fondo. Lo scorso settembre la segreteria di Stato vaticano aveva anche rafforzato il suo controllo sul polo ospedaliero, d’accordo con il Papa. Fino alla decisione di accettare le dimissioni di Profiti per un cambio che porterà nei prossimi mesi a individuare il profilo di un nuovo presidente. La notizia delle dimissioni di Profiti è arrivata nelle ore in cui sono uscite indiscrezioni su un probabile salvataggio del polo Idi-San Carlo – di cui si fa cenno indiretto del decreto salvaIlva – grazie all’intervento diretto del Vaticano e probabilmente con l’arrivo di un imprenditore privato, il gruppo Sansavini. Secondo indiscrezioni ancora non confermate, si dovrebbe creare una nuova Fondazione di diritto italiano ma a maggioranza di proprietà vaticana. Con la partecipazione, come detto, del gruppo Sansavini e in piccola parte dei frati della Congregazione dei padri Concezionisti. Le perdite dell’Idi sono notevoli. La consistenza dell’esposizione debitoria è stimata in circa un miliardo di euro. Per sanarla qualche mese fa il Vaticano aveva inviato come commissario dell’Idi il cardinale Giuseppe Versaldi. Il suo compito era di «guidare l’istituto religioso e indirizzare le strutture sanitarie da esso gestite verso un possibile risanamento economico, escludendo tuttavia una partecipazione della Santa Sede in tali opere».
p.r., Affari&Finanza – la Repubblica 19/1/2015