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 2015  gennaio 19 Lunedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 9

(Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale)

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STORIA DEL CLIMA E STORIE DEGLI UOMINI –
Ere. Ere glaciali conosciute: cinque. Per il 95% della storia della Terra non c’è stata traccia di ghiaccio permanente.
Neozoico. Anche quella attuale, il neozoico, è un’èra glaciale.
Temperatura. La temperatura sulla Terra scese sotto i 100 gradi circa 4 miliardi di anni fa dopo la formazione della crosta terrestre. La conseguente condensazione dell’acqua generò la pioggia, i mari, i fiumi, i laghi.
Freddo. Il periodo più freddo della storia della Terra, circa 650 milioni di anni fa, fu causato dalla rottura del continente primordiale, Rodinia.
Paleozoico. Anche il Paleozoico terminò con una terribile fase glaciale (circa 250 milioni di anni fa), che portò alla scomparsa di una quantità compresa tra il 75% e il 95% di tutti gli esseri viventi.
Clima. Clima europeo nell’ultima èra glaciale, circa 20.000 anni fa: temperature più basse di 4-6 gradi rispetto alle attuali, clima secco e minore variabilità del tempo.
Colonie. L’uomo arrivò in Indonesia, Australia, Tasmania e Nuova Guinea circa 35.000 anni fa, perché i canali da attraversare erano caldi, calmi, e di una larghezza non superiore ai 90 chilometri.
Egitto. Lo sviluppo della civiltà degli antichi egizi, dal 5.000-4.500 avanti Cristo, favorito dalle esondazioni del Nilo, che rendevano fertili le terre. Una volta interrotte, intorno al 2.150 avanti Cristo, ci fu un primo, violento scompaginamento del regno: non essendo più in grado di garantire la fertilità della terra, i faraoni persero legittimazione politica.
Cina. L’impero cinese degli Han, che visse apice e decadenza paralleli a quelli di Roma, crollò anche per l’incapacità di fronteggiare i disagi dovuti ai cambiamenti climatici verificatisi in Cina, che affamarono la popolazione.
Ittiti. Per gli ittiti la terra apparteneva al dio delle intemperie, che l’aveva data solo in gestione alla stirpe reale. Compito supremo del Gran Re era di colloquiare con il dio.
Ferro. Il passaggio all’Età del ferro, a partire dal 1.200 avanti Cristo circa, fu favorito da un cambiamento climatico, questa volta di raffreddamento. L’aratro di ferro permetteva di lavorare meglio il terreno, compensando la scarsità dei raccolti.
Inverni. Secondo lo studioso tedesco Helmut Jaeger, gli inverni europei iniziarono a farsi più freddi a partire dal 250 dopo Cristo. Questa tendenza durò fino a tutto il nono secolo.
Lupi. Carlo Magno ordinò a tutte le contee del suo impero di assoldare cacciatori di lupi, perché il grande freddo li spingeva a invadere villaggi e città.
Eschimesi. Quando in Groenlandia il freddo prese il sopravvento, la civiltà eschimese, dedita a caccia e pesca, ebbe la meglio su quella dei discendenti dei vichinghi, che si dedicavano invece ad agricoltura e allevamento.
Vulcani. L’eruzione del vulcano Tambora, in Indonesia, nell’aprile 1815 provocò un abbassamento della temperatura mondiale di 3-4 gradi.
Nixon. I cambiamenti climatici destarono l’attenzione dell’amministrazione Nixon quando in Etiopia, in seguito a siccità e carestie, scoppiò una rivoluzione che portò al potere un gruppo di ufficiali marxisti.
Ipotesi. Ipotesi studiate per contrastare il raffreddamento globale: sbarrare lo stretto di Bering, ricoprire le calotte polari di pellicola nera, aumentare le emissioni di anidride carbonica, proiettare polvere di metallo nell’atmosfera, costruire una diga di cemento tra Norvegia e Groenlandia, far orbitare enormi specchi attorno alla Terra, distruggere con bombe atomiche le montagne sottomarine poste a sud-ovest delle Fær Øer, sciogliere il ghiaccio dei poli con bombe all’idrogeno.
Giorgio Dell’Arti, Il Sole 24 Ore 19/1/2015