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 2015  gennaio 18 Domenica calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - ARRIVA L’INFLUENZA


ANSA/ Da Nord a Sud Italia pronto soccorso nel caos
Medici e infermieri, emergenza prevedibile dovuta ai tagli
(Di Livia Parisi)
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Da Pavia a Pistoia, da Varese a
Napoli, passando per Roma, la situazione nei pronto soccorso di
mezza Italia è sempre più grave. Ai consueti problemi
organizzativi e di surplus di lavoro, si aggiunge l’avvicinarsi
del picco di contagio influenzale che comporta maggiori assenze
del personale per malattia ma, soprattutto, maggiori accessi in
Emergenza-Urgenza, come ormai risaputo, spesso anche senza reale
motivo. Il risultato sono ore di attesa prima di un ricovero,
corsie strapiene, barelle lungo i corridoi e ambulanze ferme.
Ogni anno, secondo i dati della Società italiana della medicina
di emergenza-urgenza (Simeu) sono circa 24 milioni gli accessi,
quasi uno ogni secondo e il picco si registra, in genere, in
questa stagione. «La situazione è grave in particolare nelle
grandi città, come Roma, Lecce, Genova, Bologna. La mancanza di
personale cronica fa si che la situazione sia ogni anno la
stessa», commenta Costantino Troise, segretario Anaao Assomed,
sindacato che riunisce i dirigenti medici.
Nell’emergenza, l’Italia si trova per una volta unita da Nord
a Sud. In Calabria, l’azienda ospedaliera di Cosenza ha deciso
lo «stop ai ricoveri ordinari e programmati in tutti i reparti
fino al 25 gennaio 2015». «Una misura resa necessaria - fa
sapere l’azienda ospedaliera - per far fronte all’iperafflusso
di pazienti, legato al picco di malattie stagionali, che ha
gettato nel caos il Pronto Soccorso» che, «in atto, registra un
numero di pazienti largamente superiore alla recettivita’ degli
ambienti».
A Roma, nei giorni corsi il caos non ha risparmiato il
Pertini, Il Sant’Eugenio e il San Camillo. «È l’esito da un
lato del blocco del turn over, dall’altro dei tagli lineari che
hanno ridotto i posti letto degli ospedali, senza che vi fosse
un’appropriata rete territoriale alternativa», secondo il
segretario Fp Cgil Massimo Cozza. Tagli al personale sotto
accusa anche per Andrea Bottega segretario nazionale del
Nursind, il sindacato degli infermieri. «I lavoratori sono
costretti a turni massacranti. Lo dimostra il caso di emorragia
cerebrale di cui che ha colpito un infermiere, letteralmente
crollato dopo aver lavorato a ritmi frenetici per 12 ore
consecutive al pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino».
Un’emergenza «che poteva essere evitata perché ampiamente
prevedibile», dichiara Tonino Aceti, coordinatore del Tribunale
per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. «Il picco
dell’influenza è noto - chiarisce - così come le soluzioni per
decongestionare i pronto soccorso e offrire alternative
assistenziali alle persone sul territorio. È evidente -
conclude Aceti - che le soluzioni sono rimaste solo sulla
carta». (ANSA).
YQX-VC
16-GEN-15 21:24 NNNN



ANSA VENETO: LE NOTIZIE DEL GIORNO - ORE 18.30 +++
(ANSA) - VENEZIA, 16 GEN -
INFLUENZA: IN VENETO GIà 45MILA COLPITI, 7 DECESSI
L’influenza stagionale in Veneto è una delle più forti
registrate negli ultimi anni: si stima che 45 mila 622 persone
siano state sinora colpite dal virus, circa il triplo delle
cinque stagioni precedenti, secondo i dati del Settore Igiene e
Sanità Pubblica della Regione. L’incidenza nell’ultima settimana
è salita a 96,2 casi ogni 10 mila abitanti. I casi con
complicanze sono stati 56, 38 dei quali gravi. I decessi sono
stati 7. Nelle ultime ore anche un nuovo caso di influenza da
virus H1N1, quello di un uomo trasportato dall’ospedale di
Portogruaro all’Ospedale all’Angelo di Mestre, ora ricoverato in
terapia intensiva.