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 2015  gennaio 18 Domenica calendario

CONSIGLI E DRITTE PER I FRONTALIERI DELLA DOMENICA

I transfrontalieri della domenica in Engadina se li ricordano bene: luglio-agosto 2011. Anche allora il cambio euro-franco svizzero esplose fino alla parità rendendo le gite oltre il passo del Maloja una discesa nell’inferno del caro-franco più che la consueta salita fino al paradiso del Lago di Sils a 1.815 metri. Anche molti ristoratori elvetici però tremarono: la clientela, lombarda e non, rischiò di venire improvvisamente meno e alcuni arrivarono a offrire un cambio ufficioso se non proprio clandestino. Un cartello segnalava i locali di chi agli stranieri garantiva ancora il cambio di 1,20. Per due mesi ci fu dunque un «franco» per soli italiani, un po’ come il dólar blue dell’Argentina, un dollaro con un cambio con il peso differente rispetto a quello ufficiale, generalmente a metà strada rispetto a quanto offerto sul mercato nero. D’altra parte il transfrontaliero della domenica, con gli anni, ha imparato tutti i trucchi per dribblare il caro-franco che, a dire la verità, era già caro con tanto di tetto al 1,2 della banca centrale: non a caso molto prima che la Svizzera inventasse gli orologi a cucù a Roma, nell’anno 595 dalla fondazione, avevano introdotto la clessidra ad acqua. Eccoli: 1) Lo skipass. Quello con sconto si compra alla pasticceria Mastai di Chiavenna. E’ valido solo per le discese sul Corvatsch (nota pista rompi-ginocchia) e sul Diavolezza. Se invece vuoi sciare a Corviglia paghi e taci: un giornaliero costa 65 franchi e ora il conto è crudelmente facile: 65 franchi uguale 65 euro. 2) Le cene. Tra gli italiani «semi-svizzeri» con casa oltre il Maloja era già di moda organizzare cene in case di amici, ora diventerà un must. Con due limiti: la carne che si può importare è contingentata così come il vino. Oltre ai controlli sul contante non è inusuale alla dogana subirne uno su filetti, controfiletti e rossi. 3) L’affitto. Per chi deve affittare gli sci l’ultima tappa disponibile è Blossom, sempre a Chiavenna. Che già da anni, non a caso, rimane aperto furbamente fino a venerdì notte per affittare a chi sale e domenica sera per chi scende. 5) Il super mercato discount di Samedan (unico in tutta l’Engadina) ora strapperà clienti alla Coop di Sankt Moritz che di «coop» ha molto poco quando arrivi alla cassa per pagare.