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 2015  gennaio 18 Domenica calendario

MODA UOMO A MILANO. BOMBER CONTRO IL MALOCCHIO E GIACCHE DAMASCATE

«La famiglia è da sempre il nostro punto di riferimento. Senza quella dove vai?». È una grande dichiarazione d’amore per la famiglia quella che ieri hanno fatto in passerella i Dolce e Gabbana. Il sipario si è alzato su gruppi di famiglie, che, dal vivo, hanno posato per tutta la durata della sfilata. Un allestimento che riecheggiava immagini alla “Gattopardo” o stile “Matrimonio all’italiana”. Nonne, mamme, nipoti, padri, figlie e bebè componevano un affresco perfetto per una sfilata che inneggiava, con figure stampate sulle felpe e le t-shirt, alla “Sacra famiglia” o a quei nuclei familiari che stavano lì a far da sfondo alla sfilata, con modelli di ogni età in passerella che esibivano bomber con piccole corna contro il malocchio, giacche damascate e corone ricamate in oro su preziosi completi da sera. Quello per la famiglia è un amore che i Dolce e Gabbana coltivano da sempre. Nel 2013 hanno anche lanciato il progetto “Dgfamily”, con il quale hanno invitato i fan a inviare i ritratti dei loro cari. Ne hanno raccolti cinquemila, da cento Paesi.
La moda uomo non si limita a mostrare abiti, ma su quelli “cuce” anche messaggi. Da Zegna, lo stilita Stefano Pilati crea il guardaroba per l’eco-leader, ovvero i maschi che occupano posizioni di potere ma hanno a cuore le sorti del pianeta. La passerella era circondata da un’oasi verde, come quella creata da Zegna in Piemonte, e il tocco “eco”, in questa collezione di gran classe, lo si vedeva, tra l’altro, negli Harry’s tweed dei cappotti, tessuti con filati di plastica riciclata, e nei pantaloni con gli elastici alla caviglia perché lui, l’ecoleader, all’auto preferisce la bici. Innamorato della natura anche il principe di Corneliani, con parka profilati di pelliccia, giacche con revers in maglia e cappotti doppiopetto. Versace riparte da zero, mette da parte decorazioni, colori squillanti, bottoni dorati e su uno stage che mostra una medusa, il simbolo della maison, assemblata con tubi Dalmine, ecco l’uomo nuovo di Donatella Versace, in pelliccia di visone color champa- gne, con tanto di cappuccio, da indossare con lunghe maglie in cachemire, le stesse che sbucano da giacche in tessuto gessato. Sul lusso in versione sportiva punta invece Hogan, disegnato da Simon Holloway. Sullo sfondo di una strada newyorkese, si sono esibiti 25 modelli divisi in blocchi da cinque, uno per colo- re, nero, bianco, blu, grigio e cammello. Lo stile è anni 90, con cappotti e giacche di jeans grintosi e moderni. Ai piedi scarponcini in stile trekking, un must per il prossimo inverno.
Il rock è una delle componenti forti della moda per l’uomo e Ennio Capasa di Costume National l’esalta con i suoi “angeli urbani”, dai completi sartoriali con i bottoni in acciaio, le giacche corte e gli stivaletti borchiati. Una attitudine da rock star, che nel caso di John Varvatos diventa omaggio a Bob Dylan e al suo stile immortalato in una foto di Avedon, con cappotto smilzo e pantaloni skinny. L’aviatore di Andrea Pompilio sfila all’Accademia di Brera e mostra un guardaroba fatto di dettagli speciali: il doppio collo, gli stemmi delle divise che diventano decori e le strisce nere dei gradi che caratterizzano le camicie. Neil Barrett lancia i capispalla “ibridi”, ovvero il cappotto che si fonde con il parka o il bomber. Rudy Paglialunga per Jil Sander punta invece sul rigore delle divise militari e degli indumenti da lavoro. I cappotti sono in corposo panno di cachemire, i capi in pelle hanno ampi volumi, quasi a sottolineare una dimensione protettiva. Le camicie sono tagliate come blouson zippati da portare su pantaloni ampi con le pinces. Philipp Plein ha messo in scena uno spettacolare ring da combattimento, dove i modelli si sono sfidati con t-shirt in coccodrillo e pitone, pantaloni in pelle nappata e sneakers dalla suola luminosa. Con loro Alistair Cees Overeem, il lottatore, campione del mondo, noto “demoliton man”. Ieri lo spazio Armani, ha ospitato Edmund Ooi, giovane malese che vive ad Anversa. Lui canta fuori dal coro: veste i giovani con gonna di maglia che sbuca da cappotti minimalisti dai tagli geometrici studiati alla perfezione.
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HOGAN
Il lusso in versione sportiva
ZEGNA
Il guardaroba dell’eco-leader
VERSACE
La pelliccia è il nuovo must