Corriere della Sera 18/1/2015, 18 gennaio 2015
Un «cuscinetto» contro l’ipotesi di una carenza di liquidità causata da una possibile corsa in banca dei correntisti a ritirare i propri risparmi in vista delle elezioni politiche che si terranno domenica prossima
Un «cuscinetto» contro l’ipotesi di una carenza di liquidità causata da una possibile corsa in banca dei correntisti a ritirare i propri risparmi in vista delle elezioni politiche che si terranno domenica prossima. La Banca centrale greca ha chiesto all’Eurotower una «linea di finanziamento di emergenza» di circa cinque miliardi di euro come «misura precauzionale» in grado di attenuare l’impatto che causerebbero le file in banca di risparmiatori greci preoccupati di perdere i loro depositi se a trionfare nelle elezioni fosse il partito di ultra-sinistra Syriza. Che nel suo programma di governo ha messo nero su bianco di voler rinegoziare con Bruxelles l’ammontare del proprio debito. Si tratterebbe di quella che viene definita «finestra di liquidità di ultima istanza», una sorta di scudo per il sistema bancario greco. A giovarsene sarebbero soprattutto Alpha Bank ed Eurobank le più esposte sui mutui contratti in franchi svizzeri, ora nell’occhio del ciclone per la volontà della banca centrale elvetica di «sganciare» la valuta locale dall’euro. La richiesta indirizzata alla Vigilanza greca sarebbe pervenuta da questi due istituti di credito anche in ricordo di quello che accadde due anni fa quando in previsione delle elezioni ci fu un prelievo di massa ai bancomat e una fuga di capitali all’estero. Una preoccupante spia di quello che potrebbe succedere all’approssimarsi della scadenza elettorale si è avuta nel mese di dicembre quando l’ammontare dei prelievi nelle banche greche ha toccato i tre miliardi di euro. Una minore liquidità di sistema che ha scoraggiato le banche elleniche a contribuire al rifinanziamento del debito pubblico nelle aste del ministero delle Finanze.