Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 14 Mercoledì calendario

LE ARMI DI UNA VOLTA


Oggi, se un governo vuole spiare un cittadino, non deve far altro che entrare nel server che custodisce le sue email: è un’attività che non lascia tracce e può essere automatizzata. Una volta era molto diverso: si doveva identificare ogni singola lettera spedita da o verso la persone da controllare, poi era necessario aprire manualmente ogni singola busta, leggerla e richiuderla cercando di non far notare la manomissione. La STASI, la “polizia segreta” della Germania Est durante la guerra fredda, aveva sviluppato un macchinario capace di aprire, copiare e richiudere 90.000 lettere al giorno.
Le esigenze sul campo avevano condotto spesso alla produzione di strumenti piuttosto buffi per risolvere piccoli e grandi problemi. Per esempio, nella ricerca di un materiale alternativo all’acciaio con cui costruire delle navi da parte del Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale, gli esperti dell’intelligence proposero l’utilizzo del Pykrete. Questo materiale è una miscela di acqua e segatura di legno, raffreddate fino a formare un blocco di ghiaccio. Essendo, il legno, un ottimo isolante termico, il Pykrete è in grado di rimanere integro per molto tempo (a differenza del normale ghiaccio che, a temperatura ambiente, si scioglie in pochi minuti). Inoltre, ha una resistenza molto alta ad urti e proiettili. Il problema? Con la tecnologia del tempo risultava impossibile raffreddare talmente tanto Pykrete da poterne costruire una nave: sarebbe stato necessario un frigorifero grande quasi quanto la stessa nave da realizzare. Un altro esempio è Aunt Jemima: durante l’occupazione giapponese della Cina, i servizi segreti statunitensi (l’OSS) cercavano di aiutare i ribelli a scacciare l’invasore. Ma non potevano far circolare gli agenti con zaini pieni di esplosivo, perché sarebbero stati identificati. Realizzarono quindi un particolare composto esplosivo chiamato Aunt Jemina, basandosi sulla ricetta dei pancake e sulla molecola HMX. L’esplosivo HMX ha infatti la caratteristica di assomigliare molto alla farina, essere addirittura commestibile, di sopportare il calore e di poter esplodere anche se bagnato. Ciò che faceva l’OSS era miscelare l’HMX con della farina e farlo circolare come “impasto pronto per pancake”. L’impasto poteva davvero essere utilizzato (assieme a uova e latte) per produrre pancake, che risultavano anche commestibili anche se con uno strano sapore. Non avrebbe quindi destato alcun sospetto nemmeno durante le perquisizioni. Ma quando lo si voleva utilizzare era sufficiente prendere un paio di pancake realizzati con questa miscela, unirli ad un detonatore e farli esplodere. Vennero importati in Cina grandi quantità di Aunt Jemima, e nessun pacchetto fu mai intercettato: come si poteva sospettare di un paio di pancake?