Popular Science 1/2015, 14 gennaio 2015
ARRIVA IL BUS CHE VA A PUPÙ
(vedi appunti)
Va bene l’ecologia ma forse in Inghilterra hanno esagerato. Perché sulla tratta aeroportuale Bath-Bristol ha iniziato a circolare un bus navetta alimentato a scarti alimentari e rifiuti organici umani. Sì, avete capito bene: pupù.
Magari molti di voi in questo momento staranno pensando qualcosa del tipo: “Che schifo, cento volte meglio l’inquinamento”. In realtà però il nuovo Bio-Bus non è propriamente un bagno pubblico ambulante come si potrebbe credere. Si tratta piuttosto di un gioiello della tecnologia, che bruciando biometano riesce a garantire un impatto ambientale di gran lunga inferiore rispetto ai colleghi di vecchia generazione. “I veicoli a gas recitano un ruolo importante per migliorare la qualità dell’aria nelle città del Regno Unito – ha dichiarato Mohammed Saddiq, direttore di Geneco – ma il Bio-Bus va oltre ed è in realtà alimentato da persone che vivono nella zona, molto probabilmente quelle sul bus stesso”. In effetti questa ecologica forma di riciclo rappresenta una vera rivoluzione nel campo delle energie alternative e renderebbe utile e prezioso un materiale naturale, prodotto quotidianamente in grandi quantità e senza costi. Anzi, considerato un problema per lo smaltimento. “Il bus mostra chiaramente che le feci umane e gli scarti di cibo sono risorse preziose. - ha aggiunto Charlotte Morton, direttore generale dell’organizzazione eco-friendly Anaerobic Digestion and Bioresources Association – Il cibo che non è più adatto al consumo umano deve essere raccolto separatamente e riciclato, attraverso il processo di digestione anaerobica, in gas e biofertilizzanti verdi, non sprecato nelle discariche o negli inceneritori”.
Difficile dire se in Italia un progetto del genere potrà mai prendere piede. Appare però certo che il nuovo Bio-Bus sia un grande amico del risparmio e dell’ambiente. D’altra parte si sa, gli amici li riconosci nel momento del... bisogno.