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 2015  gennaio 13 Martedì calendario

LA CROCE SARÀ UN GIORNALE SCOMODO

«Vogliamo fare un giornale scomodo. Scomodo fin dal formato con cui verrà maneggiato. Per questo ho scelto quello più grande, il broadsheet (o lenzuolo in italiano) e non il più piccolo tabloid, oggi in voga tra molti quotidiani», ha dichiarato ieri a ItaliaOggi Mario Adinolfi, raccontando come sarà la sua nuova pubblicazione La Croce Quotidiano al debutto oggi nelle edicole di tutta Italia, al prezzo di 1,5 euro. «Sarà una testata che vuole dare scandalo, che colpirà, di discontinuità».
E con un nome così cristianamente connotato non può non lanciarsi subito sugli eventi di Parigi e il dibattito sul diritto di satira? «Della satira non me ne frega niente», ha risposto il direttore che è anche ex deputato del Pd, blogger e giocatore di poker in gara anche in molti tornei internazionali. «Avrei pubblicato le vignette di Charlie Hebdo, ma non quelle blasfeme verso il cattolicesimo, l’Islam o altre confessioni. Il vero problema è che l’Europa è in crisi di valori e, quindi, che identità può proporre al mondo che le scaglia addosso la sua d’identità? Dobbiamo ragionare sul nostro rapporto con l’Islam. O forse tutti i discorsi di oggi sono solo un’ondata emotiva?». L’altro tema al centro del primo numero de La Croce Quotidiano (online all’indirizzo www.lacrocequotidiano.it) è «l’elezione del presidente della Repubblica, visto che usciamo il giorno prima delle possibili dimissioni di Giorgio Napolitano», ha proseguito Adinolfi. «Presentiamo anche un candidato del giornale, che è un non politico».
Dunque il quotidiano con una redazione di cinque giornalisti fissi e un centinaio di collaboratori parlerà di attualità e di temi vicini ad Adinolfi come eutanasia e aborto ma anche di economia, politica e sport.
Tra le firme esterne si spazia da Costanza Miriano (giornalista e autrice del libro Sposati e sii sottomessa) all’intellettuale cattolico Franco Nembrini, dalla scrittrice Roberta Vinerba a Francesca Chaouqui, collaboratrice di Papa Francesco. Comunque, ha assicurato Adinolfi, «pubblicheremo anche articoli di autori buddisti, musulmani o evangelici come succede col primo numero. Del resto, siamo un giornale laicissimo». Con una foliazione full color di 8 pagine, dopo la prima pagina e i fatti del giorno, ci sarà spazio per le storie in prima persona (raccontate direttamente dai protagonisti, nomi noti o cittadini comuni che siano), si parlerà di Chiesa, Vaticano e parrocchie, ci sarà il Vangelo del giorno e ancora media e spettacoli (tra l’attore e regista Maccio Capatonda e il fumettista Zero Calcare). Non mancano i programmi tv e la cultura «per volare alto», ha sottolineato con ironia Adinolfi.
L’importante è «arrivare al nostro punto di pareggio, fissato sulle 15 mila copie, a cui si dovrebbe aggiungere un 10% prudenziale di ricavi dalla raccolta pubblicitaria.
Al momento abbiamo già 8 mila abbonati. L’investimento iniziale è stato di 1,2 milioni messi a disposizione da me, la mia compagna e alcuni amici», sempre secondo il direttore. «Chi sono gli amici? Nessun nome che possa solleticare la curiosità giornalistica». Intanto, La Croce Quotidiano sbarca con una tiratura per il lancio di 100 mila copie stampate dal gruppo Colasanto, mentre le inserzioni sono gestite internamente da una squadra di agenti ex Publikompass, concessionaria del gruppo La Stampa.
Edito dalla Social Network srl (di cui risulta socio unico Silvia Pardolesi, compagna di Adinolfi), la testata si sta facendo conoscere con un tour ad hoc iniziato dieci giorni fa, ma la sua promozione era partita già con quella di Voglio la mamma, libro scritto da Adinolfi su matrimonio gay, utero in affitto, eutanasia, aborto e transessualità che, a sua volta, ha dato origine a una rete di circoli «pro-vita» che offriranno il loro contributo anche sul nuovo giornale.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi 13/1/2015