Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 12 Lunedì calendario

QUELL’IMMAGINE SU TWITTER PERCHE’ ERO SENZA PAROLE

L’uomo più famoso di Francia è uno sconosciuto nemmeno tanto illustre. Si chiama Joachim Roncin e fa il direttore artistico al periodico Stylist. Mercoledì alle 11.52, pochi minuti dopo le prime notizie sulla strage a «Charie Hebdo», ha postato su Twitter il logo celebre: fondo nero, scritta «Je suis Charlie». È stato ripreso dappertutto, riprodotto sui giornali, sui badge, sui manifesti. Ieri, fra le centinaia di migliaia di persone in piazza in Francia, erano pochi a non portare addosso questo logo semplice ma efficacissimo. «Ho fatto quest’immagine perché non avevo parole», ha raccontato lui. «Il fatto è che leggo spesso a mio figlio il libro “Dov’è Charlie?” e l’idea mi è venuta così, per caso». Di tweet in tweet, quelle tre parole a lutto hanno fatto e continuano a fare il giro del mondo e soprattutto delle coscienze. «E’ molto strano, è una cosa più grande di me», dice monsieur Roncin. Ma la sua ispirazione ha ispirato il mondo. [Alb. Mat.]