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 2015  gennaio 10 Sabato calendario

MENO CONTANTE IN GIRO, MENO COLPI IN BANCA

Per clienti, dipendenti e la collettività in generale, la diminuzione delle rapine in banca è una buona notizia. Scivolata via nel silenzio, in un momento in cui si cercano dati positivi. Nei primi nove mesi, secondo le rilevazioni dell’Ossif (il centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza) le incursioni armate allo sportello sono calate del 44% scendendo da 714 dei nove mesi 2013 a 418 . La percentuale di azioni criminose in rapporto agli sportelli è scesa dal 3 all’1,8% (indice di rischio).
Non altrettanto sta avvenendo nell’insieme delle attività con ampio uso del denaro e l’Osservatorio intersettoriale avviato con il ministero dell’Interno segnalava alla fine del 2013 un incremento delle rapine del 2,6% per un totale di 43.754 colpi in farmacie, poste, supermercati e altro.
Perché diminuiscono le rapine in banca? Per tanti motivi, impegno delle forze dell’ordine, formazione e tecnologie, ma anche perché si riduce la circolazione del denaro fisico.
Nel 2007 l’indice di rischiosità era del 9,1% con un numero di sportelli attivi ben superiore. Diminuisce il bottino medio (circa 27mila euro) e la percentuale di rapinatori arrestati è del 51% circa. Tutto ciò grazie all’attenzione del personale e al grande dispiego di tecnologie dentro e nei dintorni della filiale. Ovviamente azioni criminose avvengono ancora e non mancano gli agguati ai portavalori. Un più ampio utilizzo del denaro elettronico ridurrebbe la necessità di spostare grandi quantità di banconote.
Con vantaggi per le banche (che potrebbero e, anzi, dovrebbero a quel punto ridurre i costi dei servizi) e per la sicurezza in generale. Per i clienti, i dipendenti e le forze dell’ordine che potrebbero dedicarsi ad altri tipi di intervento.
Un vantaggio non percepito correttamente dalla collettività e anche dagli stessi commercianti che non spingono a fondo l’opportunità dei pagamenti senza contante. Basti pensare che il 51% delle rapine avviene “nella pubblica via”, negozi, distributori ed esercizi commerciali di vario genere. Dove i malviventi sanno di poter trovare denaro liquido. Più aumentano i pagamenti con bancomat e carte di credito, meno interessante diventa l’obiettivo e si riducono i rischi per chi gestisce e frequenta l’esercizio commerciale.
È possibile che parte della pericolosa attenzione dei malviventi si sposti sulle frodi nei pagamenti elettronici, quindi nelle “rapine a distanza”, senza minaccia delle armi e spargimento di sangue.
Sono rapine più tecnologiche e probabilmente internazionali, dove non si viene gettati per terra e spaventati. Dove si può perdere del denaro e per questo vale sempre la raccomandazione di usare i tanti accorgimenti più volte ricordati da “Plus24”. Il più importante: un po’ di attenzione.
Paolo Zucca, Plus24 – Il Sole 24 Ore 10/1/2015