James Sterngold, MilanoFinanza 10/1/2015, 10 gennaio 2015
UBER SCONVOLGE N.Y.
Uber Technologies ha speronato il business di famiglia di Andrew Murstein. L’azionista di maggioranza e presidente di Medallion Financial, una società che eroga prestiti ai tassisti, ha visto in prima persona l’effetto dirompente del servizio di ride-sharing di Uber. Durante lo scorso anno, il titolo Medallion è sceso quasi del 30%. Secondo Murstein e gli analisti, la ragione principale sarebbe proprio l’impennata della popolarità di Uber. La sua crescita e la prospettiva di un’ulteriore espansione hanno portato a un raro, ma significativo crollo dei prezzi delle licenze d’esercizio per i taxi gialli. Finanziare il loro acquisto (le licenze costano più di 800 mila dollari l’una a New York) è uno dei maggiori business di Murstein. Il taxi giallo canarino, un’icona per New York City, ma anche una forte presenza in altre grandi città, è uno dei tre generi di servizi di trasporto privato regolamentati. I taxi gialli possono essere fermati tempestivamente per strada con un cenno e le loro tariffe vengono chiaramente mostrate sui tassametri. A New York sono presenti anche altre tipologie di taxi, che servono soprattutto le zone periferiche, insieme ad altri servizi che devono essere prenotati con anticipo. In questo contesto, Uber ha aggiunto la comodità tecnologica a delle condizioni concorrenziali tradizionalmente omogenee, consentendo ai clienti di utilizzare un’applicazione mobile per chiamare auto private diversificate per gamma e quindi fascia di prezzo. Tuttavia, Murstein non si dice preoccupato per il futuro della società di cui il padre è presidente onorario e le cui radici risalgono al nonno, un immigrato che ha cominciato guidando un taxi a New York City negli anni Trenta. La famiglia ha poi cominciato a comprare e noleggiare licenze ad altri autisti di taxi e successivamente ha avviato la società che finanzia acquisti per terzi. Attualmente, Medallion Financial opera in diverse grandi città che contano enormi flotte di taxi. Parallelamente, negli ultimi anni Murstein ha accelerato lo sforzo di Medallion nel business dei prestiti ai consumatori con bassi rating di credito intenzionati ad acquistare barche e veicoli da diporto, un settore che già genera oltre la metà degli utili della società. Questa attività è molto più redditizia, in quanto i tassi di interesse per questi prestiti sono quasi il triplo di quelli per le licenze dei taxi. Ma comporta dei rischi.
Murstein sostiene che l’entusiasmo per Uber si affievolirà poiché la società si sta scontrando con impedimenti normativi e, inoltre, gli investitori impareranno ad apprezzare le ricche prospettive del portafoglio di credito al consumo di Medallion. I tassi sui prestiti sono del 15% in media, ha reso noto la società, nettamente superiori al 4% dei tassi sui prestiti per le licenze dei taxi. «La soluzione al basso prezzo del nostro titolo sarà il tempo», afferma Murstein in un’intervista dal suo arioso ufficio d’angolo sopra Madison Avenue a Manhattan. Ma nel contesto di una prova di forza nel business dei taxi, che potrebbe assomigliare più a un incontro di wrestling nel fango che a una concorrenza sul mercato da manuale, Uber descrive il proprio servizio come un elemento di disgregazione del mercato e avverte che il recente slittamento dei prezzi delle licenze d’esercizio è solo l’inizio. Il settore, inclusa Medallion, e i governi locali «hanno sostenuto un mercato artificiale per anni» costruendo «un castello di normative», attacca Corey Owens, responsabile delle politiche pubbliche globali della società con sede a San Francisco. Il risultato, aggiunge, è che le licenze d’esercizio sono divenute troppo care, rendendo difficile per gli autisti guadagnarsi da vivere e, in più, opprimendo l’innovazione. Murstein, dal canto suo, definisce queste rivendicazioni interessate e irresponsabili. «Il reclamo di Uber evidenzia l’arroganza di questa società», commenta. “Le loro accuse sul fatto che le compagnie dei taxi siano in combutta con gli organi di regolamentazione sono ridicole». Stando alla New York City Taxi and Limousine Commission, l’anno scorso il prezzo di una singola licenza per l’esercizio di un taxi giallo di New York è sceso quasi del 19%, da 1 milione di dollari dell’inizio del 2014 a circa 810 mila dollari in dicembre. Altre città hanno visto un crollo ancora più marcato. Murstein prevede che l’attività di finanziamento per le licenze d’esercizio continuerà a essere redditizia, indipendentemente dalla sorte di Uber. Tuttavia, Murstein ha predisposto una maggiore copertura su questa scommessa, poiché si sta espandendo nel business del credito al consumo per l’acquisto di articoli come barche, camper, moto e rimorchi per cavalli. Inizialmente Medallion si occupava di credito al consumo come attività marginale in seguito all’acquisizione di una banca dello Utah nel 2003, fatto nel tentativo di diversificare e ottenere accesso ai finanziamenti derivanti dai depositi a basso prezzo. Al momento dell’acquisto, la banca aveva circa 100 milioni di dollari di prestiti in corso per camper e barche nei propri libri contabili.
Secondo i più recenti dati disponibili, il portafoglio di credito al consumo è cresciuto a 457 milioni di dollari alla fine del terzo trimestre del 2014. Si tratta quindi di più del doppio dei 193 milioni di dollari della fine del 2011. Contemporaneamente, i prestiti per il finanziamento delle licenze dei taxi ammontavano a 304 milioni di dollari alla fine del terzo trimestre, leggermente in ribasso rispetto ai 307 milioni di dollari del 2011. A tal proposito, Murstein afferma di aver rallentato questa attività perché era preoccupato del fatto che i prezzi fossero cresciuti troppo velocemente. Per i primi tre trimestri del 2014, Medallion Financial ha registrato 12,5 milioni di dollari di reddito da investimento netto, rispetto agli 8,6 milioni di dollari dell’anno precedente. La società non impatta l’utile per divisione, ma Murstein specifica che circa il 20% deriva dai prestiti per le licenze dei taxi e quasi il 60% deriva dal credito al consumo. La compensazione giunge principalmente da piccole attività e prestiti commerciali. Murstein ammette che i consumatori generalmente si rivolgono alla sua impresa dopo essere stati respinti dalle banche. «Sono veri subprime», avverte Jill Teelman, responsabile commerciale senior presso General Rv Center, che sostiene che alcuni suoi clienti siano stati indirizzati verso Medallion per ottenere prestiti e che a volte hanno pagato quasi il 20% di interessi. Dato il travagliato passato dei subprime e le grandi perdite potenziali nell’eventualità di una recessione economica, alcuni analisti ritengono che questa strategia sia rischiosa. «Hanno intensificato questa attività di credito al consumo in quanto stimolo per gli introiti», spiega Greg Mason, un analista presso Keefe, Bruyette & Woods. «Ma è esageratamente più rischioso. È un cambiamento nel loro modello imprenditoriale». Sebbene i default siano aumentati durante la crisi finanziaria, ammette Murstein, le perdite nel portafoglio di crediti al consumo sono cresciute solo del 5% nel loro momento peggiore e l’attività è rimasta remunerativa. Attualmente, i tassi di perdita sono circa al 2,5%, aggiunge. Al contrario, coloro che hanno ottenuto i prestiti per le licenze di taxi difficilmente fanno default, dal momento che tali prestiti sono sostenuti da un asset che generalmente aumenta di valore e può essere facilmente venduto. In aggiunta, in media i prestiti corrispondono solo al 40% circa del valore della licenza. In definitiva, sostiene Murstein, i clienti apprezzeranno sempre la comodità di scendere dal marciapiede e fermare un taxi, piacere che non possono avere con Uber. «Possedere una licenza d’esercizio di taxi di New York City è come possedere un pezzo di New York City», ricorda Murstein. «Non scommetterei mai contro questo». (riproduzione riservata)
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James Sterngold, MilanoFinanza 10/1/2015