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 2015  gennaio 14 Mercoledì calendario

PALCOSCENICO

«Quando vinco devo far finta di non essere annoiata. Quando il match è duro, devo dare l’impressione di divertirmi. Sono una regina del palcoscenico. In fondo sta tutto nel saper recitare» (Serena Williams).

STORICO «I numeri non mi interessano. Non mi hanno mai interessato, non li inseguo, non conto i successi. Ma a fine carriera mi piacerebbe essere ricordato come qualcuno che ha fatto qualcosa di davvero speciale. Di storico. E al punto in cui sono, l’unica possibilità che ho è vincere Giro e Tour nello stesso anno. Non solo è molto difficile, ma è pure rischioso. Però già solo l’idea di provarci mi elettrizza» (Alberto Contador).

RECORD «La Vonn è una super sciatrice. Ha una posizione sugli sci perfetta, molto centrale e percorre le curve lunghe come nessun altra. Mettetegliene tre in una discesa e lei vince. Lindsey rende popolare lo sci. È bella, attraente e parla tra l’altro un ottimo tedesco. Se batte il mio record non mi impicco. Ma può batterne altri, come le 12 vittorie consecutive in discesa o le sei vittorie consecutive in prove di Coppa del Mondo» (Annemarie Moser Proell).

PICCOLO «Sono uno che è partito con niente e ci ha sempre creduto, anche quando un giorno gli dicevano che era troppo piccolo per giocare e l’altro non c’erano soldi per mangiare. Ma quando uno deve arrivare, arriva» (Radja Nainggolan).

LUNGO «Perché i pivot come me hanno percentuali di tiro tanto basse? Dipende dalla lunghezza delle braccia. Poiché quelli che giocano nel mio ruolo hanno leve fuori misura, ogni errore al tiro aumenta in proporzione. Mi spiego: se io rilascio la palla una frazione di secondo più del dovuto è come se, in realtà, l’abbia fatto con quattro secondi di ritardo» (Riccardo Cervi, pivot della Grissin Bon Reggio Emilia).

SFIDE «Così è lo sport, devi essere veloce e dinamico, non devi sbagliare. E se non fai queste cose non conta che hai più esperienza di un atleta migliore di te. Col nuovo anno, poi, ogni sensazione e ogni cosa sono nuove. Anche per me: parte una nuova sfida, con nuove motivazioni, ma so che all’inizio devo soffrire un po’ di più, devo ricordare le cose che mi hanno portato al successo» (Rafa Nadal).

PALLINE «Quando finisco l’allenamento e raccolgo le palline mi diverto a palleggiare con i piedi. Mi sento portata per il calcio, spesso con gli amici organizziamo delle partite» (Roberta Vinci).