Fulmini 13/1/2015, 13 gennaio 2015
FAME «Quando si dice che vincere le corse è una questione di fame non ci si riferisce solo alle motivazioni… L’alimentazione e il peso sono fondamentali per vincere, non è una novità
FAME «Quando si dice che vincere le corse è una questione di fame non ci si riferisce solo alle motivazioni… L’alimentazione e il peso sono fondamentali per vincere, non è una novità. Costa sacrifici, devi stare attento a ciò che mangi e a quanto mangi, ma fa parte del mestiere. Devo essere sui 66 chili, o appena sotto» (Chris Froome). GRASSO «Quando giocavo di me si diceva che ero morto, bruciato nella testa, grasso. Beh, sul grasso avevano ragione. Ma è l’unica cosa vera che è stata detta sul mio conto» (Bobo Vieri). FORTUNA «I miei genitori erano anche a Schladming quando sono arrivato secondo. Portano fortuna, non li lascio più andare a casa» (Stefano Gross). MILLE «Non potrò mai dimenticare questo momento, non è stato un successo come gli altri, perché io non avevo mai pensato di raggiungere le 500 o le 800 vittorie, erano cifre che non mi dicevano nulla. Ma 1000 ha un significato diverso, anche perché adesso mi ci vorrà un po’ di tempo a contarle tutte» (Roger Federer dopo la vittoria nel torneo di Brisbane coincisa con la vittoria numero 1.000 in singolare in carriera). AUTOSTIMA «Non si preoccupi di chiedere scusa, Gomez pensi a incazzarsi di più. Mi sono rivisto su YouTube i gol che faceva in passato, forse quel filmato lo farò vedere anche a lui. Giusto per autostima» (Vincenzo Montella). COGNOME «Tutti dicono che ho un cognome pesante, anche troppo. Io dico sì e no. Sì perché il cognome mi aiuta a farmi strada, no perché il cognome smette di aiutarmi quando sono in strada. E allora, oltre al cognome, mi sento addosso anche gli occhi, le aspettative e gli inevitabili confronti che la gente fa» 8Antonio Nibali, fratello di Vincenzo). INSISTENTE «Ai miei tempi in effetti Mancini era molto insistente sul mercato... Ora penso che la situazione sia un po’ diversa. Anche perché credo che al momento di tornare a Milano abbia fatto chiaro alla dirigenza che per puntare in alto bisognava rinforzare la rosa» (Massimo Moratti). RISPETTO «Ibrahimovic può tornare in Italia? Con lui prendiamo le cose un anno alla volta, dipende dalle sue volontà e dalla sua forza. Ha contratto di un anno e mezzo con il Psg ed è assolutamente incedibile. La Roma interessata? Con tutto il rispetto, non se lo può permettere» (Mino Raiola, procuratore dell’attaccante svedese).