Roberta Zunini, il Fatto Quotidiano 11/1/2015, 11 gennaio 2015
FOTO, TELEFONATE E SCOOP: COSÌ BFM TV HA BATTUTO TUTTI
Le immagini dei fratelli jihadisti che freddano il poliziotto mentre è già a terra ferito, i rumori sordi e le luci accecanti delle granate stordenti fatte esplodere dalle teste di cuoio per aprirsi un varco nel supermercato dove era barricato il complice assieme a decine di ostaggi, addirittura la telefonata con i terroristi asserragliati nella tipografia fuori Parigi che rivendicano la loro appartenenza all’Al Qaida dello Yemen. E poi le foto: quella delle ventiseienne Hayat Boumeddienne che imbraccia una balestra infagottata in un burka nero dal quale emergono solo gli occhi, ha oggi il copyright BMF TV.
Fino a pochi giorni fa lo conoscevano solo i francesi, oggi il canale televisivo “all news” francese, è titolare di uno scoop da manuale del giornalismo.
Grazie alle telecamere e alle troupe della rete, controllata del gruppo NextRadioTV, tutto il mondo ha potuto seguire in presa diretta ciò che stava avvenendo. Chi attraverso la tv di casa, chi attraverso il pc, chi ancora attraverso il tablet o via smartphone, insomma ogni francese maggiorenne, ma anche gli adolescenti, almeno una volta al giorno, si è sintonizzato su BFM per capire come stava procedendo la caccia ai killer di Charlie Hebdo e poi cosa stesse accadendo dentro il supermercato kosher dove il complice dei fratelli jihadisti, si era asserragliato.
Questa tv, nata esattamente dieci anni fa, è accessibile via cavo e via satellite, ma anche su Internet dove ha trasmesso in streaming. Il suo successo è stato dunque più che confermato, dato che dal giugno del 2008 è diventato il primo canale di notizie francese. Nel senso che è il più visto, il più apprezzato.
Il progetto TV BFM è stato lanciato dal gruppo NextRadio (poi rinominato NextRadioTV) per offrire un canale solo di informazione.
La programmazione include approfondimenti anche di economia e finanza sul modello della stazione radio BFM, specializzata in informazioni economiche.
Dopo l’audizione del gruppo al Consiglio Superiore dell’audiovisivo nel dicembre del 2004, il CSA aveva optato per un secondo canale di notizie tra i quattro nuovi canali che avrebbero dovuto arricchire l’offerta gratuita della televisione digitale terrestre francese.
Il primo programma in diretta si svolge in un set virtuale. Il conduttore si dedica come prima cosa a passare ai raggi X sia il presidente del Csa sia il ministro della Cultura e della Comunicazione. Insomma la direzione vuole subito far capire che non si tratterà di un canale di notizie ripetute a pappagallo, ma di un’emittente che vuole fare il cane da guardia del potere, mettere sotto la lente di ingrandimento le mosse dei politici, personaggi pubblici, economisti, finanzieri, banchieri e chiunque si segnali nella società contemporanea. Il servizio pubblico esige questo. E per farlo, BFM TV guarda alla BBC, al giornalismo anglosassone anche se con lo spirito latino.
Ogni sera alle 20:30 (ripetuto a 22 h 30), uno dei conduttori di punta, Olivier Mazerolle, intervista per 30 minuti una o due personalità in Mazerolle Direct. Una sorta di Hard Talk, la trasmissione di interviste al vetriolo del canale pubblico inglese.
Tutti gli appuntamenti elettorali sono stati seguiti capillarmente. Nel 2007 sono stati mandati in onda tre dibattiti: tra Ségolène Royal, Laurent Fabius e Dominique Strauss Kahn.
Tra i due turni delle elezioni presidenziali francesi del 2007, un dibattito tra Ségolène Royal (PS) e François Bayrou (UDF / Movimento Democratico) solleva polemiche a proposito di una serie di dichiarazioni contraddittorie e si innesca una polemica sulla partecipazione del leader dell’UMP , Nicolas Sarkozy che poi diventerà presidente. Che poi non si sottoporrà al dibattito.
Un’ulteriore salto di qualità BMF l’ha fatto introducendo grafiche tridimensionali e programmi interattivi in cui la partecipazione attiva degli spettatori è importante tanto quanto la conduzione e la presenza di ospiti in studio.
A proposito di conduttori, a un certo punto, ha fatto la sua apparizione come giornalista anche Anne Sinclair, allora moglie di Dominique Strauss-Khan che, a causa dello scandalo sessuale che travolse il marito, quasi candidato alle presidenziali, smise di fare tv e ritornò alla carta stampata. Ora il canale ha raccolto ciò che ha seminato: professionalità , rigore, agilità e tecnologia. Con le dirette senza sosta per raccontare in ogni dettaglio ciò che è accaduto in questi tre giorni che hanno cambiato la Francia e lo scacco dell’intelligence e delle forze dell’ordine francesi, BMF ha dimostrato di essersi meritata la fiducia dei telespettatori.
Roberta Zunini, il Fatto Quotidiano 11/1/2015