Davide Vannucci, il Venerdì 9/1/2015, 9 gennaio 2015
ECCO CHI E CHE COSA LEGGONO SU TWITTER I LEADER DEL MONDO
Ha intervistato Gheddafi, Clinton, Arafat. È stata una celebratissima reporter di guerra. La fama di Christiane Amanpour, star della Cnn, è talmente grande da farla svettare nella classifica dei giornalisti più seguiti su Twitter dai leader politici mondiali. Come ogni anno, infatti, la società di pubbliche relazioni Burson Marsteller ha pubblicato il rapporto Twiplomacy sull’utilizzo del popolare social network da parte dei capi di Stato e di governo del pianeta, dei ministri degli Esteri e dei rispettivi dicasteri. Tra gli argomenti considerati, il rapporto con i grandi media internazionali.
Se la lingua più usata dai «twittatori-in-capo» è lo spagnolo, il giornalismo che conta è tutto anglofono. L’account più seguito è quello del New York Times, che compare nel 22 per cento dei 647 profili esaminati, davanti a Reuters, Cnn, Economist e Bbc. Tra i singoli giornalisti, il primato è nettamente della Amanpour, con ben 69 leader tra i propri follower. In seconda posizione, il suo collega alla Cnn, Fareed Zakaria, con 43 citazioni. A completare il podio, ex aequo, due editorialisti del New York Times, Nicholas Kristof e l’economista Paul Krugman, a quota 36. Arianna Huffington, la fondatrice dell’Huffington Post, si ferma al quinto posto, con ventisei «affezionati».
Tra i primi venti nomi in graduatoria, ci sono la star della tv americana Oprah Winfrey, il giornalista del Financial Times Peter Spiegel e il commentatore arabo Sultan Al-Qassemi, una delle voci più ascoltate sul Medio Oriente. La classifica stilata da Burson Marsteller sembra interessare gli stessi politici, perché l’account @Twiplomacy è seguito da ben 126 leader.