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 2015  gennaio 08 Giovedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - CHARLIE HEBDO


REPUBBLICA.IT
PARIGI - I due ricercati per l’attacco al giornale satirico parigino Charlie Hebdo sono stati localizzati in Piccardia, nel Nord della Francia, dove il livello di allerta è massimo. A un certo punto alcuni mezzi di informazione hanno riferito che erano barricati in una casa a circa 70 chilometri da Parigi, nella zona della stazione di servizio dove i due erano stati visti questa mattina. La vettura è stata successivamente abbandonata. Ora, secondo il giornale Le Figaro, le ricerche si concentrano nella cittadina di Corcy, a poca distanza dal confine belga. Le teste di cuoio stanno controllando, l’una dopo l’altra, diverse abitazioni. La strada D17, che porta nella vicina città di Longpont, è stata chiusa al traffico. In tutto il territorio francese in queste ore sono state mobilitate 88.000 persone fra militari e componenti delle forze dell’ordine. La caccia all’uomo va avanti senza sosta, mentre la radio dello Stato islamico ha definito gli autori della strage degli "eroi".

Sospettato, ma avrebbe un alibi. Nel corso della notte si è invece presentato il più giovane dei tre sospettati di aver compiuto il massacro. Si tratta di Amid Mourad, 18 anni, che è andato alla polizia a Charleville-Mezières, vicino al confine con il Belgio, dove era in corso un’operazione che ha portato all’arresto anche di un familiare dei sospettati.
Parigi, strage Hebdo: identificati gli assalitori
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Ma sul suo presunto ruolo nel massacro di Parigi è giallo. Il ragazzo si è presentato alle autorità dopo avere visto il suo nome circolare sui social network e la sua posizione si sarebbe alleggerita nella notte, sebbene il giovane resti ancora in stato di fermo. Infatti il suo coinvolgimento nell’attentato sarebbe messo in dubbio da un alibi di ferro: al momento dell’attentato, intorno alle 11.30, il giovane sarebbe stato a scuola.

Una circostanza, riferisce il quotidiano Le Figaro, confermata anche da un liceale amico di Mourad, anch’egli ascoltato dalle autorità francesi. Potrebbe dunque trattarsi di un omonimo del terzo uomo ricercato. Intanto il primo ministro Manuel Valls ha detto che "numerose persone" sono state arrestate nella notte nell’ambito dell’inchiesta. Al momento ci sono 9 fermi e sono state interrogate 90 testimoni. Secondo Le Monde, in sette sarebbero in stato di fermo, dei quali quattro a Reims.

Poliziotta uccisa alla periferia di Parigi. Questa mattina c’è stata una sparatoria nella zona meridionale di Parigi, nei pressi della Porte de Chatillon, in cui una poliziotta è stata uccisa e un suo collega è rimasto ferito. Secondo France Info, sul posto è stata trovata una Clio grigia incidentata. Appena gli agenti della municipale si sono avvicinati, un uomo avrebbe aperto il fuoco, con una pistola, per poi darsi alla fuga. Subito dopo il fatto la polizia ha comunicato che l’episodio non ha nulla a che vedere con l’attentato a Charlie Hebdo. L’inchiesta è stata affidata a magistrati specializzati in antiterrorismo, ma il ministro dell’Interno non c’è alcun collegamento con la strage.

I due ricercati. Identificati come i fratelli franco-algerini Said e Cherif Kouachi di 32 e 34 anni - reduci della guerra in Siria da cui sono tornati in Francia quest’estate - in un’operazione da commando militare hanno ucciso a colpi di kalashnikov 12 persone, tra cui il direttore del giornale satirico, 4 famosi vignettisti e due poliziotti. Cinque i feriti. I terroristi sono stati ripresi dalle telecamere all’esterno dell’edificio mentre finivano un agente a terra e gridavano Allah Akbar (Dio è grande).
Parigi, strage Hebdo: le prime pagine dei giornali di tutto il mondo
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In base alle prime testimonianze hanno sbagliato il numero civico e hanno dovuto chiedere dov’era il giornale. Sotto la minaccia delle armi hanno costretto una redattrice a digitare il codice per aprire la porta. Una volta dentro chiamavano le vittime per nome prima di sparare e cercavano di uccidere soprattutto gli uomini (solo una donna tra le vittime). L’identificazione dei killer è stata resa possibile da una carta d’identità ritrovata dalla polizia in una Citroen C3 abbandonata dagli attentatori durante la fuga.

LEGGI Il cuore dell’Occidente di EZIO MAURO

Subito è iniziata una massiccia caccia all’uomo in tutta la Francia e in particolare nella zona di Reims - nel nord del Paese - dove la polizia ha individuato il covo degli attentatori. Il blitz delle teste di cuoio non ha però avuto esito. Probabilmente i killer hanno deciso di non tornare nel covo e gli agenti hanno potuto compiere solo una serie di rilevamenti scientifici all’interno dell’appartamento.

Charlie Hebdo continuerà le pubblicazioni. Uno degli editorialisti sopravvissuti all’assalto ha annunciato che Charlie Hebdo la settimana prossima sarà regolarmente in edicola. La rivista, mercoledì prossimo, dimostrerà che "la stupidità non vincerà" ha detto Patrick Pelloux, preannunciando una prossima riunione della redazione. Sarà stampato in un milione di copie, contro le abituali sessantamila. A quanto si apprende, sarà un numero di otto pagine (al posto delle 16 abituali). Il giornale, la cui redazione è stata decapitata dai ieri dai terroristi, ha subito ricevuto il sostegno di grandi gruppi editoriali, come Canal Plus e Le Monde. La redazione verrà ospitata provvisoriamente nella sede di Liberation. Al giornale satirico è stato anche garantito un contributo di 500.000 euro, proveniente dal fondo "stampa e pluralismo", gestito dagli editori, e dal fondo "innovazione digitale della stampa", finanziato da Google.
Parigi, strage Hebdo: la solidarietà dei vignettisti da tutto il mondo
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Folla a Parigi. In serata un’enorme folla di persone si sono radunate a place de la Republique, a Parigi, per ricordare le vittime e manifestare per la libertà di stampa. Intanto, sul fronte politico, Marine Le Pen si è detta indignata per non essere stata invitata a partecipare alla "marcia repubblicana" che domenica unirà tutti i francesi nello sdegno per l’attacco. "L’Unione nazionale non è un ricatto a cui aderire a condizione di tacere. Non intendo sottomettermi a questo ricatto", ha detto la leader del Front National al quotidiano Le Monde, parlando di "una manovra politica miserabile". Laurent Wauquiez, segretario generale del partito Ump, ha detto che il suo partito ha deciso di escludere il Fn perché "non si può parlare di unione nazionale, escludendo milioni di francesi".

Allarme bomba in metro Madrid. Allarme bomba nella stazione ’Nuevos Ministerios’ della metropolitana di Madrid a seguito del ritrovamento di un presunto pacco bomba all’interno di un cestino. Lo riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, aggiungendo che la stazione è stata evacuata.

MULTIMEDIALE

A Parigi summit anti-terrorismo Usa-Ue
Domenica summit straoprdinario ’anti-terrorismo’ dei ministri dell’Interno e della Giustizia Usa (parteciperà Eric Holder) ed Ue a Parigi per coordinare una strategia comune dopo l’attentato di ieri al settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Al centro dei colloqui, rendono noto da Washington, questioni centrali come i cosiddetti ’foreign fighters’ (i cittadini occidentali unitisi a Is o al Qaeda che tornano in patria dopo essere stati addestrati ed aver combattuto in Siria o Iraq) e il contenimento dell’estremismo islamico.

da Michela Scacchioli 19.14

Il ministro degli Interni francese: "Nessun legame accertato tra Charlie Hebdo e Montrouge"

Non esiste "alcun legame accertato" tra l’assalto armato contro la redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo e la sparatoria di Montrouge, in cui è morta una poliziotta. Lo ha dichiarato il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, nel corso di una conferenza stampa.
da Monica Rubino 18.51

Alle 20 si spengono le luci della Tour Eiffel

Alle venti le luci della Tour Eiffel si spegneranno "in memoria alle vittime" dell’attentato. Lo ha annunciato il sindaco di Parigi Anne Hidalgo con un tweet #NousSommesCharlie.
da Monica Rubino 18.45

#toulouse est #charlie #fusillade #parie #charliehebdo
da Audric tramite Instagram 18.43

Spagna: evacuata stazione metro di Madrid per allarme bomba

Allarme bomba alla stazione metro di ’Nuevos Ministerios’ di Madrid. Lo rende noto il quotidiano El Mundo citando la polizia. La stazione è stata evacuata. Solo ieri un falso allarme bomba aveva fatto evacuare la sede della casa editrice Prisa, che pubblica, tra l’altro, il quotidiano El Pais.
da Monica Rubino 18.24

Mobilitati 88mila uomini in tutta la Francia

In tutto il territorio francese in queste ore sono state mobilitate 88.000 persone fra militari e componenti delle forze dell’ordine. La caccia all’uomo va avanti senza sosta, mentre la radio dello Stato islamico ha definito gli autori della strage degli "eroi".
da Monica Rubino 18.19

#jesuischarlie #respect #brabantsdagblad
da michelle♥ tramite Instagram 17.52

Polizia chiede ’silenzio’ a utenti Twitter
La polizia francese ha chiesto agli utenti di Twitter di diffondere sulla rete sociale solo "le informazioni ufficiali comunicate dalle autorità" sulla strage di Parigi. Per non contribuire alla diffusione di foto/video/account dannosi, si chiede di non condividerli, ritwittarli o includerli nella lista dei preferiti. La polizia chiede anche di non interferire con il lavoro degli investigatori diffondendo rumours e informazioni false.
da Katia Riccardi 17.51

*Anonymous, saremo implacabili a difesa della libertà di espressioneL
a rete di hacker che fa capo alla sigla Anonymus si schiera a fianco di Charlie Hebdo e promette..."Vendetta". Di fronte ad atrocità del genere, dice Anonymus in un testo postato su Pastebin.com, bisogna reagire per difendere "la libertà di espressione": "Gli assassini sono ancora in fuga. Distrutti, scioccati, noi non possiamo cadere. È Nostro dovere reagire. (...) Aspettatevi una reazione massiccia e frontale da parte nostra perché la battaglia per la difesa di queste libertà è la base stessa del nostro movimento".
da Katia Riccardi 17.48

da Katia Riccardi 17.40

Charlie Hebdo non cede, in edicola con 1 milione copie
Charlie Hebdo non molla, anzi moltiplica per dieci. Mercoledì prossimo la rivista sarà regolarmente in edicola, e con una tiratura aumentata a un milione di copie, dalle abituali centomila.

da Katia Riccardi 17.40

Le Figaro, ricerche nella cittadina di Corcy
Secondo il giornale Le Figaro, le ricerche si concentrano nella cittadina di Corcy, a poca distanza dal confine belga. Le teste di cuoio stanno controllando, l’una dopo l’altra, diverse abitazioni. La strada D17, che porta nella vicina città di Longpont, è stata chiusa al traffico.
da Katia Riccardi 17.39

17.33
TwitterAnne_Hidalgo @Anne_Hidalgo

Rendez-vous à 18h, place de la République, pour un nouveau rassemblement #NousSommesCharlie http://pbs.twimg.com/media/B61Mg0ACYAA9Y4H.jpg
Isis inneggia a killer come "eroi"
Isis, che non ha rivendicato il massacro di ieri ha comunque elogiato i killer che hanno assassinato 12 persone, appellandoli con il temine "eroi". Questo il messaggio diffuso da una stazione radio legata al Califfato. "Jihadisti eroi hanno ucciso 12 giornalisti che lavoravano per la rivista francese Charlie Hebdo e hanno ferito più di altre 10 (persone) per vendicare il Profeta (maometto", ha affermato la radio Al-Bayan, considerata uno dei ’megafoni’ dello Stato Islamico.
da Katia Riccardi 17.31

Solidarietà a Parigi dai sindaci del mondo
Al sindaco di Parigi sono arrivate via Fb "le più sincere condoglianze e la vicinanza dei sindaci del mondo intero". L’associazione mondiale delle città e dei Governi locali(UCGL), di cui Anne Hidalgo è copresidente, si è detta solidale con la città di Parigi, il popolo francese e i familiari delle vittime dell’attentato di ieri. A retwittare il messaggio dell’associazione è stato lo stesso sindaco Hidalgo.

da Katia Riccardi 17.29

#jesuischarlie
da matlecan tramite Instagram 17.27

Livello allerta massimo in zona fuga sospettati
La regione del nord della Francia dove sono stati individuati i sospetti killer è stata messa al livello di massima allerta antiterrorismo. Lo hanno annunciato i servizi del primo ministro Manuel Valls. Solo la regione di Parigi si trovava a questo livello dopo il massacro. I due jihadisti ricercati per questo attacco terroristico sono stati avvistati nei pressi di Villers-Cotterets dove nel pomeriggio sono state dispiegate le forze antiterrorismo.

da Katia Riccardi 17.26

#street #jesuischarlie
da lewooorap tramite Instagram 17.19

Ny, centinaia persone a veglia a Union Square
A New York, nonostante il freddo polare, centinaia di persone si sono radunate a Union Square in segno di solidarietà. La veglia è iniziata in silenzio: i partecipanti tenevano alti cartelli con le immagini delle vittime e con la scritta ’Je Suis Charlie’. Poi, nel corso della serata, la folla ha iniziato ad intonare l’inno nazionale francese, e ancora "Siamo Charlie! Nous sommes Charlie!, "Non abbiamo paura", "Siamo liberi e fieri di esserlo".

da Katia Riccardi 17.19

Raduno solidarietà giornalisti a Bagdad
Un gruppo di giornalisti e attivisti civili iracheni hanno organizzato oggi un raduno davanti al centro culturale francese a Baghdad per manifestare la solidarietà alla Francia.

da Katia Riccardi 17.17

bandiera Francia a lutto in Comune MilanoLa bandiera della Francia sventola fuori da Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, in segno di solidarietà. A deciderlo è stato il sindaco Giuliano Pisapia. La bandiera, così come quella dell’amministrazione comunale a fianco, rimarrà a mezz’asta, in segno di lutto per i prossimi giorni.

da Katia Riccardi 17.15

#toulouselautrec #charliehebdo
da Melmel tramite Instagram 17.04

#JeSuisCharlie #CharlieHebdo
da Lekë Rezniqi tramite Instagram 17.04

Campidoglio illuminato con tricolore francese
Questa sera, a partire dalle 18.30 e per tutta la notte, Palazzo Senatorio in Campidoglio, sarà illuminato dai colori blu, bianco e rosso, della bandiera francese, in memoria delle 12 persone che ieri hanno perso la vita nell’attentato di Parigi. "L’iniziativa, possibile grazie al contributo di Acea, è un gesto di condanna per chi, ieri, ha messo in pericolo la libertà individuale e collettiva, ma - fa sapere una nota del Campidoglio - anche un omaggio doveroso e un gesto di vicinanza della nostra città alla Capitale francese, alle sue vittime, ai suoi cittadini e agli amministratori, con i quali Roma è legata da uno storico e unico gemellaggio".
da Piera Matteucci 16.52

Salvini: "L’Islam è pericoloso
’’L’Islam è pericoloso’’: a sostenerlo è il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. Motivo: ’’nel nome di Allah purtroppo - spiega durante un incontro con i giornalisti davanti al comune di Milano - in giro per il mondo si uccide. Le condanne sono sempre troppo tiepide e non vedo le masse dei musulmani moderati in piazza’’. "Una parte di Islam, per fortuna non tutto, ci ha dichiarato guerra", ha proseguito Salvini. Il segretario della Lega ha quindi aggiunto che invece "con tutte le altre religioni non ci sono problemi. La religione islamica è un problema"
da Piera Matteucci 16.47

Sindaco Crepy-en-Valois smentisce fuggitivi barricati in casa
Il sindaco di Crepy-en-Valois, Bruno Fortier, ha smentito la notizia pubblicata da alcuni media francesi che i due ricercati per la strage di Parigi siano barricati in un’abitazione. "Se così fosse lo saprei", ha detto, secondo quanto riferito da Le Figaro. Fortier ha confermato invece che elicotteri stanno sorvolando quella zona, che si trova una ottantina sdi chilometri a nord-est di Parigi, mentre numerose pattuglie della polizia hanno chiuso tutti gli accessi alla città e altre sono in perlustrazione nelle strade cittadine
da Piera Matteucci 16.44

’Colpa multiculturalismo’, bufera su Farage
È bufera nel Regno Unito su Nigel Farage dopo che ha dichiarato che la causa della strage di Parigi è da ricercare nella politica di multiculturalismo portata avanti in Francia e Gran Bretagna e nella mancanza di adeguati controlli all’immigrazione. Per il leader euroscettico siamo di fronte a una "quinta colonna" di "persone che vivono in questi Paesi e ci odiano".
da Piera Matteucci 16.35

Al Qaeda aggiorna lista nera, croce su Charb
"Ringraziamo coloro che hanno vendicato il Profeta" e una x rossa sul volto di Charb: è la ’wanted list’ di al Qaeda ripubblicata nelle ultime ore sul web da sostenitori del network del terrore. Lo riferiscono gli esperti di monitoraggio dell’estremismo islamico online. Il nuovo ’manifesto’ cita la frase "The Dust will never settle down", titolo di uno dei piu’ celebri discorsi dell’imam Anwar al Awlaki Awlaki, leader dell’Aqap e ’delfino’ di Osama bin Laden, ucciso in Yemen da un drone Usa nel 2011.
da Piera Matteucci 16.34

350 militari extra pattugliano Parigi dopo attentato
Il ministero della Difesa francese ha schierato altri 350 soldati a Parigi e nella sua regione (Ile-de-France), fra i quali dei paracadutisti nell’ambito del piano di sicurezza nazionale "Vigipirate" a seguito del sanguinoso attentato e potrebbe metterne altri 250 a disposizione. Lo ha annunciato lo stato maggiore dell’esercito transalpino.
da Piera Matteucci 16.22

Polizia perquisisce fattoria, forse base killer
Forze dell’ordine sono entrate in una fattoria fuori Villers-Cotteret, a un centinaio di chilometri a nord-est di Parigi, che secondo un giornalista locale citato da 20 Minutes sembrerebbe essere stata utilizzata dai due killer in fuga come base. Sempre secondo la stesse fonte, le ingenti forze di polizia hanno poi lasciato il luogo. Nella zona di Villers-Cotteret, nella regione dell’Oise, si concentra il dispiegamento delle forze speciali impegnate, con l’ausilio di elicotteri, nella gigantesca caccia all’uomo ai due fratelli sospettati di essere gli autori dell’assalto.
da Piera Matteucci 15.54

da Piera Matteucci 15.42


Roberto Saviano
@robertosaviano
Nel nome di chi è minacciato, di chi muore per aver usato la penna #inaltolepenne #CharlieHebdo http://t.co/dkEwPzo7rX
Jan. 7, 2015

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da Piera Matteucci 14.54

Mogherini: "Distinguere terrore da Islam"
"Dobbiamo tenere sempre distinte la parola terrorismo dall’Islam: nessuna religione può giustificare gesti così crudeli e inumani". Lo ha detto Federica Mogherini a Riga. "Davanti a noi - ha aggiunto lady Pesc - abbiamo una sfida non solo politica e dell’intelligence, ma anche culturale".
da Piera Matteucci 14.50

Bandiere jihadiste e molotov in auto terroristi
Bandiere "jihadiste" e bombe molotov sono state trovate nell’auto abbandonata dai terroristi. Lo hanno indicato fonti francesi.
da Piera Matteucci 14.44

Bagnasco: "Islam moderato prenda distanze"
"Il mondo islamico moderato, quello vero, deve prendere le distanze in modo netto da questo atto". Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, al Tg3 Liguria, commentando la strage al settimanale Charlie Hebdo a margine di una messa. Secondo Bagnasco bisogna anche "superare il rischio di reagire in modo violento".
da Piera Matteucci 14.35

Londra rafforza sicurezza a frontiere con Francia
Londra ha rafforzato le misure di sicurezza alle sue frontiere con la Francia, compresi i porti e gli uffici britannici situati in territorio francese come il terminal di Eurostar a Parigi, in reazione al sanguinoso attentato perpetrato ieri alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo nella capitale francese. Una decisione presa a titolo precauzionale e non sulla base di particolari informazioni di intelligence, fa sapere Downing Street, che precisa che il livello di allerta resta invariato nel Regno Unito, ovvero ad una tacca al di sotto del livello massimo. Lo ha dichiarato alla stampa una portavoce del Primo ministro David Cameron.
da Piera Matteucci 14.31

Juncker: "Migliorare accordo di Schengen"
"Presto verrà presentato un nuovo piano d’azione anti-terrorismo che rafforzi la collaborazione tra Europol e le agenzie d’intelligence nazionali. Penso anche a un miglioramento dell’accordo di Schengen per renderlo più efficace", ha annunciato Juncker.
da Piera Matteucci 14.30

Juncker: "È attacco al nostro modo di vivere"
"Oggi è un giorno di lutto per tutta l’Europa: siamo costernati e scioccati dall’attentato di Parigi che è un attacco diretto alla nostra vita e al nostro modo di vivere". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker a Riga. "Dobbiamo reagire uniti - ha concluso Juncker - ma oggi è il giorno del dolore".
da Piera Matteucci 14.27

14.23
TwitterAnais Ginori @anaisginori
#Charlie_Hebdo, Ginori: "Veglie, raduni, candele. Il lutto della Francia" video.repubblica.it/dossier/assalt… via @repubblicait

Mauro Donzelli
@maurodonzelli
assalto alle edicole a Parigi, quotidiani finiti alle 10. Tutti tutti. "même pas L’Equipe" mi dice il mio edicolante, "mai successo"
Jan. 8, 2015

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da Piera Matteucci 13.58

Prossimo numero Charlie Hebdo stampato in un milione di copie
Il prossimo numero di Charlie Hebdo, mercoledì in edicola, sarà stampato in un milione di copie, contro le abituali sessantamila: lo riferisce l’avvocato del settimanale satirico francese, Richard Malka. A quanto si apprende, sarà un numero di otto pagine (al posto delle 16 abituali). Il giornale, la cui redazione è stata decapitata dai ieri dai terroristi, ha subito ricevuto il sostegno di grandi gruppi editoriali, come Canal Plus e Le Monde. La redazione verrà ospitata provvisoriamente nella sede di Liberation.
da Piera Matteucci 13.57

Sospetti barricati a Crepy-en-Valois
I due ricercati per l’attacco a Charlie Hebdo "sarebbero barricati in un’abitazione della citta’" di Crepy-en-Valois, 70 chilometri a nordest di Parigi. Lo riferisce il sito di France 3 Picardia.
da Piera Matteucci 13.53

Gentiloni in Senato lunedi’ 12 alle 17
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà in Aula al Senato sulla vicenda dell’attentato a Parigi contro la redazione di Charlie Hebdo. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo del Senato. Il calendario deve però essere votato in Aula perchè non c’è stata unanimità.
da Piera Matteucci 13.46


Anne Hidalgo
@Anne_Hidalgo
Ce soir à 18h, soyons nombreux à nous rassembler dans le recueillement, place de la République #NousSommesCharlie http://t.co/CrffDLiabB
Jan. 8, 2015

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da Piera Matteucci 13.45



Anne Hidalgo
@Anne_Hidalgo
Invitez vos proches au rassemblement, place de la République, à 18h : https://t.co/RruioVGG8E #NousSommesCharlie http://t.co/MXSXrxEc0s
Jan. 8, 2015

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da Piera Matteucci 13.32

Alle 18 Parigi manifesta in piazza Repubblica
I parigini si riuniranno oggi alle 18 in raccoglimento in Place de la Republique per manifestare contro il terrorismo che ha colpito duramente la città ieri. L’invito ad essere numerosi e ad invitare i propri vicini arriva su twitter dal sindaco Anne Hidalgo. Nella stessa ora anche a Roma, in piazza Farnese, si manifestera’ la solidarietà alle vittime dell’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo.
da Piera Matteucci 13.29

Gb aumenta sicurezza ai porti dopo strage
La Gran Bretagna ha aumentato le misure di sicurezza nei propri porti dopo l’attacco terroristico di ieri a Parigi. È quanto dichiara Downing Street, che sottolinea comunque come non ci sia al momento una minaccia specifica al Paese.
da Piera Matteucci 13.27

Alfano: "Pronto a riferire in Parlamento"
"Sono pronto a riferire anche domani". Risponde così, conversando con i cronisti alla Camera, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, commentando le richieste di informativa urgente sui fatti di Parigi arrivate dalla Lega Nord.
da Piera Matteucci 13.15

Terroristi verso Parigi, decine posti blocco
Decine i posti di blocco nelle strade della capitale dopo l’avvistamento della Clio grigia con i terroristi armati che stanno tornando verso Parigi. I due sarebbero stati avvistati in direzione del nord-est della capitale. Tutta la zona di Aubervilliers, nei pressi della Porte de la Villette, è stata evacuata.
da Piera Matteucci 12.56

Auto fuggitivi abbandonata in stazione di servizio
La Clio grigia sulla quale viaggiavano questa mattina i due presunti autori dell’attentato, i fratelli franco-algerini Chérif e Said Kouachi, è stata ritrovata in una stazione avia sulla Rn2. La targa della vettura abbandonata, riferisce Le Figaro, è stata manomessa. Degli elicotteri stanno sorvolando la regione alla ricerca dei due sospettati.
da Piera Matteucci 12.47

Torre Eiffel si spegne in onore vittime
Anche la Torre Eiffel rende omaggio alle vittime dell’attacco alla sede di ’Charlie Hebdo’. Questa sera alle 20 il monumento simbolo della Francia spegnerà le luci. Ad annuncialo un post sul profilo Twitter del comune di Parigi.
da Piera Matteucci 12.44

Allarme per un uomo armato al quartiere la Défense
Tutti i dipendenti di aziende con sede alla Défense, quartiere alla periferia occidentale di Parigi, hanno ricevuto una mail con l’invito a rimanere all’interno dei propri uffici a causa della presenza nell’area di un uomo armato.
da Piera Matteucci 12.40

Eliseo blindato
Il palazzo dell’Eliseo è stato blindato dopo che i terroristi di Charlie Hebdo sono stati avvistati sull’autostrada in direzione di Parigi.
da Piera Matteucci 12.39

Terroristi verso Parigi,accessi bloccati
Tutti gli accessi a Parigi sono in questo momento bloccati dopo la segnalazione dell’auto con i presunti terroristi a bordo, diretta verso la capitale. Lo si apprende da fonti della polizia.
da Piera Matteucci 12.32

12.22
TwitterAnais Ginori @anaisginori

A proposito di Houellebecq e di fosche previsioni...Davanti alla sede di #CHARLIE_HEBDO http://pbs.twimg.com/media/B60uw2TIUAIroIw.jpg
12.21
TwitterAnais Ginori @anaisginori

Davanti alla sede di #CHARLIE_HEBDO ’Nessun saldo sulla libertà di espressione’. http://pbs.twimg.com/media/B60ufAwIMAAw4bZ.jpg
12.20
TwitterAnais Ginori @anaisginori

Davanti alla sede di #CHARLIE_HEBDO ’Nessun saldo contro libertà di espressione’. http://pbs.twimg.com/media/B60uRtyIAAAq180.jpg
12.11
TwitterAnais Ginori @anaisginori

Sul muro davanti sede di #Charlie_Hebdo http://pbs.twimg.com/media/B60sKGLCcAEHOzC.jpg
12.06
TwitterAnais Ginori @anaisginori

Davanti alla sede di #Charlie_Hebdo. Un minuto di silenzio. http://pbs.twimg.com/media/B60rHysIgAAIqYz.jpg
Collaboratore: "La prossima settimana Charlie Hebdo in edicola"
Charlie Hebdo "uscirà la prossima settimana". Lo ha dichiarato Patrick Pelloux, medico, ma anche collaboratore del settimanale satirico attaccato ieri a Parigi.
da Piera Matteucci 12.01

Abu Omar: "Tutti responsabili, da Charlie Hebdo al Vaticano"
"Tutti hanno responsabilità per quanto accaduto in Francia". Se ne dice certo l’imam egiziano Abu Omar, noto per il suo sequestro a Milano nel 2003. L’imam, che ora vive in Egitto, punta l’indice contro la stessa rivista, contro la magistratura francese, ma anche contro il Vaticano, che "avrebbe dovuto prendere posizione" contro le vignette ’blasfeme’ pubblicate in passato da Charlie Hebdo, che sarebbero il movente dell’attacco di ieri.

da Piera Matteucci 11.56

Spagna, rischio terrorismo zero non esiste
"La Spagna è uno dei paesi più sicuri del mondo ed ha esperienza nella lotta antiterrorista", ma "non si può abbassare la guardia, perché il rischio zero non esiste". Così la vicepremier Soraya Sanz de Santamaria ha commentato oggi, in dichiarazioni radiofoniche, l’elevazione del livello di allerta antiterrorista decisa dal governo spagnolo, dopo l’attentato di Parigi alla redazione di Charlie Hebdo. Santamaria ha sottolineato che l’azione "delle forze e dei corpi di sicurezza dello Stato è molto efficace" e che "il livello d’allerta e’ stato innalzato in maniera transitoria, per prudenza".


Sono stati identificati dalle forze dell’ordine i tre autori dell’attacco al settimanale Charlie Hebdo che ha provocato 12 morti. Trovata la carta d’identità di uno dei killer in un auto usata per la fuga. La polizia ha poi pubblicato le foto segnaletiche dei due francesi di origine algerina reduci della guerra in Siria. (ansa)

REPUBBLICA.IT
ARIGI - La Francia è sotto shock, ha paura, chi ha colpito non ha limiti, potrebbe colpire ancora. Dopo l’assalto di ieri alla redazione di Charlie Hebdo la tensione è altissima. Le forze dell’ordine sono impegnate nella cattura dei tre killer autori della strage ma le notizie si accavallano contraddittorie. A Reims le autorità hanno pubblicato un "avviso di ricerca" per i sospetti. Sono ore concitate: la caccia all’uomo si sta allargando a tutto il Paese.

Sparatoria a Montrouge. Una poliziotta è stata uccisa in una sparatoria a Montrouge, a sud della capitale. Era arrivata sul posto per un incidente stradale. Con lei c’era un collega. Un’auto si è fermata, un uomo è uscito e ha sparato, poi è fuggito. Testimoni hanno raccontato che l’aggressore ha lasciato il posto a bordo di una Renault Clio. Poco più tardi un uomo di 52 anni, nordafricano con la testa rasata che indossava un giubbotto antiproiettile, è stato arrestato. L’inchiesta è stata affidata ad una sezione antiterrorismo della Procura di Parigi in considerazione "del contesto attuale", ma a sera è stato ufficialmente comunicato che non esiste alcun legame il terrorismo.
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Pacchi sospetti e falsi allarmi. La Francia si guarda alle spalle. La sorveglianza è stata rafforzata a tutti gli accessi di Parigi. I dipendenti di aziende con sede alla Défense, quartiere alla periferia occidentale della capitale, hanno ricevuto una mail con l’invito a rimanere all’interno dei propri uffici a causa della presenza nell’area di un uomo armato. Sono falsi allarmi. a Gare du Nord era stato segnalato un pacco sospetto sotto un sedile in un bar, provocando l’intervento delle forze di sicurezza e la chiusura momentanea della stazione, poi riaperta. Per un pacco sospetto interrotto anche il traffico sulla linea della Rer B tra Chatelet-Les Halles e Luxembourg, in pieno centro.

Attacchi alle moschee. Nella notte diversi luoghi di culto islamici sono stati presi di mira. Non ci sono stati feriti. Tre bombe sono state lanciate questa mattina presto contro la moschea di Mans, nella Valle della Loira, ma l’edificio era stato già colpito da una bomba verso mezzanotte di ieri, una delle finestra del tempio era stata perforata da un proiettile. A Port-la-Nouvelle, a sud, due colpi di arma da fuoco sono stati esplosi alle 20 di ieri contro una sala di preghiera musulmana. La sala ospita generalmente tra le 30 e le 50 persone per la preghiera delle 19. A Villefranche-Sur-Saone, nella zona centro-orientale della Francia. Il sindaco della cittadina, Bernard Perrut, ha detto che l’episodio non è "collegato" al sanguinario attentato di ieri. Sempre questa mattina un’esplosione dolosa ha investito un ristorante di kebab vicino alla moschea.
Parigi, strage Hebdo: le prime pagine dei giornali di tutto il mondo
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Paura in Gran Bretagna. Le autorità di sicurezza britanniche temono che una strage come quella avvenuta ieri nella redazione di Charlie Hebdo a Parigi possa ripetersi anche nel Regno Unito. E’ quanto si legge sul Daily Telegraph, secondo cui è stata diffusa negli uffici del Paese una guida rivolta ai dipendenti su come reagire nel caso di un assalto armato da parte di terroristi. Oggi il ministro degli Interni, Theresa May, guiderà la riunione dell’unità anticrisi ’Cobra’ per disporre le misure di sicurezza dopo i fatti di Parigi. Nella guida contro gli assalti armati diffusa dal governo lo scorso novembre, si spiega come nel caso di un attentato si debba cercare riparo all’inizio per poi tentare di uscire dall’edificio il più rapidamente possibile. In caso contrario si deve trovare un ufficio o una sala e barricarsi al suo interno. Il Regno Unito ha rafforzato la sicurezza ai confini, inclusi aeroporti e posti di controllo in territorio francese. L’allerta terrorismo era già stata alzata al secondo dei cinque livelli previsti.

In Italia. "Noi siamo un posto sicuro nel quale vivere ma nessuno è in grado di escludere che ci possano essere in dei fatti drammatici". A dirlo è il ministro dell’Interno, Angelino Alfano intervistato da Agorà su Rai3. "Stiamo facendo tutto il necessario per impedire che ciò possa accadere - ha aggiunto il responsabile del Viminale - ma ricordiamoci sempre che noi siamo un grande Paese occidentale, parte di quella comunità internazionale che contrasta il terrorismo dal 2001 e parte di quell’Occidente sotto attacco da parte dei terroristi". "Ma siamo anche - ha ricordato Alfano - il Paese che ospita il Santo Padre". "Il nostro livello di allerta rimane altissimo ma non abbiamo segnali di minacce concrete e specifiche, né segnali organizzativi che facciano pensare ad un attentato immediato", ha aggiunto Alfano.

BOKO HARAM
ABUJA - Case in fiamme, cadaveri ovunque. E’ la testimonianza di quanto accaduto a Baqa, città del nord-est della Nigeria, nel corso di due attacchi portati da Boko Haram tra lo scorso weekend e le giornate di martedì e mercoledì. "I cadaveri giacciono sulle strade, si temono 2000 persone uccise" nei raid, scrive la Bbc citando un ufficiale militare. La città "è stata completamente devastata, le case date alle fiamme".

Nel raid del weekend i morti sarebbero stati un centinaio. La stima complessiva ma non confermata delle vittime di Baqa, tra il 3 gennaio ed oggi, è stata fatta sulla base di quanto raccontato dai parenti, ha spiegato al telefono Musa Bukar, presidente del governo locale per il distretto di Kukawa nello Stato del Borno, che include la città teatro delle violenze. Parlando da un accampamento a Maiguri, dove hanno trovato rifugio gli scampati al massacro, Bukar ha raccontato di corpi sparsi nelle strade e nella boscaglia.

Lo scorso 3 gennaio, i miliazi di Boko Haram si erano impadroniti del quartier generale che la forza multinazionale incaricata di combatterli aveva eretto a Baqa. Il nuovo attacco a nord-est ha portato alla distruzione di 16 tra cittadine e villaggi sulle rive del lago Ciad, compresa Baqa. "Gli islamisti hanno bruciato tutto" hanno riportato le autorità locali, la città di Baqa, che aveva una popolazione di 10.000 persone, di fatto "non esiste più". Quelli che sono riusciti a fuggire "non sono stati in grado di seppellire i morti, i loro cadaveri ora giacciono nelle strade". Molti sono fuggiti, già da domenica, attraversando il lago Ciad.

In ottobre, le autorità nigeriane avevano annunciato il raggiungimento di un’intesa per un cessate il fuoco con Boko Haram, anche in vista del rilascio delle oltre 200 studentesse rapite a Chibok, nel Borno, lo scorso aprile, e per un regolare delle prossime elezioni presidenziali e legislative, programmate per il prossimo febbraio. Tregua poi smentita dal sedicente leader del movimento, Abubakar Shekau. Da allora, le violenze sono continuate senza interruzioni di sorta. E ieri, in un video diffuso su YouTube, un uomo presentatosi come Shekau ha lanciato la minaccia degli integralisti contro il presidente del Camerun Paul Biya. "Oh Paul Biya, se non fermerai questo complotto maligno, assaggerai quanto è accaduto in Nigeria... I tuoi soldati non possono nulla contro di noi", ha dichiarato Shekau in arabo.

E adesso anche il Camerun chiede aiuto. Il presidente Biya ha rivolto oggi un appello alla comunità internazionale per fermare Boko Haram. "Dal Mali, alla Somalia, fino alla Repubblica Centrafricana, questi terroristi hanno la stessa agenda - ha detto Biya - di fronte a una minaccia globale serve una risposta globale". Biya ha mobilitato l’esercito contro Boko Haram in maggio, dopo che il gruppo terrorista è sconfinato più volte in Camerun dalla vicina Nigeria. Migliaia di soldati e uomini delle forze speciali sono stati dispiegati nella Regione dell’Estremo Nord, uccidendo dozzine di jihadisti.

In Nigeria, gli ultimi eventi non hanno impedito al presidente Goodluck Jonathan di lanciare oggi la sua candidatura per un nuovo mandato. Il 57enne Jonathan, al potere con il People’s Democratic Party ininterrottamente dal 1994, anno della fine del regime militare, ha parlato di fronte a migliaia di sostenitori radunati a Lagos, ricordando i progressi nell’agricoltura e nell’industria e la recente privatizzazione della complicata fornitura dell’energia elettrica, che ancora non raggiunge con continuità molte aree del Paese. Nella sua prima vera sfida elettorale, Jonathan dovrà vedersela con Muhammadu Buhari, proprio un esponente della precedente dittatura, deciso a giocarsi la carta di una competenza militare superiore a quella dell’attuale e contestato presidente per sconfiggere Boko Haram.


Hebdo, rap e moschea: uno dei ricercati nel documentario della tv francese
Il sito del quotidiano Le Parisien mostra uno dei due fratelli Kouachi, Chérif, - oggi trentaduenne, allora giovane amante del rap della periferia parigina - in uno speciale del 2005 della tv France 3 dedicato al reclutamento di militanti islamisti. ’’Avevo paura ma non l’ho mai detto’’, con quest’animo Chérif aveva sposato la causa jihadista. Il giovane franco-algerino fu reclutato insieme ad altri e seguì un programma di addestramento per imparare a lasciarsi indietro la paura di morire e ad usare il kalashnikov in vista di un attentato suicida, dichiarandosi ’’pronto al martirio’’. Definito dalle forze dell’ordine un ’’fanatico pericoloso’’, Chérif Kouachi aveva accettato un biglietto per Damasco, dove i giovani musulmani come lui, recultati nel XIX distretto di Parigi, venivano mandati a completare l’addestramento

Poi alziamo gli occhi, davanti agli spari ad nella redazione di un settimanale trasformato in simbolo, e scorriamo l’elenco dei santuari civili della grandiosa banalità democratica scelti come bersaglio: una scuola a Tolosa, un museo ebraico a Bruxelles, un caffè a Sidney, il parlamento a Ottawa e infine oggi un giornale a Parigi.