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 2015  gennaio 06 Martedì calendario

NEL REGNO UNITO IL REGIME PIÙ SOFT

MILANO
L’evasione è anche una questione di latitudine. Soglie, parametri e tipi di sanzione, infatti, differiscono, e non di poco, da paese a paese come emerge da un report di Dla Piper.
Negli Stati Uniti, per esempio, per far scattare il reato di evasione fiscale è sufficiente che si siano occultate imposte per più di 10mila dollari. Normalmente, la normativa statunitense prevede l’applicazione di sanzioni amministrative, mentre la pena della reclusione è comminata solo nei casi ritenuti più gravi dai giudici.
In Germania vige, al contrario, una sorta di tolleranza zero. L’evasione assume rilevanza penale anche se l’ammontare evaso è pari a un euro. Non c’è differenza tra l’evasione perpetrata attraverso una infedele dichiarazione o una omessa dichiarazione, purché si risconti la volontà del contribuente di sottrarsi agli obblighi fiscali. L’evasione è punita con una sanzione pecuniaria o con la detenzione da uno a cinque anni.
Quando il contribuente deliberatamente evade su larga scala si applica la pena da 6 mesi a 10 anni di reclusione. Secondo la giurisprudenza tedesca, l’evasione su ”larga scala” si ha per imposte evase superiori a 50mila o 100mila dollari.
In Italia, in attesa di capire in quale versione il decreto “ritirato” da Palazzo Chigi in seguito alle polemiche sulla misura pro-Berlusconi, verrà riproposto, il modello di repressione dell’evasione prevede la rilevanza penale delle dichiarazioni infedele quando contemporaneamente l’imposta evasa è superiore a 50mila euro e l’ammontare degli elementi attivi sottratti all’imposta è superiore al 10% dell’ammontare degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o è comunque superiore a due milioni di euro. Mentre l’omessa dichiarazione è reato quando le imposte evase superano i 30mila euro. In entrambi i casi , l’evasione è punita con la reclusione da uno a tre anni.
In Spagna, si hanno violazioni penali tributari quando il contribuente defrauda il Tesoro Pubblico attraverso azioni o omissioni. Il defraudamento copre un ampio ventaglio di situazioni: dall’elusione del pagamento delle imposte, alla deduzione o al pagamento in base a scritture contabili irregolari, dai rimborsi ottenuti in modo illecito allo sfruttamento di benefici fiscali. Le violazioni penali scattano sopra la soglia di 120.000 euro.
Nel Regno Unito, le autorità fiscali hanno una grande discrezionalità nel decidere cosa perseguire come frode fiscale o se gestire la contestazione con l’applicazione di mere sanzioni amministrative. L’Amministrazione finanziaria considera ad esempio perseguibile penalmente l’emissione di documenti fittizi volti a mascherare la frode, artifici volti ad ottenere vantaggi fiscali illeciti e casi di evasione ripetuta. Tuttavia non c’è una soglia al di sopra della quale necessariamente scatta il procedimento penale. Per i sudditi di Sua Maestà, in ogni caso, è difficile che scatti la sanzione criminale. Nella maggior parte dei casi, infatti, all’evasore viene richiesto il pagamento delle imposte evase più gli interessi. Al più si può incorrere in una ammenda che va sino al 100% del tributo evaso. Solo in caso di meccanismi fraudolenti accertati dal giudice c’è la reclusione fino a sette anni.
In Francia, infine, l’evasione fiscale è sanzionata penalmente nei limiti indicati dall’articolo 1741 del Testo Unico fiscale (”FTC”). L’amministrazione finanziaria deve dar prova di due elementi. Il primo, materiale: l’omessa dichiarazione, l’occultamento di redditi o il mancato versamento di imposta. Il secondo, intenzionale: l’amministrazione finanziaria deve provare cioè che il contribuente abbia avuto l’intenzione di minimizzare le proprie passività fiscali in modo fraudolento. Tuttavia, le autorità fiscali francesi non possono perseguire un contribuente per frode fiscale se il maggiore reddito accertato non eccede il 10% del reddito tassabile ovvero un ammontare minimo di 153 euro. L’evasione è punita con la reclusione massima di cinque anni e una sanzione pecuniaria massima di 500mila euro. Nondimeno, in caso di circostanze gravi, che coprono principalmente l’uso di mezzi artificiosi, la sanzione pecuniaria può arrivare a un massimo di 2 milioni di euro e il periodo massimo di detenzione è portato da cinque a sette anni.
Marco Bellinazzo, Il Sole 24 Ore 6/1/2015