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 2015  gennaio 06 Martedì calendario

ROMA Vigili «malati» la notte di San Silvestro, arrivano i provvedimenti. E il numero, giorno dopo giorno, sembra destinato a salire

ROMA Vigili «malati» la notte di San Silvestro, arrivano i provvedimenti. E il numero, giorno dopo giorno, sembra destinato a salire. Ieri sono partite le prime trenta contestazioni disciplinari ma, dopo la visita degli ispettori del ministero della Funzione pubblica, già si parla di un centinaio di agenti nel mirino. Al termine dell’indagine, predisposta dalla task force della Municipale, il comandante Raffaele Clemente invierà i risultati alla Procura. Secondo il Campidoglio gli agenti rischiano «da undici giorni di sospensione fino al licenziamento». Intanto, deflagra la polemica politica: Beppe Grillo difende i vigili della Capitale, accusa il governo e i giornali, chiede le dimissioni del sindaco Ignazio Marino; il Pd lo irride: «Non ne azzecca più una, in calo di consensi e schiacciato da Renzi... difenderebbe pure Hannibal Lecter». Forza Italia accusa il sindaco, Fabrizio Cicchitto di Ncd chiede di andare alle urne, mentre Matteo Salvini vuole sì le dimissioni di Marino ma precisa che «chi ha sbagliato è giusto che paghi». Il governo si muove. Gli ispettori inviati ieri dal ministro Marianna Madia hanno esaminato il lavoro svolto dalla commissione interna del Comune: e sui tempi e sulle modalità dell’inchiesta, fino a questo momento, pare esserci sintonia con il Campidoglio. Di certo nella notte del 31 dicembre le seicentomila persone in piazza hanno visto pochi vigili in giro: per il Campidoglio «il tasso di assenteismo è stato dell’85 per cento (767 agenti), con percentuali di malattia del 75 per cento. Quasi seicento malati quando la media di Capodanno è poco più di cento». Il Comune contesta la violazione «dell’articolo 55 bis del decreto legislativo 150 del 2009, che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria del 2002-2005, 2006-2009». Entro cinque giorni le contestazioni verranno notificate agli interessati, poi scatteranno i «termini di difesa»: le prime sanzioni disciplinari potrebbero arrivare in poco più di un mese. I sindacati, che continuano a chiedere le dimissioni di Marino, oggi parlano di «dati sbagliati per un virus nel database del Comando, hanno richiamato in turno anche i pensionati». Soprattutto, però, a scagliarsi contro il Campidoglio e a gridare, dal blog, «forza vigili», è Beppe Grillo, leader del M5S: «L’accanimento mediatico contro i vigili da parte del governo e dei giornali al suo servizio ha due obbiettivi. Uno: distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla vicenda di mafia capitale collusa con i politici del Comune (a proposito Marino e Poletti quando vi dimettete?) Due: criminalizzare una categoria sul piano mediatico per agire con misure più restrittive nei confronti di una parte del pubblico impiego». Le risposte dal Pd a Grillo quasi non si contano: «Non ci stupiamo che stia con gli assenteisti — dice il parlamentare Marco Miccoli — è costretto a contendersi qualche pacchetto di voti con Storace e Salvini. Appoggerebbe anche Freddy Krueger, Hannibal Lecter e Darth Vader. Noi stiamo con i romani, dalla parte della legalità». E ancora: «5stelle: La mafia non esiste, ora bene i vigili assenteisti, Grillo ha toccato il fondo e continua a scavare», scrive su Twitter Emanuele Fiano. Per Lorenza Bonaccorsi «si tratta dell’ennesima conferma della parabola discendente di un leader che in passato ha saputo in parte interpretare la volontà di cambiamento». Nella Capitale, intanto, i sindacati dei vigili urbani che avevano annunciato nuove proteste per oggi e per il derby di domenica, sembrano aver cambiato idea: lavoreranno.