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 2015  gennaio 06 Martedì calendario

DALLA NOSTRA INVIATA NEW YORK

In una delle megaville di Palm Beach affacciata sulle acque azzurre dell’Atlantico e sorvegliata da statue di mostri alati, ragazze giovanissime andavano e venivano, facevano il bagno nude in piscina e dispensavano massaggi erotici al finanziere americano Jeffrey Epstein e ai suoi ospiti, secondo le accuse presentate in un tribunale della Florida. Anche il principe Andrea, amico del padrone di casa, si è trovato nei giorni scorsi nel mirino: Virginia Roberts, un’americana allora minorenne, ha dichiarato di essere stata pagata da Epstein per avere rapporti sessuali con il duca di York tra il 1999 e il 2002. Mentre Buckingham Palace nega tali rivelazioni (comprese quelle su un presunto incontro tra Virginia e la Regina) e mentre Scotland Yard potrebbe aprire un’indagine se la donna presenterà una denuncia formale, in America si riapre il dibattito sull’influente finanziere che enumerava tra i suoi amici Bill Clinton, Donald Trump e Kevin Spacey. Una storia di rapida ascesa e ancor più rapido declino.
Il sessantunenne Epstein, descritto una volta dal New York Magazine come «un uomo del mistero», ha costruito la sua fortuna da zero. Cresciuto a Brooklyn, aveva scoperto presto la passione per la matematica e, ventenne, era diventato professore alla Dalton, prestigiosa scuola privata di New York. Era stato il padre di uno dei suoi allievi ad introdurlo a Wall Street verso una fulminante ascesa nella banca di investimenti Bear Stearns. Presto divenne partner e negli anni Ottanta si mise in proprio. La «J. Epstein & Co.» gestiva fortune da un miliardo di dollari. Aveva ammassato una flotta di aerei privati e di proprietà: inclusa una delle più grandi case private di Manhattan e un’isola nei Caraibi. Nel 2002 Epstein portò Clinton e Spacey in Africa sul suo jet privato per la campagna contro l’Aids, e ha donato milioni di dollari all’Università di Harvard e a molteplici progetti di ricerca scientifica.
Lo scandalo scoppiò nel 2005, quando la madre di una quattordicenne andò dalla polizia in Florida dichiarando che l’adolescente aveva ricevuto 200 dollari da Epstein in cambio di massaggi erotici nella sua villa di Palm Beach. Nel giro di un anno, una quarantina di donne presentarono denunce contro di lui, affermando che «aveva un’ossessione per le minorenni... puntava sulle ragazze con difficoltà economiche, che invitava a casa per poi abusarne sessualmente».
Decine delle presunte vittime raggiunsero un accordo economico fuori dal tribunale; e l’inchiesta federale fu chiusa nel 2008, quando il finanziere patteggiò con i procuratori dichiarandosi colpevole di adescamento minorile, per cui fu condannato a 18 mesi (di cui 13 trascorsi in carcere). Un risultato ottenuto grazie a un team di avvocati superstar, tra cui l’eminenza del foro Alan Dershowitz (tra i suoi clienti O.J. Simpson). Il caso sembrava chiuso, finché nei giorni scorsi due donne hanno avviato una nuova azione legale, sostenendo che le autorità federali hanno violato i loro diritti con quel patteggiamento. E’ nell’ambito di questa nuova procedura che Virginia Roberts ha avanzato le accuse contro il principe Andrea (e affermato di aver fatto sesso anche con Dershowitz).
L’amicizia tra il principe e il pedofilo sembra improbabile. Si sarebbero conosciuti nel 2000 quando il duca di York era rappresentante per il commercio britannico. Un amico comune spiegò a Vanity Fair che Epstein aveva insegnato al principe Andrea a rilassarsi, a portare i jeans anziché l’abito grigio. Erano tempi in cui la stampa Usa descriveva il finanziere come un novello Gatsby, e Trump spiegava: «Dicono che gli piacciano le belle donne quanto piacciono a me, molte sono giovani. Non c’è dubbio che Jeffrey ami la vita sociale». Dopo lo scandalo, gli amici potenti presero il largo. Ma Andrea no, gli rimase fedele. Quando Epstein uscì di prigione, i due furono fotografati insieme a passeggio a Central Park, e in cambio l’indebitata ex moglie Sarah Ferguson ricevette un prestito di 15 mila sterline. Adesso il principe ne sta pagando il prezzo.