Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 04 Domenica calendario

LA FARMACIA È DIVENTATA UN SUPERMERCATO

Gli italiani hanno dolori e doloretti, prendono spesso il raffreddore, non di rado hanno irregolarità intestinali e, invece, soffrono di acidità di stomaco meno di quanto si immagini.
Queste le conclusioni (semiserie) che si possono trarre dalla visualizzazione qui sopra che illustra le vendite nel nostro Paese dei farmaci Otc ( over the counter ), quelli che si possono acquistare in farmacia senza ricetta. Semiserie solo perché scontate. In questa classifica troneggiano infatti, com’è giusto, preparati per i più diffusi malesseri «minori», per i quali non si va dal dottore: ci si cura da soli sulla base dell’esperienza, con farmaci che non dovrebbero comportare particolari rischi. Non sorprende nemmeno, quindi, il fatto che non ci siano cambiamenti apprezzabili nella classifica fra ultimo semestre 2013 e primo 2014. E lo stesso sarebbe se si confrontassero i semestri precedenti fra loro.
Constatazione, questa, che però potrebbe trarre in inganno: il mercato dei farmaci da banco non è affatto statico, anzi, sta andando incontro in questi anni a cambiamenti epocali, che insistono soprattutto su accesso, scelta e uso responsabile di questi medicinali. Oggi, per cominciare, ci si può procurare i farmaci su Internet: un fenomeno che sta richiedendo aggiornate regolamentazioni per scongiurare rischi fra cui, soprattutto, la contraffazione. Ma anche quando si ricorra a vie più tradizionali per comprare una medicina ci si trova di fronte a «punti vendita» molto diversi rispetto al passato.
Una volta la farmacia era quasi un’estensione fisica dello studio medico. Oggi invece si va in farmacia come al supermercato o al supermercato come in farmacia (a seconda dei casi) data la notevole offerta merceologica, anche extra-farmaco. Situazione, che, in generale, può «sfidare» la capacità di scegliere e usare bene i principi attivi.
A questo scopo giova richiamare il ruolo del farmacista, nella sua veste di importante filtro e consigliere, a maggior ragione per i rimedi «minori», che, se usati male o con leggerezza, possono comunque dare problemi o non essere efficaci. Quel signore o quella signora con il camice bianco dietro il banco hanno studiato parecchio per rispondere alle nostre domande. E allora facciamo loro una domanda in più invece di una in meno quando dobbiamo capire qual è la medicina senza ricetta giusta per noi.