Massimo Galli, ItaliaOggi 3/1/2015, 3 gennaio 2015
DOPO LA SBORNIA CONTANO I GENI
C’è chi, dopo una serata nella quale ha alzato il gomito, il mattino successivo non è ancora riuscito a smaltire la sbornia. E chi, invece, esce dal letto e si rimette in moto senza grossi problemi. A che cosa è dovuta questa differenza? Secondo due ricerche condotte negli Stati Uniti, la spiegazione va individuata a livello genetico.
Il primo studio, coordinato da un ricercatore dell’università di Nashville, città famosa tra l’altro per la musica country, ha coinvolto coppie di gemelli monozigoti, in tutto oltre 13 mila persone.
Il risultato è che l’ereditarietà sarebbe responsabile del 50% della capacità di resistenza all’alcol e del 55% della propensione a soffrire dei postumi dell’ubriacatura. L’altra indagine è stata pubblicata dagli scienziati dell’università del Missouri e ha esaminato circa 4.500 gemelli eterozigoti. In questo caso il fattore genetico avrebbe un peso del 45% tra gli uomini regolarmente soggetti agli effetti collaterali delle bevute e del 40% tra le donne.
Questi studi confermano quanto era emerso in precedenza: i geni hanno un ruolo importante nella capacità, da parte di alcuni soggetti, di non avere l’indomani un brutto risveglio dopo una serata a base di alcol. L’unico limite di questi studi è che essi non prendono in considerazione l’influsso di altri fattori come lo stress, il consumo di droghe e di sigarette. In ogni caso, il fattore genetico vale per il 50% al massimo nella resistenza agli alcolici: il resto dipende dall’esperienza, dall’apprendimento individuale, dal buonsenso.
Massimo Galli, ItaliaOggi 3/1/2015