www.cinquantamila.it/fiordafiore 3/1/2015, 3 gennaio 2015
Numeri sugli assenteisti d’Italia • È stato dimesso il medico contagiato dall’ebola • Recuperata la scatola nera del Norman Atlantic • Ammalarsi di tumore è solo questione di sfortuna? • I calciatori italiani si infortunano di meno Assenteismo/1 Esplode la polemica sull’assenteismo, dopo il caso degli 85 vigili romani su 100 malati nel turno di Capodanno
Numeri sugli assenteisti d’Italia • È stato dimesso il medico contagiato dall’ebola • Recuperata la scatola nera del Norman Atlantic • Ammalarsi di tumore è solo questione di sfortuna? • I calciatori italiani si infortunano di meno Assenteismo/1 Esplode la polemica sull’assenteismo, dopo il caso degli 85 vigili romani su 100 malati nel turno di Capodanno. Il comandante del corpo, Raffaele Clemente, apre un’indagine interna e porta un dossier sulle assenze in Procura;il Codacons prepara un esposto e il Garante per gli scioperi Roberto Alesse parla di sanzioni «fino a 50mila euro». A Napoli fanno discutere i 200 netturbini assenti per malattia nella stessa notte. A Roma, oltre ai 767 vigili che hanno dato forfait, anche i macchinisti della metro hanno creato problemi a chi voleva festeggiare: si sono presentati in sette (assente il 70%) e i convogli sono partiti, sì, ma con una lentezza che ha generato code e polemiche. Renzi annuncia la riforma del pubblico impiego. Assenteismo/2 Grazie alle norme volute da Brunetta del 2008, che prevedono la decurtazione del trattamento accessorio della retribuzione nei primi dieci giorni di malattia, le assenze nella Pubblica amministrazione sono calate del 9% rispetto a un anno fa. Nei comuni il dato è sceso addirittura del 16,6%. Ma questi dati sono parziali. Quelli in possesso del ministero della Pubblica amministrazione attestano che tra il 2011 e il 2013 il numero complessivo dei certificati di malattia nel pubblico impiego è aumentato del 27%, mentre è rimasto quasi invariato nel privato (Baccaro, Cds). Assenteismo/3 Solo a causa delle malattie nel 2013 sono andati persi oltre 108 milioni di giornate di lavoro: 77,6 nel settore privato e 30,8 nel settore pubblico, dove si registra un totale di 4.838.767 “eventi”. In pratica l’altro anno ognuno dei 3 milioni e trecentomila travet si è ammalato una volta e mezzo nel giro di 12 mesi. In media, ferie comprese, le assenze dal lavoro toccano il 20% nel settore pubblico e il 13 in quello privato. Su 4.705 amministrazioni prese in esame, in media ogni dipendente si è assentato per 0,558 giorni per cause di malattia (con ministeri e agenzie fiscali che arrivano a 0,987 e le università che si fermano a 0,218). Con picchi particolarmente alti al ministero della Giustizia (1,827 giorni/dipendente) e alla Difesa (1,218). Gli eventi che comportano assenze superiori ai 10 i giorni, infatti, pesano appena per 0,023 giorni per ogni dipendente. A livello regionale ci si ammala molto di più al centro (0,725 giorni/dipendenti) ed al Sud (0,607) che nel Nord est (0,386) e nel Nord Ovest (0,403) (Baroni, Sta). Vigili/1 Il rapporto degli ispettori inviati dal Tesoro a verificare i conti di Roma sostiene che dal 2010 al 2013 siano state erogate ai vigili indennità di responsabilità per quasi 23 milioni in eccesso rispetto ai livelli considerati legittimi. Segnala anche una serie di anomalie, come la maggiorazione notturna concessa per le fasce orarie 16-23 e 17-24, nonostante i contratti nazionali la prevedano solo dalle 22 alle 6 del mattino (Sergio Rizzo, Cds). Vigili/2 A Roma ci sono 6.077 vigili urbani. Ne girano costantemente da un minimo di 105 la sera, a un massimo di 993 la mattina. Ovvero, dall’1,7 al 16,3% della forza complessiva (ibidem). Vigili/3 Lo studio Sose-Ifel sui costi standard dice che mentre Roma spendeva per gli stipendi dei vigili il 14,5% più del «fabbisogno standard», Milano risparmiava il 38,3%. Con 154 multe mediamente a testa fatte a Roma contro le 370 di Milano. E le 27.990 sanzioni di altro genere elevate dai seimila vigili romani contro le 79.870 dei poco più di tremila loro colleghi milanesi (ibidem). Ebola È guarito Fabrizio Pulvirenti, il medico di Emergency che si era ammalato di ebola in Sierra Leone. Dimagrito di almeno 10 chili, i segni del decubito su nuca e ginocchio, i muscoli quasi spariti. È arrivato all’ospedale “Spallanzani” di Roma 37 giorni fa e ieri è stato dimesso. Si stima che le cure per guarirlo siano costate circa un milione di euro. Dopo un breve periodo in cui la malattia era sembrata sotto controllo, ci sono state due settimane in cui è stato in grave pericolo di vita: «Ho un vuoto di due settimane, non ricordo nulla», ha detto ieri in conferenza stampa. Norman Atlantic Ieri il relitto del traghetto Norman Atlantic ha attraccato al porto di Brindisi. È stata recuperata la scatola nera. Intanto il comandante Argilio Giacomazzi ha detto di aver avuto anche in atri viaggi problemi con il responsabile di carico della Anek Lines, il greco Pavlos Fantakis: «A volte le avevo perfino sospeso le operazioni di carico poiché non erano stati rispettati gli ordini sulla distribuzione dei pesi. In alcuni casi avevo anche informato l’armatore di tutto questo». Fantakis è stato raggiunto da un avviso di garanzia. Tumori I ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora: «Circa due terzi dei tumori degli adulti sono scatenati principalmente da mutazioni spontanee del Dna, con un apporto minimo o nullo al rischio da parte di stili di vita o cause ereditarie». Uno degli autori dello studio sintetizza: «Tutti i tumori sono causati da una combinazione di sfortuna, ambiente e ereditarietà. E noi abbiamo creato un modello matematico che può quantificare ogni contributo». Il modello matematico ha individuato 22 tipi di cancro in cui la “sfortuna”, intesa come una replicazione casuale del Dna delle cellule staminali di alcuni tessuti tale da scatenare la malattia, avrebbe un ruolo primario e nove in cui invece prevalgono gli altri fattori. Gli scienziati hanno contato le mutazioni casuali che possono avvenire durante una divisione cellulare, lasciando da parte altre cause (geni difettosi ereditati o effetti ambientali come il fumo o la presenza di radiazioni). All’aumentare del numero di divisioni cellulari aumenta il rischio che si sviluppi un tumore. Conclusione: in molti casi non è possibile prevenire i tumori. Hanno studiato 31 diversi tessuti. In 22 casi che vanno dal cancro del duodeno a diversi tumori del distretto testa-collo, le mutazioni casuali hanno un peso preponderante, mentre negli altri nove, fra cui polmoni, fegato, pelle e tiroide, sono i fattori ambientali e familiari a decidere, anche se sempre combinati con la “sfortuna”. Calciatori Nel campionato di calcio italiano gli infortunati sono meno che in Germania e Inghilterra. Alla ripresa del torneo mancheranno circa 70 giocatori, dato in linea con le statistiche Uefa sugli ultimi 10 anni del calcio di tutta Europa, che su rose di 25-28 elementi prevede un 12% di calciatori fuori uso. Va peggio in Bundesliga, dove i giocatori fermi sono circa 120, con una media di sei a squadra, il doppio di quella italiana. In Premier League gli azzoppati sono quasi un centinaio (Tomaselli, Cds).