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 2015  gennaio 04 Domenica calendario

NAZIONALE - 04 gennaio 2015 CERCA 56/57 di 64 Sport > SETTE GIORNI DI CATTIVI PENSIERI LA FURIA DELLO SPECIALONE E LO STILE DI ANCELOTTI GIANNI MURA LA MANITA fa male, ma l’amanita di più

NAZIONALE - 04 gennaio 2015 CERCA 56/57 di 64 Sport > SETTE GIORNI DI CATTIVI PENSIERI LA FURIA DELLO SPECIALONE E LO STILE DI ANCELOTTI GIANNI MURA LA MANITA fa male, ma l’amanita di più. Specie se phalloides, virosa o verna. La manita nel calcio equivale a beccare cinque gol. È capitato al grande Chelsea del sommo Mourinho, col Tottenham. Chetatosi l’immenso botto di tappi di Champagne in tutta Europa, nel continente s’aggirava una domanda: lo Specialone se la prenderà anche stavolta con l’arbitro? Sì. Nel calcio fortuna e sfortuna non esistono, quindi se si perde è colpa dell’arbitro che non vede, forse, un fallo da rigore su Hazard, ma non di una difesa che ne becca cinque. Del resto, già dopo il pareggio col Southampton il Nostro aveva parlato di “campagna contro il Chelsea”. Non per sventolare il made in Italy, ma col Chelsea qualcosa aveva pur vinto Ancelotti. E con un altro stile. Fuori dal calcio, il dibattito è aperto. Ieri per le nostre strade si son visti grassoni festanti che azzannavano cotechini alternando i morsi a tiri di sigaretta. Alcuni cantavano canzonacce e si lasciavano andare a gesti apotropaici. Stolti, costoro, e immemori di quanto scrisse Cicerone: o fallacem hominum spem fragilemque fortunam. Cos’era accaduto? Che molti giornali riportavano in prima pagina i risultati di uno studio della John Hopkins di Baltimora: due tumori su tre sono colpa della sfortuna e non dello stile di vita. Sfortuna, per Repubblica, Messaggero, Libero, Giornale. Casualità per la Stampa, e caso all’interno. Caso anche per il Corsera, all’interno. Risultato: Sfortuna 4, Caso 2. Ma c’è un ma. Repubblica scrive sfortuna nei titoli, “sfortuna” nella infografica. Perché le virgolette? È casualità o c’è un sottinteso? Un avvertimento, forse? Nel dubbio, ho capito che per qualche tumore (seno, prostata) non si sa chi ringraziare, e che attività fisica, dieta sana, niente fumo servono sempre e comunque (anche per il cuore). A sfortuna, “sfortuna”, caso e casualità non crede molto Umberto Tirelli, oncologo in Friuli. Restano zone d’ombra, ma sull’influenza dell’ambiente e sullo stile di vita non si discute. «Del resto, basta guardare le persone che arrivano a 90 anni oppure a 100. Ne conosce qualcuno che fuma o che è in sovrappeso? Io no e una ragione ci sarà». Una ma anche due. La più ovvia è che i malvissuti schiattino prima. L’altra è che esistano e vivano appartati in capanne di tronchi, guardando poster di Churchill e di Picasso, morti a 91 e 92 anni. L’eccezione, non la regola, ma quando gli umani arrivano a 90 anni tendono a infischiarsene delle statistiche. Fortuna e sfortuna si mescolano in un curioso episodio di cronaca. Ringrazio la lettrice S.G. di Morrovalle per avermi tenuto aggiornato con gli articoli di Cronache maceratesi. Fortuna: l’ippopotamo Aisha fugge dal circo, grazie all’intervento di un gruppo di animalisti. Femmina, ha otto anni e pesa 15 quintali. Sfortuna: la liberazione avviene a Villa Potenza, frazione di Macerata, non ai laghi Manyara o a Ngorongoro. Sfortuna supplementare: alle 22.30, sotto la pioggia, sulla provinciale 361 tra Villa Potenza e Montecassiano il 25enne F.F. investe frontalmente con la sua Polo la povera Aisha. Che ci resta secca. Fortuna: il conducente se la cava con ferite lievi e, soprattutto, può indicare il pachiderma alla Stradale sopraggiunta. Avesse detto “ho investito un ippopotamo” senza poterlo provare gli avrebbero fatto soffiare sette volte nel palloncino. Aisha è stata cremata a spese del circo. Commento sul web: provate a portarla voi una cassa di 15 quintali. Commento cartaceo: non sempre chi ti libera ti salva, anche le cause ritenute giuste pretendono che il cervello sia collegato. Per esempio, liberare una gabbia di tigri può dare qualche soddisfazione ma anche creare qualche pericolo. Il pericolo di essere sbertucciato come unica squadra a quota zero dalla serie A alla serie D l’ha evitato il Montichiari. Fino all’ultima domenica del 2014 era all’asciutto: 16 partite 0 punti, e poi non si dica che il 17 porta male. La vittoria (3-1 al MapelloBonate) ha portato entusiasmo e, leggo sul Giorno, la squadra ora crede alla rimonta. È lontana 13 punti dalla zona playout, ma si sta rinforzando. È in arrivo dall’Austria il trequartista sloveno Marko Roic. Viva il vivaio. Ma non deprimiamoci. Kobe Bryant, stella dei Lakers, ha dichiarato ieri: «I giocatori europei conoscono il basket più degli americani. In Europa si insegnano i fondamentali, qui invece no. Se non avessi vissuto in Italia, probabilmente non avrei imparato a palleggiare con la mano sinistra. Negli Usa la formazione di un giocatore è lacunosa fin dall’inizio ». Per altre lacune, sentiamo Zamparini, intervistato da Libero: «Io non farò mai il politico, ma ho avvicinato diversi politici, ultimamente, dicendogli quello che va fatto riguardo a sviluppo, investimento, creare ricchezza: ma ho paura che siano così cretini da non aver capito niente. L’unico obiettivo loro è prendere per il culo la gente». Forse ne hanno altri, ma mi manca lo spazio per definirli. Mi resta solo quello per dire che Perugia-Modena è stata una magnifica partita di volley: 8. © RIPRODUZIONE RISERVATA