Lu.Ro, Il Messaggero 3/3/2015, 3 marzo 2015
A NAPOLI 200 NETTURBINI MALATI A CAPODANNO. È DI NUOVO EMERGENZA RIFIUTI
Mettono le mani avanti, spediscono statistiche rassicuranti comparate con altre città d’Italia (non verificabili), ma non il numero esatto degli assenti nelle notti del 30 e del 31 dicembre 2014, tuttavia nulla possono con le percentuali: il picco di malati in Asìa, l’Azienda per la raccolta dei rifiuti di Napoli, c’è stato, tanto che ancora oggi, a 72 ore di distanza dai festeggiamenti della notte di San Silvestro, molte strade della città e addirittura la piazza simbolo, quella del Plebiscito, non sono pulite come denunciano i Verdi e il consigliere comunale di maggioranza Carmine Attanasio.
A mandare dati e a sproloquiare sono i tecnici di Asìa, i manager, gli unici a essere ben pagati e a non pagare mai per i disservizi. Così, tocca al vicesindaco Tommaso Sodano - un guru della materia - mettere pezze a un servizio, il più caro d’Italia e anche fra i più carenti del Paese per tenere in piedi una baracca, quella di Asìa, che fa acqua da molte parti ma che miracolisticamente ha i conti a posto nella sua decennale storia. Nella notte del 31 dicembre almeno 200 dipendenti di Asìa hanno marcato visita. Dall’azienda fanno sapere che «la forza lavoro è di 2300 unità e di queste oltre 600 è ultrasessantenne. La media degli ultimi 5 anni riferita all’assenteismo oscilla tra il 6.1 e il 6.3% ed è in linea con le altre aziende di igiene ambientale delle grandi città italiana». E ancora: «Negli ultimi giorni di dicembre - certamente anche a causa dell’intensificarsi del freddo che ha toccato picchi davvero elevati - la media di assenza sul posto di lavoro si è assestata al 8.6% un dato – fanno sapere dall’Azienda - assolutamente fisiologico, tenuto conto altresì dell’età avanzata degli addetti alla raccolta dei rifiuti cittadini; un dato addirittura inferiore a quello del 2013 quando negli stessi giorni di fine anno si riscontrò l’assenza di 278 dipendenti». Insomma va tutto bene nonostante il picco.
LA VERIFICA
Tuttavia in Asìa, alla legittima presa di posizione a favore delle maestranze, è stata fatta seguire una certosina e capillare verifica dei certificati i cui dati si spera saranno resi pubblici. Nella sostanza è stata chiesta a all’Inail e all’Inps di procedere con la visita fiscale dei malati. Chissà forse qualche dubbio alberga anche nei vertici dell’azienda. Tocca poi al vicesindaco scendere in campo e raccontare come stanno le cose: «A leggere in maniera attenta ed onesta i dati non si può parlare di malattie di massa bensì di una situazione che, per le condizioni meteorologiche e per l’età degli operai, appare più che fisiologica». Se sta bene al Comune avere una simile percentuale di assenteisti potrebbe non essere invece non un bene per i napoletani che pagano le tasse. Non lo è - contenta - di certo la Cgil che promette zero indulgenze e mena fendenti mica da ridere. «Si faccia chiarezza su quanto accaduto e se ne individuino eventuali responsabilità» il monito del segretario generale della Cgil Campania Franco Tavella.
Lu.Ro.