VARIE 2/1/2015, 2 gennaio 2015
APPUNTI PER GAZZETTA - I VIGILI URBANI DI ROMA, E ALTRE AMENITA’ DEI DIPENDENTI PUBBLICI
REPUBBLICA.IT
ROMA - In puro stile Renzi, il premier sceglie Twitter per la sua prima uscita ’pubblica’ del 2015. Una serie di tweet in cui stila l’elenco delle cose da fare per l’anno in corso, presenta i successi dell’anno passato ("per la prima volta meno tasse") ma soprattutto interviene sulla polemica dei vigili urbani di Roma, malati in blocco il 31 dicembre: "Per questo cambieremo le regole del pubblico impiego".
A ruota è arrivato l’intervento del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, sempre su Twitter e per due volte: "Ispettorato ministero Funzione Pubblica subito attivato per accertamenti violazioni e sollecito azioni disciplinari". A seguire: "Avanti" con la riforma della Pubblica Amministrazione "per premiare le eccellenze che ci sono e punire gli irresponsabili". Hashtag "#Roma #vigiliassenti".
A chi in un messaggio su Twitter fa notare al premier che però al momento le nuove regole sul pubblico impiego sono state "depennate" dal Jobs act con uno "strano zapping legislativo", Renzi risponde: "Prego? Le abbiamo inserite in un disegno di legge che è all’attenzione del Parlamento. Si chiama democrazia".
Il caso dei vigili di Roma scuote così la politica nazionale, dopo quella romana. Una nuova gatta da pelare per il sindaco della capitale Ignazio Marino, che su Facebook tuona: "Non sono riusciti a guastare la festa, i responsabili ne dovranno rendere conto". E i vigili urbani reagiscono preparandosi allo sciopero, il primo sciopero di categoria della storia di Roma. Critico verso il sindaco il leader della Lega Matteo Salvini che su Twitter invita Renzi a licenziare "il primo problema di roma: il sindaco Marino".
E’ stato lo stesso Comune a rendere noto il numero delle defezioni, con una nota, in cui fa riferimento alla dura battaglia dei giorni scorsi, con i vigili che avevano deciso di riunirsi in assemblea e il Prefetto che li aveva richiamati perché lavorassero. "Dopo il differimento dell’assemblea sindacale dei giorni scorsi, prevista proprio per il 31 dicembre a ridosso della mezzanotte, già ieri pomeriggio era apparso chiaro che, a fronte della iniziale disponibilità di 1000 agenti (in servizio ordinario per il turno di semi-notte) si sarebbe giunti progressivamente a 165 unità, per un totale di 835 assenze dell’ultima ora (-83,5%), motivate da malattia, donazione sangue, legge 104, legge 53 art. 19 ecc.". "Inoltre - continua la nota - per il turno di notte dal numero iniziale di 300 unità previste si sarebbe arrivati a 185 unità, con 115 assenze riconducibili alle medesime motivazioni (percentuale di assenza del 38%). Ciononostante, proprio grazie alla reperibilità, è stato possibile garantire tutte le chiusure stradali, nonché governare l’afflusso e il deflusso dei tantissimi cittadini e turisti in strada a festeggiare".
Le assenze dei Vigili della Capitale sono finite sotto la lente di ingrandimento dell’Autorità di garanzia per gli scioperi che ha annunciato l’apertura di un procedimento di valutazione: pronte le sanzioni qualora fosse accertato "un nesso causale tra la mobilitazione organizzata dai sindacati, sui quali l’Autorità si era già pronunciata, e le assenze per malattia". I vigili si difendono e non ci stanno a finire sul banco degli imputati: "Per come sono stati pubblicati, i dati inducono in errore. C’è da dire, infatti, che la maggior parte delle assenze non è per malattia, ma per ferie" spiega il segretario del sindacato Sulpl Stefano Giannini che sottolinea come non siano state registrate anomalie: "Quelli che si sono assentati per malattia erano veramente malati. A quanto ci risulta nessuna visita fiscale ha rilevato anomalie".
Intanto si muove anche la Procura di Roma che è in attesa degli esiti dell’ispezione avviata dal comando generale della Polizia municipale per intraprendere eventuali procedimenti penali. Stamani a piazzale Clodio è avvenuto un incontro tra il comandante dei vigili, Raffaele Clemente, e il procuratore aggiunto Maria Monteleone.
Gli altri tweet di Renzi. Renzi ha anche parlato della nuova Alitalia-Etihad e come detto ha riepilogato i tagli delle tasse rivendicati dal governo.
POMPEI CHIUSA (DAL CORRIERE DI STAMATTINA, MARCO DEMARCO)
Stessa scena, come a Natale. Anche ieri molti turisti, incoraggiati dalla bella giornata di sole che ha sciolto l’insolita neve del giorno prima, sono arrivati davanti ai cancelli di Pompei e lì, delusi e avviliti, sono rimasti. La casa dei Vettii, il Cave canem, gli affreschi erotici?
Nulla da fare. Ingressi negati anche a Capodanno. Al massimo è stato possibile scattare qualche foto ricordo con sorrisi di circostanza e scavi molto lontani sullo sfondo. Davanti all’area archeologica, ieri sono stati contati i dietrofront di almeno trenta pullman turistici. A conti fatti, poco meno di duemila visitatori persi. Che in prospettiva, però, saranno molti di più, se è presumibile credere che chi è stato respinto ai varchi di ingresso certamente non se lo terrà per sé. Amici, familiari, conoscenti: con un sms o un selfie, tutti saranno presto avvertiti. E infatti già si parla di ennesimo grave danno di immagine. «Il ministro Franceschini — commenta Antonio Irlando, dell’Osservatorio patrimonio culturale — ha giustificato la decisione dicendo che si trattava solo di una scelta di buona amministrazione. Ma il ministro dovrebbe anche chiedersi quanto vale la brutta figura e la scarsa accoglienza riservata a migliaia di turisti d’Oltreoceano, privati del piacere di visitare gli scavi».
Di questi danni all’immagine Pompei ne colleziona in quantità industriale: dai muri crollati ai restauri fatti non proprio con i guanti, fino ai piccoli e grandi progetti di recupero di cui o si è persa memoria o si sa che vanno avanti con troppa lentezza.
Pompei, del resto, non è solo il Teatro Grande e la tragica bellezza dei calchi, il luogo, insomma, che da secoli continua a ispirare ricerche storiche, romanzi e spettacolari ricostruzioni in 3D. È anche un potente acceleratore di particelle opportunistiche. Nonché di polemiche buone per tutti gli usi. I sindacalisti che oggi accusano il ministero per aver chiuso i cancelli degli Scavi a Natale e Capodanno, ad esempio, sono gli stessi che spesso mettono alla porta i turisti con improvvise assemblee contrattuali.
Non a caso, Franceschini oggi respinge sdegnato le accuse. E lo fa con due argomenti. Il primo. Anche il Louvre e il British Museum, spiega, chiudono uno a Capodanno e l’altro a Natale, mentre il Metropolitan di New York si ferma in entrambi i giorni.
Dunque, dov’è lo scandalo? Giusto. Ma il problema sta nel fatto che in quei giorni, negli anni passati, a differenza degli altri siti internazionali, Pompei è sempre rimasta aperta. E di conseguenza, quando è cambiato il calendario delle chiusure qualcuno avrebbe dovuto almeno avvertire gli operatori turistici. Quel qualcuno ci ha pensato? Secondo argomento. Nel Natale 2013, fa sapere Franceschini, a Pompei si sono contati solo 827 visitatori, e l’anno prima pochi di più: 889. Non abbastanza. È la cruda realtà. E bene fa il ministro a non aggiungere retorica a retorica. Si pensi solo a quella quotidianamente prodotta a proposito del potenziale turistico del nostro patrimonio d’arte, specialmente al Sud. Cosa c’è di potenziale in quelle poche centinaia di turisti in uno dei luoghi più belli del mondo? Ma proprio per questo, più che negare l’offerta, sebbene solo a Natale e Capodanno, il problema è semmai come valorizzarla. La strada che riduce la retorica e fa attenzione al calcolo economico è quella buona.
L’importante è non dimenticare che la rendita prodotta dall’arte prima ancora che materiale è intellettuale e culturale.
@mdemarco55
CORRIERE DELLA SERA
Botti di Capodanno tra i vigili urbani e il comandante Raffaele Clemente, che ha definito «sabotatori» coloro che la notte del 31 si sono messi in malattia lasciando scoperto all’ 83,5% il turno per la festa in piazza voluta dal Campidoglio. «Hanno tentato di mettere in ginocchio la città» ha dichiarato il capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo. «Un fatto grave e inaccettabile» l’ha definito il vice sindaco Luigi Nieri, «nel momento in cui stiamo cercando un terreno di confronto sul contratto decentrato». Dai dati del Campidoglio il 31 mattina «da una iniziale disponibilità di più di 900 vigili se ne sarebbero presentati 165» con l’evidente rischio caos per viabilità, soccorsi e servizi essenziali proprio nella notte del concerto al Circo Massimo e della festa in via dei Fori Imperiali. Dopo il differimento dei giorni scorsi dell’assemblea sindacale prevista per il 31 a ridosso della mezzanotte e proseguendo il rifiuto degli straordinari (che copre il 20% delle presenze), il comando aveva predisposto una ridistribuzione del personale, ma sono giunti i certificati medici di assenza per malattia e donazione del sangue. Il comandante Raffaele Clemente ha fatto scattare la procedura di reperibilità per le situazioni di urgenza (nelle quali rientra il concerto di Capodanno) chiamando i vigili al lavoro e garantendo l’impiego di 470 unità, di cui 240 dalle 18 e circa 230 a partire dalle 24. Una presenza minore rispetto alle 700 unità che da anni stabilivano in straordinario la copertura della notte di Capodanno e un risparmio per l’amministrazione. «Ringrazio gli agenti che hanno compiuto un eccellente lavoro» ha dichiarato ieri il comandante. I sindacati dal canto loro reagiscono con «sconcerto e imbarazzo» e parlano di «disaffezione delle persone per le politiche dell’amministrazione e del comando», annunciando un «annus horribilis» quello del 2015 per la capitale «dove i grandi eventi sono all’ordine del giorno e ricorrere all’istituto della reperibilità è economicamente svantaggioso».
Ma l’assenteismo non è solo tra i vigili. «Causa mancanza di personale la frequenza dei treni provoca 30 minuti di attesa» si leggeva sul cartello della linea A della metropolitana il 31 notte. Il cartello è fotografato e la foto fa il giro del web dove si scatenano le proteste. L’Atac ieri ha dichiarato che: «Sui convogli della linea A della metro erano disponibili solo 7 conducenti sui 24 che sarebbero stati necessari a garantire la regolarità del servizio». Per questo le corse sono state più lente dalle 23.30 fino a fine servizio «circa 10-15 minuti di attesa a fronte di 5». «È stato invece regolare il servizio sulla linea B» assicurano dall’Atac. Ma non viene specificato il motivo delle assenze.
Manuela Pelati
MAIL DI ARCIDIACONO
200 netturbini malati a Napoli: vicesindaco, dato fisiologico Sodano,tenere conto dell’età dipendenti e delle condizioni meteo
(ANSA) - NAPOLI, 2 GEN - «Ho appena terminato una riunione con i vertici dell’Azienda di igiene urbana e a leggere in
maniera attenta ed onesta i dati non si può parlare di malattie
di massa bensì di una situazione che, per le condizioni
meteorologiche e per l’età degli operai, appare più che
fisiologica». È quanto afferma il vicesindaco di Napoli,
Tommaso Sodano, intervenendo sulla questione dei 200 dipendenti
dell’Asia (l’Azienda speciale del Comune che provvede alla
raccolta dei rifiuti) che sono risultati ammalati nella notte
tra il 31 dicembre ed il I gennaio, come riferito oggi dal
quotidiano «Il Mattino».
«Anche sulle difficoltà del prelievo non può essere
sottaciuto il picco di produzione dell’ultimo giorno dell’anno e
la presenza massiccia, nonostante la notte gelida, di decine di
migliaia di turisti e napoletani nei luoghi della festa di
Capodanno», precisa ancora Sodano.
Dal Comune di Napoli, comunque, fanno sapere che «la forza
lavoro di Asia è di 2300 unità e di queste oltre seicento è
ultrasessantenne».
«La media degli cinque ultimi anni riferita all’assenteismo
oscilla tra il 6.1 e il 6.3% ed è in linea con le altre aziende
di igiene ambientale delle grandi città italiana. Negli ultimi
giorni di dicembre - certamente anche a causa
dell’intensificarsi del freddo che ha toccato picchi davvero
elevati - la media di assenza sul posto di lavoro si è assestata
al 8.6% un dato - fanno sapere dall’Azienda - assolutamente
fisiologico, tenuto conto altresì dell’età avanzata degli
addetti alla raccolta dei rifiuti cittadini; un dato addirittura
inferiore a quello del 2013 quando negli stessi giorni di fine
anno si riscontro’ l’assenza di 278 dipendenti», si legge in una
nota.
«Da Asia è emerso che due degli operai che sono stati
costretti ad assentarsi dal lavoro sono deceduti nelle notti tra
il 30 e il 31 dicembre e che comunque, come di consueto, sono
state attivate tutte le rigorose procedure di controllo delle
certificazioni», conclude la nota.(ANSA).
COM-PO
02-GEN-15 18:36 NNNN
RIFIUTI: CGIL CAMPANIA, SI CHIARISCA, NON DIFENDEREMO FANNULLONI
Napoli, 2 gen. (AdnKronos) - «Si faccia chiarezza su quanto accaduto e se ne individuino eventuali responsabilità». Così il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella interviene in merito alla vicenda dei certificati medici inviati da operatori dell’Asia, azienda del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti in città, che si sarebbero assentati dal lavoro per malattia il 30 ed il 31 dicembre provocando disagi al servizio di rimozione rifiuti nella notte di San Silvestro. «Se si dovessero accertare responsabilità e furbizie - precisa Tavella - la Cgil non difenderà né fannulloni né imbroglioni e sarà affianco dei lavoratori che hanno ripulito le strade con carichi di lavoro aumentati a causa di un malcostume che va smascherato e perseguito. Siamo noi a chiedere all’azienda di fornirci una relazione dettagliata e a chiedere quali misure si intendono adottare per smascherare e punire eventuali connivenze ed imbrogli». Per Tavella «il sacrosanto diritto del lavoratore alla malattia non può essere messo in discussione da vicende che ne offuscano il valore
Vigili assenti:O.Napoli(FI), legge c’è, manca chi la applica
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - «Faccio il sindaco da 30 anni. La mia
esperienza da sindaco mi porta a dire a Marino e De Magistris:
ci sono tutte le leggi, anche troppe, utili e necessarie per
sanzionare il dipendente pubblico infedele o disonesto. Si
tratta di vedere se manca, a Roma come a Napoli per i
netturbini, qualcuno che le applichi. Non sono un populista e
perciò non dico che Renzi deve licenziare Marino o De Magistris
e non i vigili. Questa inversione di ruoli, e di responsabilità,
appartiene al populismo becero che sta divorando l’Italia». Lo
dichiara Osvaldo Napoli, esponente di Forza Italia e sindaco di
Valgioie.
«Dico però che ci sono i provvedimenti varati dall’allora
ministro Brunetta e sarebbe bene che venissero applicati alla
lettera. È evidente che il malcostume e la mentalità `sbracata´
che domina nel Paese e nella società italiana non si combatte
soltanto con le leggi, per quanto buone e giuste possano essere.
Il malcostume si combatte quando un sindaco, smettendo di
inseguire la popolarità a tutti i costi, applica le norme a se
stesso e diventa perciò moralmente titolato ad applicarle a
tutti i suoi dipendenti. Se Marino e De Magistris non muoveranno
un dito allora sì diventerebbero moralmente corresponsabili e
collusi con chi ha danneggiato l’erario e i cittadini»,
conclude. (ANSA).
KZ2-COM
02-GEN-15 17:48 NNNN
200 netturbini malati a Napoli:Azienda,no giudizi affrettati
Presidente Asia: sì accertamenti, puniremo eventuali colpevoli
(ANSA) - NAPOLI, 2 GEN - «Duecento netturbini ammalati nella
notte di Capodanno a Napoli: faremo i controlli ma credo, fino a
prova contraria, nella correttezza dei dipendenti ai quali va il
plauso per il lavoro fatto nelle notti scorse nonostante il
freddo intenso». Raffaele Del Giudice, amministratore delegato
di Asia, l’Azienda speciale del Comune che provvede alla
raccolta dei rifiuti e allo spazzamento delle strade, non vuole
«esprimere giudizi affrettati prima che siano ultimati gli
accertamenti del caso». Nelle notte di Capodanno in duecento
hanno marcato visita.
«Nelle ultime ore sono venuti a mancare due nostri dipendenti
che nei giorni scorsi erano tra gli ammalati. Alle loro famiglie
va il nostro cordoglio» dice ancora Del Giudice.
«Un datore di lavoro non può contestare quanto certifica un
medico. Se c’è però qualcuno che ne ha approfittato lo
verificheremo e sarà punito - dice ancora Del Giudice - ma non
si può generalizzare. Ho il dovere di ricordare che l’età media
dei dipendenti dell’Asia è abbastanza alta, intorno ai 58
anni».
«Devo anche dire che tra Natale e Capodanno i dipendenti
hanno lavorato in condizioni climatiche davvero insolite per le
nostre zone, con temperature polari» aggiunge Del Giudice
ricordando che nelle scorsi notte sono state raccolte più di 50
tonnellate di «ingombranti».
«Se poi ieri qualche cassonetto è stato svuotato con qualche
ora di ritardo una ragione c’è. Di solito il turno di lavoro
inizia alle 23 - dice sempre Del Giudice - e la sera di San
Silvestro non si può pretendere di far lavorare le persone
mentre lungo le strade si sparano i fuochi d’artificio. I disagi
sono stati davvero pochi». (ANSA).
PO
02-GEN-15 17:16 NNNN
Pompei: scavi chiusi, selfie turisti davanti cancelli
Irlando, stop aperture straordinarie? danni immagine ed economia
(ANSA) - NAPOLI, 1 GEN - Decine di pullman pieni di turisti,
perlopiù asiatici, delusi per avere trovato gli scavi
archeologici di Pompei chiusi, qualche selfie davanti ai
cancelli sbarrati, niente servizi igienici a disposizione dei
visitatori «mancati», e solo una bancarella di souvenir aperta:
è lo scenario raccontato oggi da Antonio Irlando,
dell’Osservatorio Patrimonio Culturale, che stamattina ha
passato alcune ore davanti agli ingressi degli scavi
archeologici di Pompei.
«C’erano molti giapponesi e coreani che avevano prenotato
questa visita molto tempo fa e su cui si è abbattuta la
decisione del ministero di tenere chiusi gli scavi. Una
decisione presa qualche giorno prima di Natale», spiega. Alcuni
turisti, fa sapere ancora Irlando, l’hanno presa con filosofia:
hanno acquistato qualche oggettino, hanno usato l’unico bagno
disponibile, quello dell’unico vigile urbano presente che lo ha
messo subito a disposizione dei turisti, un selfie davanti i
cancelli sbarrati e poi via, alla volta della Penisola
sorrentina.
«Ho notato anche parecchie auto private e taxi - dice ancora
Irlando, che è anche assessore ai Beni Culturali del Comune di
Torre Annunziata - con a bordo persone fermamente intenzionate a
visitare gli scavi per Capodanno. Ho visto sui loro volti la
delusione. Alla fine un dietrofront, senza neppure consumare un
panino, visto che i bar erano tutti chiusi».
Il giorno di Santo Stefano, Antonio Irlando aveva definito
«un fatto gravissimo» la decisione di chiudere gli scavi
archeologici di Pompei, parere che ribadisce con maggior forza
anche oggi: «Abbiamo perso il primato esclusivo dell’apertura
straordinaria a Natale e Capodanno».
Irlando non dimentica di rimarcare «la brutta figura che
l’Italia ha fatto nei confronti dei visitatori stranieri» e
soprattutto, «i danni all’economia turistica di Pompei». «Il
ministro Franceschini - ricorda ancora - ha giustificato la
decisione dicendo che si trattava solo di una scelta di buona
amministrazione. Ma il ministro dovrebbe anche chiedersi quanto
vale la brutta figura e la scarsa accoglienza riservata a
migliaia di turisti d’oltreoceano, privati del piacere di
visitare gli scavi. Dovevamo invece valorizzare una prerogativa,
l’apertura straordinaria, che avrebbe potuto proporre Pompei,
Ercolano e Oplontis, come gli unici siti archeologici d’Italia
ad essere aperti per le festività natalizie, con evidenti e
necessaria ricadute su un settore economico, qual è quello
turistico, che non può permettersi di rifiutare possibilità
d’incremento di presenze sul territorio». (ANSA).
PIO
01-GEN-15 16:44 NNNN
Pompei: Franceschini, stop polemiche, musei chiusi ovunque
È scelta permanente, per allinearsi a quanto avviene nel mondo
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Basta polemiche, a Natale e Capodanno
i musei sono chiusi ovunque nel mondo: il ministro di Beni e
Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini, chiede uno
stop definitivo al dibattito sulle giornate di chiusura agli
scavi di Pompei. Polemica che tra l’altro oggi rimbalza in prima
pagina sul Corriere della Sera, dopo che ieri diversi pullman
sono stati costretti a fare dietrofront davanti ai cancelli
chiusi degli scavi. «Si tratta di una scelta permanente», dice
il ministro, «per allinearsi con quanto avviene in tutto il
mondo».
CNZ
02-GEN-15 12:55 NNNN
ANSA/ Pompei chiusa a Natale non si placa polemica
Fiavet, «scelta sbagliata». Franceschini, nel mondo tutti chiusi
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - «Controproducente e dannoso» per
l’Italia chiudere a Natale e Capodanno gli Scavi di Pompei. Dopo
le polemiche dei giorni scorsi, arriva dalla federazione delle
agenzie di viaggio (Fiavet) la nuova bocciatura per la decisione
di Dario Franceschini di tenere chiusi a Natale e Capodanno i
musei e i luoghi della cultura statali, compresi gli scavi di
Pompei ed Ercolano che negli anni passati avevano goduto di
aperture straordinarie.
Il ministro continua però a respingere critiche e accuse. La
chiusura natalizia, ribadisce con un post su Facebook, è una
prassi in tutti i più importanti musei del mondo «dal British e
la National Gallery di Londra al Reina Sofia di Madrid,
l’Ermitage, il Met, ma anche il Moma, la Tate Modern, il Museo
D’Orsay, il Guggenheim». E la scelta, frutto di un accordo di
«mesi fa» con i sindacati, è stata fatta anche «per buon senso»
tenendo conto della bassa affluenza in questi giorni di feste
familiari. Una «scelta permanente», sottolinea comunque, «non
solo per quest’anno, come in tutto il mondo».
Tant’è, i malumori non si placano. «Inutile aprire
gratuitamente la prima domenica del mese musei e scavi e poi
chiuderli quando c’è il maggior flusso turistico, e cioè a
Natale e Capodanno», incalza il presidente Fiavet Fortunato
Giovannoni, che ribatte anche al post del ministro con l’elenco
dei musei internazionali chiusi nei giorni di Natale e
Capodanno: «Ci manca solo questo, che ci mettiamo a copiare le
cose sbagliate che fanno all’estero invece che quelle giuste.
Anzi proprio per il fatto che negli altri Paesi sono chiusi,
tenere aperto da noi sarebbe un ottimo segnale. Vorrebbe dire:
venite in Italia con fiducia, perché anche durante le `feste
comandate´ troverete bellezza, accoglienza, calore e musei e
scavi sempre aperti».
Anzi. Questa del confronto con i musei esteri, sostiene
Giovannoni, «È solo una scusa. Ma è una scusa che ci danneggia,
e molto. A noi piacerebbe che Franceschini, oltre che
confrontarsi con i sindacati, chiedesse anche il nostro di
parere, avviasse anche con noi una concertazione. Vogliamo
almeno `significargli´ la nostra visione del turismo e finora
non ci siamo ancora riusciti. Poi lui è il ministro e lui deve
decidere, ma continuiamo a chiedere che parli anche con noi. Noi
siamo in trincea, e conosciamo e ascoltiamo tutti i giorni le
aspettative dei turisti, in particolare stranieri».
LB-CNZ
28-DIC-14 19:55 NNNN
Pompei: Bassolino, sarebbe servito sciopero a rovescio
`Come bella e civile protesta contro miope scelta chiusura´
(ANSA) - NAPOLI, 27 DIC - «Tenere aperti a Natale (e a
Capodanno) gli scavi di Pompei con uno sciopero a rovescio dei
lavoratori sarebbe stata una bella e civile protesta contro la
miope scelta di tenerli chiusi». Antonio Bassolino interviene,
sui social, nella polemica sulle chiusure nei giorni festivi
delle aree archeologiche vesuviane per una direttiva nazionale
del ministero che riguarda tutti i musei e siti della cultura.
(ANSA).
DLP
27-DIC-14 16:41 NNNN