dagospia.com 26/12/2014, 26 dicembre 2014
L’artista Marilyn Minter ha avuto l’idea di fare un libro con immagini di vagine pelose. Pubblicato in edizione numerata di 500 esemplari, si intitola Plush, parola che viene dal francese «peluche», utilizzata nel XIX secolo per indicare i peli pubici
L’artista Marilyn Minter ha avuto l’idea di fare un libro con immagini di vagine pelose. Pubblicato in edizione numerata di 500 esemplari, si intitola Plush, parola che viene dal francese «peluche», utilizzata nel XIX secolo per indicare i peli pubici. Dal punto di vista della Minter, i genitali assomigliano a strani animali: «L’idea era quella di creare belle immagini di peli pubici, troppo spesso ignorati nelle questioni pubbliche».