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 2014  dicembre 31 Mercoledì calendario

È STATO UNO DEGLI ANNI PIÙ PIOVOSI DI SEMPRE, AL CENTRO-NORD MA ANCHE AL SUD E SULLE ISOLE, CON DATI CHE HANNO SORPRESO GLI STESSI METEOROLOGI. E NON SOLO DURANTE L’INVERNO. IL PRIMATO DI CITTÀ PIÙ BAGNATA D’ITALIA SPETTA A GENOVA: 450 MM NEI CINQUE GIORNI DELL’ALLUVIONE

E’ vero che il 2014 in Italia è stato tra gli anni più piovosi della storia?
Sì, anche se non ovunque. Le quantità di pioggia più anomale sono cadute in Liguria, Appennino Tosco-Emiliano, Lombardia e Nord-Est, dove in diverse località l’anno ha raggiunto la prima o seconda posizione tra i più ricchi di precipitazioni in almeno un secolo di misure.
A Genova si sono raccolti ben 2312 mm, il doppio del normale, valore superato solo dai 2752 mm del 1872, anno record per il Nord-Ovest.
A Pontremoli (Lunigiana), 2572 mm, quinto posto dal 1878, con un certo distacco dal primato di 2711 mm del 1937.
Meno eccezionali, sebbene sempre eccessive, le piogge sul versante padano dal Torinese all’Emilia: totali annui di 1308 mm a Torino (settimo caso dal 1803) e 840 mm a Modena (ventiseiesimo anno più piovoso dal 1830, nonostante l’alluvione di Bomporto a gennaio).
La piovosità è tornata straordinaria dal Milanese verso Est: 1645 mm a Milano-Lambrate, quantità mai osservata dal 1778 all’osservatorio di Brera (dove purtroppo ora le piogge non sono più misurate), 2040 mm a Pordenone, 2293 mm a Belluno, anche questi nuovi primati, per non parlare dei 5400 mm di Musi, eccezionali anche per questa località delle Prealpi Giulie, la più piovosa d’Italia (media 3300 mm). Molta pioggia è caduta anche al Sud: 863 mm a Palermo contro una media di 539, quinto anno più bagnato dal 1797.
L’impressione comune è che piovesse quasi ogni giorno. Anche la frequenza delle piogge è stata anomala?
Sì, pure il numero di giorni piovosi è stato straordinario. Nell’insieme dell’anno è piovuto circa un giorno su tre al Nord, e anche in questo caso è stata Genova una delle città più colpite: pioggia in ben 143 giorni, mai accaduto da inizio misure nel 1833.
L’estate 2014 è apparsa a tutti grigia e piovosa. Si sono superati dei record storici?
Il vero record estivo a scala secolare è stato lo scarsissimo soleggiamento al Nord. Le piogge sono state frequenti e abbondanti ma senza primati assoluti, sebbene questi siano stati sfiorati localmente: tra giugno e agosto, 464 mm d’acqua a Rovereto, in 130 anni solo nell’estate 1937 ne cadde di più (493 mm). Quanto alle temperature, la stagione è apparsa fresca (mezzo grado sotto media rispetto al trentennio 1981-2010 al Nord) solo in confronto alle recenti estati molto calde, che peraltro hanno modificato la percezione termica facendo dimenticare le ben più fredde estati degli Anni 1970.
Come sono risultate le temperature nel resto dell’anno?
Nonostante l’estate relativamente fresca e il freddo di questi giorni, il 2014 si chiude come il più caldo mai rilevato in molte città, specie del Centro-Nord (come Modena e Pontremoli; terza posizione invece a Torino). L’inverno 2013-14 quasi non s’è visto - gelo e neve pressoché assenti in Pianura Padana - e l’autunno è stato il più mite in 200 anni.
Quale ruolo ha il riscaldamento globale in queste anomalie?
L’impronta dell’effetto serra antropico si può ritenere inequivocabile nel caldo record del 2014, mentre un’eventuale connessione con frequenza e intensità delle precipitazioni – molto più variabili nel tempo e nello spazio - è per ora più difficile da individuare. Ad essere sicuramente cambiata è la vulnerabilità del territorio, sempre più infrastrutturato e suscettibile di danni in occasione di nubifragi, come l’alluvione-lampo di Refrontolo (Treviso) la sera del 2 agosto, i 450 mm dal 7 all’11 ottobre a Genova, i 200 mm in 6 ore sull’Appennino il 13 ottobre, causa dell’alluvione a Parma, e gli 800-1000 mm di novembre su Lago Maggiore e Appennino ligure, con la grande piena del Po e dei laghi prealpini.
A Cura Diluca Mercalli, 2014 – La Stampa 31/12/2014