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 2014  dicembre 31 Mercoledì calendario

A FINE 2014 PIAZZA AFFARI VALE 470 MILIARDI DI EURO

I numeri relativi all’andamento di Piazza Affari nel 2014 fanno sperare che si sia innescato un trend al rialzo. Oggi si chiude infatti un anno che ha fatto registrare un incremento in tutte le voci statistiche rilevanti, dalla capitalizzazione, al volume degli scambi fino alla media giornaliera. Sono aumentate le società sul listino (grazie alle piccole matricole) e sono cresciuti i segmenti relativi a Etf e derivati. Insomma, il 2014 ha ingranato una marcia positiva, seppur faticosa e altalenante, e può avere posto le basi per un futuro migliore. Tra le tendenze che si sono messe in evidenza a Piazza Affari c’è anche quella relativa alle dimensioni delle società quotate: l’anno che si conclude oggi ha infatti segnato un ritorno delle matricole, ma si tratta in larga parte di società di piccole dimensioni (e non a caso il segmento corrispondente, l’Aim, ha vissuto un vero boom) mentre quelle più grandi (quotate sul Mta) diminuiscono. Il 30 dicembre, l’indice Ftse Italia All Share aveva registrato una crescita di circa un punto (con un massimo toccato il 10 giugno a 23.861 punti e un minimo segnato il 16 ottobre a 19.127 punti); l’indice Ftse Mib ha invece chiuso l’anno in lievissimo rialzo (+0,2%) rispetto al 2013 con il minimo toccato il 15 dicembre a 18.079.
All’interno del mercato azionario il segmento Star si è distinto per una performance più alta rispetto agli indici principali con una crescita su base annua dell’8,85% (facendo anche segnare il record storico a 20.007 il 1 aprile). Alla fine la capitalizzazione complessiva delle società quotate si è attestata a 470,4 miliardi, in aumento rispetto ai 438,2 miliardi di un anno fa e pari al 29,1% del pil (28,1% nel 2013).
Gli scambi di azioni hanno raggiunto una media giornaliera di 2,9 miliardi di euro (+33,6% sulla media quotidiana del 2013) e oltre 264.500 contratti quotidiani (+17%). Complessivamente nel 2014 sono stati scambiati oltre 66,2 milioni di contratti per un controvalore di oltre 720,3 miliardi e con un massimo giornaliero toccato il 16 ottobre 2014 con 5,7 miliardi di euro e 538.734 contratti scambiati. In questo contesto, Unicredit è stata l’azione più scambiata sia per controvalore, con un totale di 112,3 miliardi di euro, sia in termini di contratti, 5 milioni al giorno al 23 dicembre scorso.
Il 2014 è stato però anche l’anno delle matricole. Per quanto riguarda le nuove ammissioni al listino milanese, le ipo sono state in tutto 26 di cui 5 sull’Mta (Anima Holding, Cerved, Finecobank, Fincantieri e Rai Way), e 21 sull’Aim Italia (Agronomia, Axelero, Bio-On, Blue Note, Ecosuntek, Energy Lab , Expert System , Gala , Go Internet, Gruppo Green Power , Iniziative Bresciane , Lucisano Media Group, MailUp, Modelleria Brambilla, MP7 Italia, Notorious Pictures, Plt Energia , Sunshine Capital Investments, Tech-Value, Tecnoinvestimenti e Triboo Media). A queste società si aggiungono anche due nuove aziende che sono arrivate sul listino senza passare per un’ipo, ovvero Fiat-Chrysler e Giorgio Fedon. Nel 2013 le ipo erano state appena 13, comunque più del doppio rispetto alle 6 dell’anno precedente. Quanto invece alle società revocate nel corso dell’anno, sono state complessivamente 12. Va detto che anche se il 2014 sarà ricordato come l’anno del ritorno delle matricole a Piazza Affari il trend ha evidenziato che il traino delle nuove ammissioni riguarda le società di piccole e o piccolissime dimensioni mentre il listino principale ha perso qualche pezzo per strada. L’anno di Piazza Affari si è infatti chiuso con 342 società quotate, in aumento rispetto alle 326 del 2013, ma le quotate sull’Mta (il segmento principale) sono scese a 285, cinque in meno rispetto al 2013, mentre l’Aim, ovvero il segmento dedicato alle piccole e medie imprese, è decollato e conta a fine anno 57 società rispetto alle 36 del 2013. Il totale della raccolta è risultato pari a 14 miliardi di euro da parte di società già quotate o di nuova ammissione. In particolare, attraverso 27 operazioni di aumento di capitale, sono stati raccolti 11,1 miliardi, mentre in fase di collocamento le 26 matricole hanno raccolto 2,9 miliardi, cui si aggiungono sette opa (offerte pubbliche d’acquisto) che nel corso dell’anno hanno raggiunto un controvalore di 718,7 milioni di euro. Come si legge nel comunicato di fine anno di Borsa Italiana, il 2014 ha anche «confermato la leadership europea per contratti scambiati sui sistemi telematici sia su ETFplus che sul Mot». Per quanto riguarda gli ETFplus (il mercato dove vengono negoziati Etf, Etc/Etn) gli strumenti quotati sono saliti a 927.
Nel dettaglio, però, durante il 2014 sono stati quotati 85 Etf e 77 Etc/Etn per complessivi 162 nuovi strumenti. Anche gli asset under management «continuano a segnare nuovi record»: a fine novembre, infatti, le masse degli Etf hanno raggiunto quota 34,2 miliardi, mentre il patrimonio gestito degli Etc/Etn si attesta a quota 2,6 miliardi. Complessivamente sono stati scambiati 73,3 miliardi di euro e oltre 3 milioni di contratti. Per quanto riguarda il Mot (Mercato telematico delle obbligazioni) con 1.110 strumenti complessivamente quotati (114 titoli di Stato, 457 obbligazioni e 539 eurobond e Abs) ha registrato una media giornaliera di 19.133 contratti e 1,3 miliardi di euro di controvalore. Infine quello appena concluso è stato un anno di crescita anche per gli strumenti appartenenti al segmento ExtraMot, per covered warrant e certificates quotati su SeDex e per Idem (ovvero il mercato dei derivati) sul quale sono stati scambiati complessivamente 38,9 milioni di contratti standard con una media giornaliera di contratti di 155.535 (+20,6% sulla media giornaliera del 2013), mentre il controvalore nozionale medio giornaliero di 4,8 miliardi di euro (+54,1%).
Manuel Follis, MilanoFinanza 31/12/2014