l.b., La Gazzetta dello Sport 28/12/2014, 28 dicembre 2014
DE MAURO: «LO SPORT CAMBIA IL LINGUAGGIO»
Tullio De Mauro, classe 1932, ministro della Pubblica Istruzione nel 2000 e 2001,
è un noto linguista italiano, professore emerito all’Università «La Sapienza».
Il calcio e lo sport hanno lasciato alcuni termini alla lingua italiana. Può farci alcuni esempi?
«“Salvare una situazione in calcio d’angolo”, “fuorigioco”, “ultimo minuto”. “Zona Cesarini” era espressione comune, ma mi pare proprio ci sia stato un declino».
Una parola del 2014 può compiere questo percorso?
«Mi pare che nessuna delle espressioni stia avendo una grande diffusione nell’uso comune, al di là della cerchia sportiva. Piuttosto, il gesto di mangiare la banana ha ormai assunto significato preciso».
Quali parole tipiche del 2014 faranno fortuna?
«Difficile fare profezie ma citerei anglismi come “jobs act” e il più vecchio “spending review”. Oltre, ovviamente, al mitico “selfie”».