Andrea Di Consoli, Domenicale – Il Sole 24 Ore 28/12/2014, 28 dicembre 2014
CRIMINI NATALIZI E A COSENZA
La ’ndrangheta di Cosenza. La storia avrebbe stabilito che la ’ndrangheta sia fenomeno esclusivamente riguardante la parte centrale e meridionale della Calabria. Cosenza e il Cosentino, dunque, sarebbero stati e sarebbero tutt’ora afflitti soltanto da una criminalità comune, oppure da una malavita organizzata non di matrice ’ndranghetista. Prova a smentire questo radicato luogo comune la corposa inchiesta storica Mamma ’ndrangheta. La storia delle cosche cosentine dalla fantomatica Garduña alle stragi moderne (Pellegrini, pagg. 720, € 19,90) di Arcangelo Badolati. Dal passato remoto (Frank Costello era della provincia di Cosenza) al primo boss "ufficiale" di Cosenza degli anni 70 (Luigi Palermo detto "’u Zorru") fino all’ascesa dei gruppi più aggressivi tra anni 70 e 90 (principalmente due: il gruppo con a capo Franco Perna e quello con a capo Franco Pino), il libro di Badolati elenca omicidi, strategie, alleanze e processi di una variegata ’ndrangheta che, da Sibari a Scalea fino a Cassano allo Ionio, Paola a Villapiana, ha infestato e infesta la società cosentina, fino a lambire con i suoi pentiti la politica più in vista, da Giacomo Mancini a Riccardo Misasi a Salvatore Frasca.
1984, «la strage di Natale». Esattamente trent’anni fa, la sera del 23 dicembre del 1984, un oscuro connubio mafioso, camorrista e neofascista – a egemonia "corleonese" – fece saltare in aria, a metà strada fra Firenze e Bologna, il vagone n. 9 del treno rapido Napoli-Milano. I morti furono 17, e 267 i feriti. L’eccidio fu battezzato «la strage di Natale», e per tale crimine attualmente il principale imputato, dopo una serie di processi, è Totò Riina. Perché il Capo dei capi di Corleone adottò una strategia stragista sin dal 1984? Forse perché Tommaso Buscetta aveva da poco iniziato a raccontare al giudice Falcone nomi e strutture della mafia? Ricostruisce questa tragica storia (con testimonianze dirette di alcuni sopravvissuti e interviste ad alcuni protagonisti come il "missino" Abbatangelo) la giornalista Giuliana Covella, autrice del libro Rapido 904. La strage dimenticata (Graus, pagg. 144, € 15,00).
Andrea Di Consoli, Domenicale – Il Sole 24 Ore 28/12/2014