Notizie tratte da: Roberta Maresci # Maria Callas # Gremese 2013 # pp. 156, 12,90 euro., 28 dicembre 2014
LIBRO IN GOCCE NUMERO 19
(Maria Callas)
Vedi biblioteca in scheda: 2260328
Vedi database in scheda: 2263403
LE URLA ALLA CALLAS: «TORNA A MILANO» –
Genitori. Maria Callas, nata a New York il 2 dicembre del 1923, figlia di due greci, il padre commerciante di profumi.
Madre. La madre, che avrebbe voluto un maschio per colmare la perdita dell’altro figlio, morto di tifo a tre anni, per quattro giorni rifiutò di vederla ed esitò a lungo prima di trovarle un nome.
Quattro anni. Quando Maria, a quattro anni, cantava con le finestre aperte, gli automobilisti si fermavano ad ascoltarla incantati, bloccando il traffico.
Volto. A causa di una disfuzione ormonale, Maria da ragazzina aveva il volto goffo e sgraziato.
Fidelio I. Il 14 agosto 1944, grande successo per la sua interpretazione in Fidelio, acclamata anche dai critici musicali.
Meneghini. In Italia fece il suo primo debutto con La Gioconda. Nel corso della prima cena col cast scritturato per l’opera al ristorante Pedavena, vicino all’Arena di Verona, conobbe Battista Meneghini, più vecchio di lei di ventotto anni, suo futuro marito.
Sformata. Nel libro Maria Callas - mia moglie Meneghini raccontò che quando la ragazza si alzò da tavola «...mi fece pena. Dalla vita in giù era sformata. Le caviglie erano gonfie e grosse, come i polpacci. Si muoveva goffamente, a fatica».
Fiori e ravanelli. Abitudine dei suoi fan: occupare i posti più vicini al palcoscenico, in galleria, e ricoprirla di fiori alla fine della rappresentazione. Una volta, alla Scala di Milano, i fan di una sua rivale occuparono quei posti tenendo in mano mazzetti di ravanelli e carote. Quella sera la Callas invece della solita pioggia di fiori ricevette una pioggia di verdure varie e anche qualche mazzolino di fiori dei fan che erano riusciti ad avvicinarsi al palcoscenico. Essendo parecchio miope, si chinò, raccolse le offerte a una a una, le annusò, e poi gettò la verdura nella buca dell’orchestra e offrì i fiori ai colleghi.
Tenia. L’amica Giovanna Lomazzi a proposito del dimagrimento causato, secondo la leggenda, da una tenia. «Ma quale verme! Semplicemente non mangiava. Mai che toccasse pane, pasta, vino o dolci. Sia a pranzo che a cena ordinava solo filetto o pesce ai ferri con verdura scondita. Perse cinquanta chili, in pratica si dimezzò».
Onassis. Maria Callas a proposito del primo incontro con Onassis: «La prima volta che lo vidi pensai che fosse di una bruttezza disarmante: un sessantenne con occhiali spessi come fondi di bottiglia. Era un uomo volgare, arrogante, ostentava la sua ricchezza in modo pacchiano. Tuttavia quando entrava in una stanza si faceva notare subito, aveva un carisma e una forza animalesca».
Milano. Il 2 gennaio 1958, a Roma, la Callas è in scena con La Norma. La serata è di gala, in sala c’è il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, ma durante il primo atto Maria diventa afona. Presa dal panico, irritata dalle grida che sente arrivare dal loggione («Torna a Milano, ci costi un milione»), decide di non proseguire. E Gronchi, dopo aver aspettato per oltre mezz’ora la ripresa dello spettacolo, abbandona furente il teatro.
Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 28/12/2014