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 2014  dicembre 28 Domenica calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IL TRAGHETTO IN FIAMME


ANSA
L’evacuazione dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio avviene solo con gli elicotteri: le condizioni del mare e l’incendio ancora in atto non consentono alle motovedette di avvicinarsi alle fiancate della nave.
I due bambini di tre e cinque anni soccorsi sulla nave Norman Atlantic in fiamme al largo dell’Albania e portati in elicottero a Galatina sono stati visitati nell’ospedale di Galatina e sono ora ricoverati nel reparto di Pediatria. Le loro condizioni sono buone e ora si sta provvedendo a reperire indumenti perchè i piccoli, che probabilmente sono caduti in acqua, sono arrivati semi nudi, bagnati e intirizziti dal freddo. La mamma, che è incinta, è stata visitata nel reparto di ginecologia.

REPUBBLICA.IT
ATENE - Dopo un rincorrersi di annunci e smentite, è arrivata la conferma del controammiraglio Giovanni Pettorino, l’ufficiale che sta coordinando in mare le operazioni di soccorso al traghetto Norman Atlantic, andato a fuoco nella notte sulla rotta tra Grecia e Italia: una persona è morta. "Una nostra unità - ha spiegato a Skytg24 - sta rientrando con a bordo una persona deceduta e un’altra ferita, insieme a un nostro militare che si è infortunato". L’uomo è morto dopo aver tentato di lanciarsi sullo scivolo che portava a una zattera, insieme alla moglie.
E adesso il problema maggiore è rappresentato dalle persone che sono ancora sulla nave. "Siamo fuori sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo". E’ il racconto in diretta dal traghetto in fiamme di uno dei naufraghi greci. Yorgos Stiliaras, parlando alla Tv Megachannel, ha aggiunto "I pavimenti sono bollenti, le persone tremano e tossiscono. Non si sa se ce la faremo". "Sembrava il Titanic", il primo commento di due giovani greche ricoverate nell’ospedale di Brindisi. Tra i naufraghi arrivati in Puglia al momento una sola è italiana: si tratta di una bambina di 12 anni, originaria di Molfetta.
La notizia buona, invece, è che uno dei rimorchiatori, il Marietta Barretta, partito dal porto di Brindisi, è riuscito finalmente ad agganciare è riuscito ad agganciare e girare la nave, portandola con la prua in direzione est, verso la costa albanese, mettendola in tal modo a favore di vento. Tale manovra ha consentito di sgomberare la poppa - sulla quale sono ancora radunate numerose persone - dal fumo che continua a sprigionarsi dai locali che sono stati invasi dal fuoco. I porti di Valona e Durazzo sono in stato d’allerta.
Il capitano della Norman Atlantic, Riccardo Rizzotto, ferito, è già stato trasportato in Italia, a Brindisi. Altri feriti stanno giungendo in queste ore in Puglia. Il premier Matteo Renzi è rientrato dalla Toscana a Palazzo Chigi per seguire la vicenda e su Twitter ha annunciato l’istituzione di un’unità di crisi presso la Prefettura di Brindisi.
Info e testimonianze: scrivete a deskrepubblica.it@repubblica.it
Stando alle cifre fornite dalla Marina militare - in continuo aggiornamento - 161 delle 478 persone imbarcate, di cui 56 membri dell’equipaggio, persone sono state già tratte in salvo. A bordo della nave risultano 44 italiani, per metà marittimi. Un 58enne italiano in ipotermia è stato condotto in Puglia. Sempre in Puglia, a Galatina, sono stati portati in elicottero tre bambini assieme alle loro mamme: una di loro è incinta. Le loro condizioni sono buone e ora si sta provvedendo a reperire indumenti perché i piccoli, che probabilmente sono caduti in acqua, sono arrivati semi nudi, bagnati e intirizziti dal freddo. In otto starebbero giungendo in elicottero, si tratterebbe di passeggeri con sintomi da ipotermia. Per loro, e per i passeggeri dell’aereo malese scomparso in volo tra l’Indonesia e Singapore, Papa Francesco ha pregato durante l’Angelus.
L’INCENDIO E L’ALLARME. Il Norman Atlantic, partita da Patrasso e diretta ad Ancona (dove era atteso alle 17), aveva lasciato il porto di Igoumenitsa, di fronte all’isola di Corfù (foto), e navigava 33 miglia nautiche al largo della piccola isola di Othonoi quando ha preso fuoco alle 4.30 del mattino per cause da accertare e ha inviato un segnale di soccorso. Il capitano ha ordinato l’evacuazione ma le condizioni meteo - le acque dell’Adriatico molto mosse, con il vento a 50 nodi e mare 8 - hanno reso gli aiuti particolarmente complicati. Difficile rimorchiare l’imbarcazione sulla quale, peraltro, ci sono anche famiglie con bambini.
Traghetto in fiamme: le prime immagini in rete
"Non posso dare una stima di quando finiranno le operazioni, senz’altro continueranno finché tutti saranno in salvo", ha dichiarato a RaiNews24 il capitano Rizzotto della Marina militare italiana.
LE DIFFICILI OPERAZIONI DI SOCCORSO. Le informazioni che giungono a Brindisi via radio dai Vigili del Fuoco che stanno operando a bordo di uno dei tre rimorchiatori partiti dal porto pugliese raccontano di "enormi difficoltà nei soccorsi per via di onde alte e grosse". I testimoni sul posto riferiscono che le scialuppe ancora utilizzabili si trovano proprio sul lato più difficile da raggiungere per il personale.
Molte navi mercantili che si trovavano nel basso Adriatico sono state subito dirottate nella zona. Poi, sotto la gestione del Mrcc di Roma, dall’Italia sono partite motovedette della Guardia Costiera ed elicotteri della Marina e dell’Aeronautica. In mare anche la nave San Giorgio, prima imbarcazione militare italiana a raggiungere la zona delle operazioni, intorno alle 17,30. Al telefono, il comandante Antonino Lo Duca, ha spiegato che la San Giorgio farà immediatamente da appoggio per gli elicotteri che stanno proseguendo nel lavoro di soccorso dei naufraghi.
LE TESTIMONIANZE. "Stavo dormendo, siamo stati svegliati dalla sirena dell’allarme ed è stato un fuggi fuggi generale" racconta ancora con la paura negli occhi una ragazzina di 12 anni di Molfetta (Bari), ora ricoverata nel reparto di pediatria dell’ospedale di Copertino. Con lei una 13enne di nazionalità greca. La dodicenne è preoccupata perché non riesce a contattare i genitori: madre e il fratello sono stati tratti in salvo e sono a bordo di un mercantile, il padre è rimasto a bordo della nave perché ci lavora. "Ho sentito che il fuoco si è sprigionato da un camion - ha raccontato ancora la dodicenne - e poi si è propagato alla nave".
Intervistata da Associated Press, Vassiliki Tavrizelou, soccorsa assieme alla figlia di due anni: "Hanno prima chiamato donne e bambini affinché venissero evacuati dal traghetto", ma le navi di soccorso "non potevano avvicinarsi a noi a causa della pioggia e del vento. Siamo stati almeno quattro ore sul ponte, al freddo e sotto la pioggia".
Alla tv greca Mega, uno dei passeggeri tratti in salvo ha raccontato: "Le nostre scarpe avevano iniziato a fondersi mentre eravamo nella zona della reception". Un altro, in diretta al telefono, ha detto: "Stiamo bruciando e affondando e nessuno è in grado di salvarci. Aiutateci, non lasciateci soli".
LA NAVE. Il traghetto è gestito dall’operatore marchigiano Agenzia Archibugi e sostituiva il traghetto Ellenic Spirit della compagnia greca Anek Lines, in rimessaggio. Proprio l’agenzia Archibugi precisa che la Norman Atlantic era stata noleggiata a tempo dalla Anek Lines e il contratto sarebbe scaduto il 17 o 22 gennaio. A bordo, riferisce Archibugi, oltre ai passeggeri ci sono 128 camion, 90 auto, due autobus e una moto.
La scheda nel registro navale riporta che il Norman Atlantic, lungo 186 metri per una stazza lorda di 26.904 tonnellate e una stazza netta di 7800 tonnellate, ha una portata massima di 880 passeggeri. L’ultima ispezione della nave risulta compiuta il 19 dicembre scorso, nel porto di Patrasso. Dove, sul sito dell’organizzazione internazionale ’Paris Mou’, che ha eseguito i controlli, sono state rilevate "sei carenze" (deficiencies), che non hanno portato evidentemente al fermo del traghetto. In particolare, proprio le porte taglia fuoco ("Fire doors/openings in fire-resisting divisions") risultavano "malfunzionanti".
Il traghetto era stato completato nel novembre 2009 dai Cantieri Navali Visentini a Porto Viro, in provincia di Rovigo. In soli cinque anni la nave ha già cambiato tre nomi: al momento del varo, infatti, il suo nome era Akeman Street, poi divenuto Scintu, e infine assumere (nel gennaio scorso) la denominazione attuale. Di proprietà di Visemar di Navigazione, la nave è stata prima noleggiata alla società T-Link, quindi a Siremar, poi a Gnv e a Moby, quindi a LD Lines e più di recente a Caronte and Tourist.
Le nazionalità dei passeggeri. Il ministero della Marina Mercantile greca, ha comunicato la lista dei 422 passeggeri a bordo della Norman Atlantic. Gli italiani sono 22, pare si tratti di 18 uomini e 4 donne. A bordo anche 234 greci, 1 rumeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini del Fyrom, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni.
Contatti tra Italia, Grecia e Albania. Il premier Matteo Renzi, in assiduo contatto telefonico col primo ministro greco Antonis Samaras, è intervenuto stamani via Twitter parlando di "massimo coinvolgimento della Marina" italiana. Palazzo Chigi ha poi reso noto che le operazioni di soccorso sono guidate dall’Italia.
Il ministro della Difesa albanese, Mimi Kodheli, ha telefonato al ministro Roberta Pinotti, offrendo la disponibilità dei porti albanesi per ospitare il Norman Atlantic. Una nave albanese, comunicano fonti della Difesa, si dirige in zona.

CHIARA SPAGNOLO
Un morto e numerose persone in stato di ipotermia, ricoverate negli ospedali delle province di Lecce e Brindisi. Il conto di passeggeri e membri dell’equipaggio del Norman Atlantic (478 in tutto) che ancora non torna e la paura che l’incendio, scoppiato nella notte a bordo del traghetto che viaggiava da Igoumenitsa verso Ancona, abbia già fatto altre vittime. Il bilancio della sciagura navale in Adriatico è ancora incerto e pare peggiorare con il passare delle ore. Si parla anche della morte di un membro dell’equipaggio ma dal capo del Reparto operativo della Guardia costiera, ammiraglio Giovanni Pettorino, arriva la conferma di un solo decesso, quello di un passeggero che avrebbe cercato di buttarsi in mare. La moglie dell’uomo è riuscita a salvarsi e viaggia verso il porto di Otranto a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, sulla quale si trovano anche due militari feriti nel tentativo di salvare vite umane.
Le operazioni di soccorso sono state, infatti, complicate a causa del mare molto mosso e del forte vento fin dall’alba, quando le motovedette partite da Otranto e Santa Maria di Leuca hanno raggiunto per prime il traghetto su cui si levavano alte le fiamme, partite dal garage per cause difficili da accertare e poi estese ad altri locali. Fondamentale, nella gestione dei soccorsi, è stato l’utilizzo di alcuni elicotteri della Guardia costiera e dell’Aeronautica, che hanno trasferito le persone in condizioni apparentemente più gravi prima all’aeroporto militare di Galatina e poi in quello di Brindisi. A Galatina sono arrivati anche quattro bambini, ricoverati nell’ospedale Santa Maria Novella insieme alla madre, una donna siriana residente in Svizzera, incinta. Sia la mamma che i figli erano affetti da ipotermia ma le loro condizioni non destano preoccupazioni, così come quelle di tutte le altre persone, una ventina in tutto ricoverate tra i nosocomi di Galatina, Scorrano, Copertino, Lecce e Brindisi.
A Lecce la macchina dei soccorsi è in movimento dall’alba, sotto il coordinamento della Prefettura, mentre la gestione dell’emergenza sanitaria è affidata al responsabile del 118, dottore Maurizio Scardia. “La situazione è sotto controllo – ha spiegato Scardia – è stata valutata la condizione di tutti i feriti giunti a bordo degli elicotteri e disposto il ricovero in ospedale di tutti i bambini trasportati finora”. “La situazione è in continua evoluzione – ha aggiunto Scardia – anche se le notizie che giungono dall’area dei soccorsi sono molto frammentarie. Da parte nostra abbiamo attivato tutte le procedure previste, allertando tutti i Pronto soccorso degli ospedali della provincia di Lecce e stabilendo che eventuali feriti saranno ripartiti nelle varie strutture, in base alle loro condizioni, per non intasarne alcuna”.
A Brindisi invece sono arrivate nel pomeriggio due sorelle greche, poco più che adolescenti, che hanno cercato di salire su una scialuppa per lasciare il traghetto ma sono cadute in mare e sono state poi miracolosamente salvate. “Sembrava il Titanic”, è una delle poche frasi che le ragazze sono riuscite a sussurrare ai sanitari che si prendevano cura di loro e che hanno appurato che le loro condizioni non sono comunque preoccupanti, tanto che entrambe potranno essere presto dimesse. Sempre nell’ospedale di Brindisi è stato portato un bimbo di cinque anni in ipotermia ma senza i genitori, dei quali al momento non si hanno notizie. A Brindisi, del resto, potrebbe arrivare nelle prossime ore la maggior parte dei passeggeri messi in salvo dal Norman Atlantic, probabilmente grazie alla nave San Marco della Marina Militare, che ha raggiunto nel pomeriggio il teatro dei soccorsi, sul quale si sono recati anche tre rimorchiatori della società brindisina Barretta. Intorno alle 18 il Marietta Barretta è riuscito ad agganciare il traghetto (arrivato a circa 13 miglia dalla costa albanese e 45 da quella pugliese) che, a detta del suo stesso comandante era diventato “ingovernabile” e a girarlo con la prua verso Est.
Tale manovra ha consentito di liberare il ponte di poppa dal denso fumo che ancora si sprigionava dai locali interessati dall’incendio, facilitando e velocizzando notevolmente il lavoro degli elicotteri, otto in totale, compreso uno partito dalla Grecia. Per fronteggiare l’eventuale arrivo di centinaia di persone spaventate e infreddolite a Brindisi, è stata istituita un’unità di crisi, che ha effettuato una prima riunione in Prefettura e messo a punto un piano di gestione dell’eventuale emergenza.
La Puglia, in ogni caso, si è mossa in fretta fin dall’alba. Per inviare soccorsi e accogliere i sopravvissuti a quella che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia. L’assessore regionale alla Protezione civile, Guglielmo Minervini, in mattinata aveva precisato che la gestione dell’emergenza è a cura delle Capitanerie di Porto "con
le quali siamo in continuo contatto. Il sistema pugliese di Protezione civile è allertato per quanto riguarda l’accoglienza di eventuali naufraghi provenienti dalla nave o a seguito del possibile attracco della stessa in un porto pugliese del basso Adriatico. La sala operativa è in contatto con l’autorità marittima ed è pronta a far scattare il dispositivo di accoglienza a terra sia per i naufraghi che per eventuali necessità sanitarie".

MASSIMO MINELLA
Sei volte irregolare. Con problemi non tali da fermare la nave in porto, ma con l’obbligo di correre al più presto ai ripari. Pochi anni di vita e tanti armatori, per la Norman Atlantic, sottoposta con regolarità ai controlli da parte delle autorità marittime e dei registri di classificazione navale. L’ultimo, in ordine di tempo, è fresco di pochi giorni ed è stato effettuato il 19 dicembre nel porto di Patrasso.
Il documento. Controlli sulla Norman Atlantic: carenze sulla sicurezza
In totale, erano sei le "deficienze" segnalate. La loro gravità, ovviamente, determina il verdetto: in caso di gravi irregolarità, che possono pregiudicare la navigazione e la sicurezza dei passeggeri e dei mezzi imbarcati, la nave viene bloccata, altrimenti si concede l’autorizzazione a partire, con l’obbligo però di porre rimedio nel più breve tempo possibile. Fra le deficienze segnalate, quelle alle strumentazioni dei sistemi di emergenza (luci e altro), alla documentazione e soprattutto al funzionamento delle porte tagliafuoco.
L’esito, si diceva, all’inizio, non era tale da bloccare la partenza, anche perché si sta parlando di un traghetto di soli cinque anni di vita che soltanto a settembre del 2014 era stato sottoposto a controllo da parte del gruppo Rina, il Registro Navale Italiano, con esiti positivi che ne avevano garantito lo status di "delivered", quindi di piena regolarità per quanto riguarda la navigazione.
Immediate comunque, si sono scatenate le polemiche. "L’incidente di oggi è il risultato del vergognoso traffico delle navi usate. Grecia e Sardegna, andata e ritorno" afferma il deputato sardo di Unidos Mauro Pili. "Nei mesi scorsi ho presentato alla Camera una dettagliata denuncia sul mercato di navi tra i signorotti del mare tra la Sardegna e i Balcani, con puntate in Egitto e Turchia. Nessuna risposta. Tutto poco chiaro - conclude Pili - con registrazioni di passaggi tra armatori in poche ore, peraltro sempre tra gli stessi personaggi. Sono servizi pubblici gestiti senza alcuna trasparenza con navi che vanno e vengono in un traffico di cui nessuno parla".

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Incubo in mezzo all’Adriatico: un traghetto “Norman Adriatic” della compagnia italiana “Vismar di Navigazione” con a bordo 422 passeggeri e 56 membri dell’equipaggio è andato a fuoco e alla deriva tra l’Albania e l’Italia dopo che un incendio sviluppatosi dal garage ha interessato diversi ponti della nave. L’allarme è scattato all’alba quando il traghetto si trovava a una ventina di miglia dalle coste albanesi: le fiamme hanno cominciato ad allargarsi costringendo il comandante a dichiarare l’abbandono della nave. Immediati i soccorsi: dalla Grecia e dall’Italia sono partiti elicotteri e motovedette e sulla zona dell’incidente sono stati dirottati almeno una mezza dozzina di navi civili. Le operazioni per evacuare le centinaia di persone a bordo, però, sono rese difficili dalle pessime condizioni meteo con mare forza otto e onde di 5 metri.



IL RACCONTO DI CHI ERA A BORDO: “BRUCIAMO, NESSUNO CI SALVA”



LA LISTA DEI PASSEGGERI DIFFUSA DALLA CAPITANERIA GRECA



ECCO TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA



Ore 19.24 - Attivo numero di emergenza

Per informazioni sulle operazioni di soccorso della nave Norman Atlantic è possibile contattare il numero dedicato della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera 06 5908 3426. Per informazioni sui passeggeri stranieri si può contattare anche la Sala Operativa dell’Unità di Crisi al numero 06 36225. Lo rende noto Palazzo Chigi.



Ore 19.21 - Armatore, nave era pienamente funzionante

I controlli a cui era stata sottoposta la Norman Atlantic «hanno confermato lo stato di piena funzionalità» del traghetto. Lo afferma Carlo Visentini, armatore del traghetto in fiamme. «Nel corso dei controlli era stato riscontrato un lieve malfunzionamento» di una delle porte tagliafuoco, che però era stato «immediatamente eliminato».



Ore 19.08 - La vittima è un passeggero greco

La vittima è un passeggero greco. La salma è arrivata a Otranto a bordo di una motovedetta della guardia costiera. Sullo stesso mezzo di soccorso si trovava anche la moglie, sopravvissuta al naufragio



Ore 19.02 - La sorella del comandante: è esperto, preghiamo

«È un comandante esperto, ormai era prossimo alla pensione. Noi preghiamo tutti per lui e per gli altri passeggeri a bordo». Dorinda Giacomazzi dalla sua casa di La Spezia attende notizie del fratello. «Non abbiamo notizie dirette - aggiunge - siamo incollate alla televisione col cuore sospeso».



Ore 18.39 - Albania, porti e ospedali in allerta

I porti albanesi di Valona e Durazzo, sono in stato di allerta, qualora dovessero accogliere il traghetto Norman Atlantic, che si trova al limite delle acque territoriali dell’Albania: lo ha dichiarato questa sera il comandante della marina militare albanese Qemal Shkurti.

«Le capitanerie stanno seguendo da vicino tutta l’operazione di soccorso. Due motovedette della Guardia costiera sono pronte ad intervenire se ci sarà richiesto», ha aggiunto Shkurti, mentre una motovedetta partecipa da alcune ore all’operazione. In stato di allerta anche gli ospedali di Durazzo ed il centro dei Traumi a Tirana.



Ore 18.11 - Il comandante del traghetto è italiano

È un italiano, Argilio Giacomazzi, 62 anni, della Spezia, il comandante della Norman Atlantic, la nave traghetto in fiamme nel Mare Adriatico. Lo conferma all’ANSA la figlia Giulia. «Non vediamo l’ora di poterlo riabbracciare».



Ore 18.02 - Alfano, Albania pronta per accoglienza

«Sono in contatto con il ministro albanese Saimir Tahiri. Albania pronta per fronteggiare ogni situazione e per accoglienza» scrive su Twitter il ministro dell’Interno



Ore 17.53 - Salvataggio a gruppi di otto

Le operazioni di salvataggio si svolgono con tempi lunghi perchè i naufraghi vengono prelevati a gruppi di otto con gli elicotteri.





Ore 17.48 - Ispezione: “problemi su porte taglia-fuoco”

Tra i 6 problemi riscontrati nel traghetto Norman Atlantic ispezionato il 19 dicembre nel porto di Patrasso il principale riguardava le porte taglia fuoco.

I tecnici marittimi che avevano ispezionato la nave una decina di giorni fa avevano anche segnalato la mancanza di alcuni sistemi di sicurezza come ad esempio batterie e luci, ma anche problemi strutturali. Questi ultimi erano stati segnalati come «not as required», vale a dire non conformi alle norme.



Ore 17.42 - Soccorsi, pronti i velivoli per la visione notturna

Attualmente la nave si trova 39 miglia a nord est di Otranto, a 13 miglia da Valona. Sul posto sono presenti 8 mercantili, una motovedetta delle Capitanerie di Porto, una motovedetta albanese, 2 elicotteri dell’Aeronautica, un elicottero greco, 4 elicotteri della Marina militare, un aereo Atr42 che ha il coordinamento delle operazioni di soccorso, due elicotteri delle Capitanerie di Porto.

Un ulteriore elicottero della Marina è pronto per decollare nella base di Grottaglie, mentre l’Aeronautica ha messo ha disposizione dei velivoli con capacità di visione notturna.



Ore 17.37- Il rimorchiatore ha agganciato nave

Dopo ore di tentativi, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic. Potrebbero quindi iniziare a breve le operazioni di stabilizzazione e rimorchio della nave che è ancora alla deriva ed in fiamme.



Ore 17.29 - 161 in salvo, 317 ancora a bordo

Sono 161 al momento le persone soccorse a bordo del traghetto Norman Atlantic. Il bilancio aggiornato è stato fornito dalla Marina Militare. A bordo ci sono ancora 317 persone. Le operazioni di soccorso continuano ad essere difficili a causa delle condizioni del mare e del fumo molto intenso



Ore 17.10 - Capitanerie: una vittima recuperata

C’è una vittima recuperata dai soccorritori a bordo della Norman Atlantic. Lo ha detto l’ammiraglio Giovanni Pettorino, capo reparto operativo della Guardia Costiera. L’uomo sarebbe morto nel tentativo di abbandonare la nave buttandosi in mare. Il corpo si trova a bordo di una motovedetta che sta rientrando a Brindisi.

Si viene a sapere intanto che nell’ultima ispezione compiuta sulla nave il 19 dicembre 2014, nel porto di Patrasso, dall’organizzazione internazionale “Paris Mou”, sull’imbarcazione erano stati riscontrati sei problemi. Sei “deficiencies” che però non avevano comportato il fermo della nave.



Ore 16.53 - Tra gli italiani a bordo 22 passeggeri e 22 membri dell’equipaggio

Sono 44 gli italiani a bordo del traghetto. Si tratta di 22 membri dell’equipaggio e 22 passeggeri. Secondo quanto si apprende tutti gli italiani appartenenti all’equipaggio della Norman Atlantic sarebbero uomini, mentre tra i passeggeri italiani ci sarebbero 18 uomini e 4 donne.



Ore 16.42 - Palazzo Chigi non conferma la presenza di una vittima

È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.



Ore 16.30 - L’Adnkronos: “Un morto e due feriti”

Un morto e due feriti nell’incendio del traghetto Norman Atlantic. A quanto si apprende da fonti delle Capitanerie di Porto, il cadavere di uno dei naufraghi della nave recuperato dai soccorritori è in via di trasferimento verso le coste italiane a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera. A bordo anche un altro ferito e un militare che avrebbe accusato un malore durante le operazioni.



Ore 16.22 - I naufraghi in salvo sono 146



Ore 16.05 - I vigili del fuoco: “Difficoltà enormi nei soccorsi”

«Onde alte e grosse, dunque enormi difficoltà nei soccorsi»: sono le informazioni che giungono a Brindisi via radio dai vigili del fuoco che stanno operando a bordo di uno dei tre rimorchiatori partiti dal porto pugliese per intervenire nei soccorsi al Norman Atlantic. I pompieri non sono ancora riusciti a salire a bordo della nave. I testimoni sul posto riferiscono che le scialuppe ancora utilizzabili si trovano proprio sul lato più difficile da raggiungere per il personale. Altri vigili del fuoco sono a bordo del rimorchiatore Asmara che ha lasciato Brindisi attorno alle 13. A quanto si è appreso non sono al momento andati a buon fine i tentativi del primo rimorchiatore, quello al momento più vicino al traghetto Norman Atlantic, di agganciare con una cima la nave che sta scarrocciando verso la costa albanese.



Ore 15.50 - Otto feriti portati a Lecce

Otto dei 9 soccorsi del traghetto giunti all’aeroporto militare di Galatina “Fortunato Cesari”, sono stati tutti spostati negli ospedali della zona tra Galatina e Lecce, per accertamenti e a scopo precauzionale. Solo uno di loro, il primo ad essere salvato, un italiano di 58 anni, residente a Forlì, si trova ancora in infermeria, ma ha già preso contatto con i suoi parenti che probabilmente lo raggiungeranno nelle prossime ore.



Ore 15.24 - In salvo 131 persone

La Marina militare italiana rende noto che 36 persone sono state recuperate dagli elicotteri della marina militare e trasferite sulla nave Cruise Europa, 49 passeggeri si trovano sullo Spirit of Pireus; 36 recuperati dalla Aby Jeanette, 1 membro dell’equipaggio è stato recuperato dalla motonave Genmar, 8 dall’elicottero della guardia costiera italiana e 1 dall’elicottero dell’Italian Air Force.



Ore 15.18 - A bordo anche 3 marittimi di Procida

Ci sono anche tre marittimi di Procida (Napoli) imbarcati sulla Norman Atlantic, il traghetto in fiamme nell’Adriatico tra l’Italia e la Grecia. I tre marittimi sono: Luigi Iovine (primo ufficiale di bordo), Gianluca Assante e Cristian Manfredi. Gianluca Assante è stato tratto in salvo dopo essere caduto in mare.





Ore 15.07 - Salpata da Brindisi la nave San Giorgio

È salpata dal porto di Brindisi attorno alle 14.30 nave San Giorgio della Marina Militare che è stata impiegata sino allo scorso luglio nell’operazione Mare Nostrum nell’ambito della quale ha operato 38 operazioni di soccorso.



Ore 14.50 - I due bambini soccorsi stanno bene

I due bambini di tre e cinque anni soccorsi sulla nave Norman Atlantic in fiamme al largo dell’Albania e portati in elicottero a Galatina sono stati visitati nell’ospedale di Galatina e sono ora ricoverati nel reparto di Pediatria. Le loro condizioni sono buone anche se sono arrivati seminudi, bagnati e intirizziti dal freddo. La mamma, che è incinta, è stata visitata nel reparto di ginecologia.





Ore 14.40 - Dall’Italia altri 3 elicotteri

Continuano i soccorsi al traghetto Norman Atlantic, sotto la gestione del centro di coordinamento Mrcc di Roma. Un secondo elicottero EH 101 più un SH90 della marina militare italiana sono in trasferimento da Catania a Grottaglie ed è previsto il decollo di un terzo EH 101. Sulla scena d’azione la nave Cruise Europa (bandiera italiana) mentre la Evinos (bandiera greca) è stata individuata quale unità per ricevere le persone recuperate dai velivoli.



Ore 14.13 - Almeno 350 persone ancora a bordo. 111 salvate

A bordo del traghetto ci sarebbero ancora circa 350 persone che si trovano nei ponti scoperti della nave. Secondo fonti greche, infatti, a bordo tra passeggeri ed equipaggio c’erano 478 persone. Di queste, 111 sono state tratte in salvo, secondo quanto reso noto dalla Marina italiana. Nove sono state trasferite con gli elicotteri in Puglia e il resto si trova sulle motonavi dirottate in zone.

Ore 14.02 - “Traghetto non inclinato” secondo Capitaneria Bari

Il traghetto Norman Atlantic non è inclinato, come aveva invece riferito un soccorritore al porto di Otranto. Lo sottolinea la centrale operativa delle Capitanerie di Porto secondo la quale nella zona dell’incidente sono arrivati i due rimorchiatori partiti dall’Italia che hanno avviato le operazioni di spegnimento dell’incendio.

Ore 13.55 - Albania si unisce ai soccorsi
Tirana si unisce alle operazioni di soccorso, guidate dall’Italia, per il traghetto Norman Atlantic che si trova al largo dell’Albania. Il ministero albanese della Difesa ha fatto sapere che una motovedetta della Guardia costiera albanese sarebbe già impegnata nei tentativi di mettere sotto controllo le fiamme. A bordo del traghetto ci sarebbero almeno 22 cittadini albanesi, secondo i dati avuti dall’ambasciata d’Albania ad Atene. Il ministero albanese degli Esteri, ha spiegato che il numero potrebbe essere anche maggiore, poiché molti cittadini hanno il doppio passaporto.

Ore 13.35 - Ministro Difesa chiede all’Albania nave e porti
«Alle ore 14.00 l’Unità Anfibia della Marina Militare «San Giorgio» uscirà dal porto di Brindisi». È quanto comunicano fonti del governo negli aggiornamenti sui soccorsi al traghetto Norman Atlantic. Intanto il ministero delle Difesa ha chiamato il ministro della Difesa albanese chiedendogli di mettere a disposizione nave militare e di comunicare disponibilità porti albanesi. Una nave albanese, comunicano fonti della Difesa, si dirige in zona.

Ore 13.25 - Non ci sono feriti
Al momento non risultano feriti tra i passeggeri ancora presenti sulla Norman Altlantic. Lo riferiscono fonti di governo aggiungendo che circa 40 passeggeri hanno lasciato la nave utilizzando la zattera di salvataggio. Sette sono stati recuperati dagli elicotteri.

Ore 13.20 - I primi feriti in Puglia
Un elicottero è riuscito a portare in salvo 8 persone, di cui 3 bambini e 4 donne, che si trovano nella base dell’Aeronautica a Galatina (Lecce) assieme alla prima persona che era stata trasferita dalla nave, in italiano di 58 anni di origine albanese e che era rimasto ferito in modo lieve: sono state visitate dai medici e sembrano tutti in condizioni non preoccupanti, manifestando soltanto dei sintomi di ipotermia.

Ore 13.06 - Nave inclinata
Le fiamme a bordo della Norman Atlantic non sarebbero estinguibili «perché molto estese» e «la situazione si sta aggravando perché la nave è inclinata». È quanto riferito da uno dei soccorritori della capitaneria di porto che ha appena fatto rientro nel porto di Otranto. Secondo il militare le fiamme sono diffuse in gran parte del traghetto.

Ore 13.00 - Ancora molto difficili i soccorsi
Le operazioni di soccorso per il traghetto Norman Atlantic, viene fatto sapere dalla Difesa, sono guidate dall’Italia. In aggiunta ai mezzi già impegnati in zona (2 velivoli greci, un’unità greca della Guardia Costiera, tre motovedette della capitaneria di porto italiana con due elicotteri, un elicottero dell’aeronautica e due motonavi) sono state dirottate la Motonave Cruise Europa (battente bandiera italiana, la Evinos (bandiera greca, individuata per eventuali recuperi dei velivoli.La Marina militare ha inoltre in approntamento ulteriori tre elicotteri che da Catania verranno trasferiti a Grottaglie.

Ore 12.50 - Elicottero preleva nuovi passeggeri
Altri 8 naufraghi, tra cui 3 bambini e 4 donne, sono state evacuate dal traghetto Norman Atlantic con un elicottero della Guardia Costiera e sono stati trasferiti nella base del 61esimo stormo a Galatina (Lecce). Stanno tutti bene e manifestano solo sintomi di ipotermia. Sono ancora centinaia, però, quelli bloccati sulla nave.
Ore 12.35 - Fiamme isolate al ponte 5 del traghetto
L’incendio sviluppatosi nel traghetto della Norman Atlantic sarebbe sotto controllo e le fiamme sarebbero state isolate all’altezza del ponte 5. È quanto avrebbe comunicato il comandante alle Capitanerie di porto. Una motovedetta ha raggiunto il traghetto ma le persone non sono ancora state evacuate a causa delle condizioni del mare.
Ore 12.17 - Renzi, seguiamo la vicenda
Ore 12.00 - La PREghiera del Papa

Anche il papa, durante l’Angelus, ha parlato della vicenda. «Prego per i passeggeri delle navi nelle acque dell’Adriatico - ha detto Francesco riferendosi anche allo scontro tra due mercantili avvenuto davanti a Ravenna - e per quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso».
Ore 11.54 - Passeggero italiano soccorso
Una persona in stato di lieve ipotermia che si trovava sulla nave Norman Atlantic è stata soccorsa e condotta all’aeroporto militare di Galatina (Lecce) con un elicottero dell’Aeronautica militare del centro Sar di Gioia del Colle. L’uomo, un italiano di 58 anni, è in buone condizioni di salute ed è stato trasportato presso l’infermeria della base aerea di Lecce.

Ore 11.46 - Soccorsi guidati dall’Italia
Le operazioni di soccorso per il traghetto sono guidate dall’Italia. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi.
Ore 11.36 - Passeggeri chiedono aiuto
“Stiamo bruciando e affondando e nessuno è in grado di salvarci. Aiutateci non ci lasciate soli”. E’ la richiesta disperata di aiuto che Nikos Papatheodosiou, uno dei passeggeri del traghetto in fiamme a largo di Corfù, ha fatto in diretta al telefono con la Tv greca. Intanto sale forse a 521 il totale delle persone presenti sull’imbarcazione, secondo quanto riportato da Miltiadis Varvitsiotis, ministro per la Marina mercantile della Grecia. Si calcola che 268 siano passeggeri greci.

Ore 11.33 - Il punto sui soccorsi
Le operazioni di soccorso sono rese particolarmente complesse dalle condizioni meteorologiche: al momento si rilevano oltre 50 nodi di vento e mare forza 7-8. Riccardo Rizzotto, portavoce della Marina militare italiana, ha affermato che alle operazioni partecipano due velivoli greci, uno velivolo della Guardia Costiera greca, tre motovedette della Guardia Costiera della Marina militare italiana e due elicotteri della Marina (che si stanno dirigendo da Catania a Grottaglie e poi si sposteranno sul luogo del sinistro). Inoltre in zona sono accorsi diversi mercantili (tre secondo Rizzotto, almeno 8 per il Comando generale della Capitaneria di Porto). I passeggeri sarebbero stati radunati sul ponte allo scoperto.

Ore 11.32 - Il traghetto va verso la Grecia
Il traghetto è al momento alla deriva e sta navigando da solo alla volta della Grecia: le operazioni di soccorso sono dunque passate sotto il coordinamento del centro coordinamento salvataggio del Pireo, il porto di Atene. Lo ha reso noto Riccardo Rizzotto, portavoce della Marina militare italiana.

Ore 11.17 - Il comandante: “Nave ingovernabile”
“Il traghetto in fiamme è ingovernabile e sta scarrocciando verso le coste albanesi”. Lo ha comunicato il comandante alla centrale operativa delle Capitanerie di porto. Sul posto si trovano sette mercantili e un’imbarcazione della Guardia costiera italiana, mentre è in arrivo da Brindisi un rimorchiatori specializzato con squadre di vigili del fuoco. I soccorritori stanno studiando come riuscire a far scendere passeggeri ed equipaggio, in attesa che le condizioni del mare e soprattutto della visibilità migliorino.

Ora 11.14 - “Incendio ancora in atto”
L’incendio a bordo del traghetto della Norman Atlantic è ancora in atto: secondo il comandante della nave, che ha parlato alla centrale operativa delle Capitanerie di porto, ci sono fiamme vive ma contenute. Al momento i soccorritori non sono riusciti a salire sulla nave per le avverse condizioni meteo.
Ora 10.22 - “Incendio sotto controllo”
Membri dell’ equipaggio del traghetto avrebbero affermato che l’”incendio è sotto controllo”, secondo quanto riferiscono i media greci
Ora 9.49 - Mercantili dirottati
Almeno quattro navi mercantili che si trovavano nel basso Adriatico sono state dirottate nella zona dove si trova il traghetto. Dall’Italia sono partite anche due motovedette della Guardia Costiera e elicotteri della Marina e dell’Aeronautica. In volo ci sono anche mezzi aerei inviati dall’Italia oltre che dalla Grecia,
La mappa dei soccorsi

Ore 9.47 - Tweet di Renzi
«Stiamo seguendo la vicenda del traghetto tra Grecia e Italia, in contatto con il premier Samaras e con il massimo coinvolgimento della nostra Marina». Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi.
Ora 9.42 - Le prime testimonianze
Prime testimonianze di chi è già stato tratto in salvo. «Le nostre scarpe avevano iniziato a fondersi mentre eravamo nella zona della reception.È impossibile camminare sul ponte per la temperatura»: lo ha raccontato alla tv greca Mega uno dei passeggeri della Norman Atlantic.
Ore 9.13 - Salvati 150 passeggeri
Circa 150 persone sono salite sulle scialuppe di salvataggio della Norman Atlantic, dove un incendio è scoppiato nel garage, ma a causa delle pessime condizioni del mare trasferirli sulle navi di soccorso greche è molto difficoltoso. Secondo i media greci, alcune scialuppe sarebbero state distrutte dalle fiamme, mentre alcuni elicotteri della marina ellenica sarebbero in attesa di avvicinarsi al traghetto per portare in salvo altri passeggeri.
Ore 9.04 - Operazioni tra Grecia e Italia
Proseguono le operazioni di soccorso dei passeggeri della nave Norman Atlantic: sul posto sono già arrivate, secondo la televisione greca Skai, sette navi passeggeri, quattro navi della guardia costiera, tre elicotteri e due aerei. Intanto fanno rotta verso la Norman Atlantic un nave rimorchiatore italiano e una nave dei pompieri greci partita da Igoumenitsa.
Ore 8.24 - Comandante lancia abbandono della nave
Il comandante del traghetto della Norman Atlantic ha lanciato l’abbandono nave dopo l’incendio scoppiato nei garage che può contenere fino a 200 veicoli. C’è chi è già a bordo delle scialuppe di salvataggio. Il resto si è invece rifugiato ai piani alti del traghetto in quanto un blackout elettrico starebbe impedendo la possibilità di calare le altre scialuppe.
Ore 8.06 - Condizioni meteo avverse
«Le condizioni del mare non sono buone, si lavora con difficoltà, speriamo che tutto vada bene», ha detto alla stazione televisiva privata il ministro greco della Difesa, Nikos Dendias, che segue i soccorsi. Il ministro della Marina Mercantile, Miltiadis Varvitsiotis, ha detto che «le autorità greche sono in contatto con quelle italiane in quanto la nave si trova a 22 miglia nautiche dalle coste italiane».
Ore 7.00 - I primi soccorsi
Sul posto sono già arrivate due navi che a causa delle condizioni del mare non riescono ad avvicinare il traghetto per prendere a bordo i passeggeri, mentre un’altra nave ed un elicottero dell’esercito greco stanno per arrivare sul posto.
Ore 4.30 - Scoppia l’incendio
Un incendio è scoppiato stamane sulla nave passeggeri Norman Atlantic, con 411 passeggeri e bordo 55 membri d’equipaggio, al largo dell’isola greca di Corfu’. I passeggeri - riferisce la tv greca - si trovano sul ponte della nave pronti ad abbandonarla, mentre le condizioni del tempo sono pessime e rendono difficile i soccorsi. Il traghetto battente bandiera italiana era partito dal porto di Igoumenitsa, della Grecia Nord Occidentale diretta ad Ancona. L’incendio sarebbe scoppiato nel garage.