Ettore Bianchi, ItaliaOggi 27/12/2014, 27 dicembre 2014
NON VI SONO MAI STATI TANTI CARNIVORI IN EUROPA
I grandi predatori stanno conoscendo un periodo felice in Europa. Come viene documentato in uno studio condotto in 26 paesi della Ue, un terzo del continente ospita almeno una specie di grandi carnivori, con popolazioni che risultano in crescita per il ventunesimo secolo.
I più numerosi sono gli orsi bruni con circa 17 mila esemplari, seguiti dai lupi a quota 12 mila.
Vi sono poi 9 mila linci e 1.250 ghiottoni, piccoli mammiferi che assomigliano agli orsi e che vivono nei paesi nordici. Come spiega Guillaume Chapron, coordinatore dello studio e docente all’università svedese di scienze agricole, in Europa è presente il doppio di lupi rispetto agli Stati Uniti, mentre la superficie è la metà e la densità di popolazione è due volte tanto.
Alla base di questo sviluppo dei carnivori vi sono una legislazione protettiva, un’opinione favorevole e pratiche che hanno reso possibile la coabitazione. In un certo senso, argomenta Chapron, sono le conseguenze dei cambiamenti di mentalità avvenuti negli anni 1970, quando apparvero i primi movimenti per la protezione dell’ambiente, sfociati per esempio nella Convenzione di Berna del 1979 che prevede la conservazione della vita selvatica.
Ma il principale dibattito ha riguardato l’esistenza o meno di spazi sufficienti per le specie carnivore. Negli Usa sono stati riservati luoghi specifici per questi animali, spesso grandi parchi nazionali, mentre il modello alternativo è quello che permette a uomini e predatori di vivere insieme. Ed è quello fatto proprio dall’Europa. Secondo Chapron, se si fosse scelta la via americana non vi sarebbero più predatori, perché gli spazi protetti sono troppo piccoli per ospitarli.
Paradossalmente, il successo in tema di conservazione si accompagna ormai a una certa esasperazione. La sfida e l’impatto economico legati alla tutela dei grandi carnivori sono diventati il simbolo di un’ampia opposizione tra gli abitanti delle città e quelli della campagna e fra persone o gruppi che hanno valori, orientamenti e interessi opposti. È il caso dell’orso e soprattutto del lupo, a cominciare dalla Francia dove il numero degli esemplari è molto aumentato negli ultimi anni creando tensione con gli allevatori. Bruxelles ha quindi deciso di avviare una piattaforma di scambio per contribuire a risolvere i problemi sociali che si sono creati, coinvolgendo gli agricoltori, i difensori dell’ambiente, i cacciatori e gli scienziati.
Ettore Bianchi, ItaliaOggi 27/12/2014