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 2014  dicembre 27 Sabato calendario

CHIEDE ASILO AL NORD: RESPINTO UN SUDCOREANO

È uno dei confini più odiati del mondo. Da una parte la libertà. Dall’altra i gulag, la povertà, la dittatura. Il Sud e il Nord. Una frontiera blindata che in molti tentano di violare, nel tentativo di lasciarsi alle spalle un passato intriso di sofferenza. Si calcola che dal 1953 a oggi, tra i centomila e i 300 mila cittadini nordcoreani siano scappati dalla repressione per rifugiarsi al Sud. Secondo dati riportati dall’agenzia AsiaNews, nel primo trimestre del 2014, 360 cittadini del Nord hanno chiesto asilo politico al Sud. In gennaio si sono verificati 153 casi; in febbraio 111 casi; in marzo 96 casi. Le statistiche mostrano un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ha fatto così scalpore il caso un sudcoreano che invece ha traversato illegalmente la frontiera, sembra per chiedere l’asilo politico a Pyongyang, fatto considerato rarissimo. Ma Sangho, 52 anni, è stato consegnato alle autorità sudcoreane al villaggio di frontiera di Panmunjon, dove fu firmato l’armistizio del 1953. Lo ha riferito il ministero sudcoreano dell’Unificazione.
Ma diceva di voler lasciare il Sud, dove era considerato «mentalmente disturbato», afferma un comunicato della Croce Rossa nordcoreana. Pyongyang non ha indicato le ragioni per le quali l’uomo è stato rimpatriato. Le pochissime persone che hanno chiesto asilo politico al Nord in genere sono state accettate.