26 dicembre 2014
Hassan Mahsouri, 31 anni. Marocchino, nato con una malformazione che gli impediva di camminare e poi costretto sulla sedia a rotelle per via di un incidente stradale, viveva a Trescore Balneario, provincia di Bergamo, col padre Ibrahim, che lavora alla Bonduelle di San Paolo d’Argon, la mamma Hafida e due fratelli
Hassan Mahsouri, 31 anni. Marocchino, nato con una malformazione che gli impediva di camminare e poi costretto sulla sedia a rotelle per via di un incidente stradale, viveva a Trescore Balneario, provincia di Bergamo, col padre Ibrahim, che lavora alla Bonduelle di San Paolo d’Argon, la mamma Hafida e due fratelli. Almeno una volta al mese passava la notte, in compagnia di donne sempre diverse, nell’albergo Della Torre. Ci andò pure la sera di mercoledì 31 dicembre con la marocchina Rahma, 37 anni, senza documenti e senza fissa dimora, che il giorno dopo, verso le 18.30, forse al culmine di una lite scoppiata chissà perché, afferrò un coltello e gli infilò la lama più volte nella pancia. Poi coperta di sangue dalla testa ai piedi uscì dalla stanza e prese a correre per le scale e a sbattere la testa contro il muro urlando «è morto, è morto». I proprietari dell’hotel chiamarono i carabinieri che entrando nella stanza 28 trovarono il Mahsouri effettivamente cadavere, sul corpo i segni di più e più coltellate. Pomeriggio di giovedì 1 gennaio nell’albergo-ristorante Della Torre in piazza Cavour a Trescore Balneario, provincia di Bergamo.