Corriere della Sera 16/10/2014, 16 ottobre 2014
DIAMO UN PASSAGGIO AI MUSULMANI
La gente di Sydney ha risposto con la solidarietà al fanatismo. Tutto è cominciato dall’hashtag #illridewithyou lanciato da un’autrice tv di Sydney, Tessa Kum.
In un lampo il suo appello (in italiano «viaggerò con te», «ti darò un passaggio»), è rimbalzato su Twitter alla velocità di 198 tweet al minuto, scalando la classifica dei topic trend mondiali (oltre 90 mila ricorrenze nella tarda serata australiana). In segno di solidarietà con i cittadini musulmani, che temono ritorsioni dopo la presa di ostaggi condotta in nome di Allah nel Caffè Lindt di Sydney, molti australiani si sono offerti sui social network di «scortare» nei loro spostamenti le persone vestite con abiti islamici. Alla Kum l’idea è venuta dopo aver letto i tweet di una sua concittadina in cui raccontava di un’islamica seduta accanto a lei in treno che si è tolta il velo per la paura. Nonostante la condanna dell’assedio al locale espressa prontamente da una cinquantina di gruppi musulmani in una dichiarazione congiunta e nonostante il gran muftì australiano l’abbia definito «un atto condannato dall’Islam», adesso molti islamici hanno paura ad uscire di casa.