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 2014  novembre 27 Giovedì calendario

IL SESSO È FEMMINA

La chirurgia plastica aveva appena smesso d’essere esclusiva femminile per tette e labbra inesistenti da gonfiare con pompe da bicicletta caricate a silicone, e aveva raggiunto il traguardo del perfezionamento anche maschile, con la falloplastica di ingrossamento e allungamento del pene. Poi arriva Ian Kerner (autore del saggio bestseller Lei viene prima) a dirci che i maschi si possono anche evirare: la loro spada amorosa non servirebbe più. Nel duello del materasso, è altro che devono sfoderare secondo l’esimio sessuologo, cioè la lingua. Preservativi? Ormai vecchiume, al massimo inventate quelli linguali per gli schifiltosi. Anelli penici? Maschi etero, dateli ai gay, li usino come verette di fidanzamento. Vibratori? Adoperateli per impastare il pane. Additati come «analfabeti clitoridei», nella presentazione dell’ultima Bibbia del piacere femminile indirizzata agli uomini del terzo millennio, vien loro spiegato che «il cunnilingus, considerato spesso un optional o un preliminare, si rivela come il nucleo essenziale in un rapporto sessuale appagante per entrambi e il modo migliore per condurre una donna attraverso l’intero processo di eccitazione e soddisfazione». Sulla copertina, in primo piano un mango spaccato in due, chiaro riferimento all’organo sessuale femminile, coi semi centrali a campeggiare a mo’ di «tappo» alla vagina ormai archiviabile, sullo sfondo una banana anche sfocata. Non è solo questo manuale che relativizza di parecchio punto G, penetrazione, orgasmo vaginale e rapporto sessuale completo, cioè il sesso come l’abbiamo concepito finora. Esso è solo l’ennesimo testimone della nuova rivoluzione sessuale in atto, il risveglio delle donne. Molti avrebbero preferito che fossero rimaste addormentate e mute. Ma il territorio sessuale, come quello pornografico, non sono più maschiocentrici, è un dato di fatto. Va detto che molti uomini sono sempre stati interessati alla soddisfazione anche femminile. E che molte donne, prima di qualsiasi sex guru del momento, non concepivano il sesso «alla cadaverica», cioè lasciandosi possedere inerti come pietre, come se anche l’uomo non potesse essere una geografia epidermica da titillare e stimolare in ogni modo, come se il sesso non fosse dialettica tra due. Tuttavia, questo è il momento epocale in cui di sesso parla solo lei, col megafono in mano anziché qualcos’altro, e il maschio deve ascoltare. La rivoluzione è trasversale e più infiltrata dei terroristi islamici. Lars Von Trier e la sua Zentropa producono film porno per donne girati da donne. L’attrice porno Valentina Nappi è la nostra attuale free sex influencer che parla di varie pratiche di sesso di gruppo, di piacere della masturbazione, di felicità del darla gratis a chiunque come se queste cose le conoscesse solo lei. Sempre da noi ci sono, attive come un collettivo negli anni Settanta, Le ragazze del porno, il progetto italiano autofinanziato che provina chiunque voglia misurarsi con un’idea di porno tarata sulla donna e alternativa, perché il sesso al femminile e all’underground è democratico. Questa rivoluzione che si fa moda, in tutte le sue sfumature possibili, è cominciata con la trilogia delle Cinquanta sfumature, che trasformarono in bestseller pure romantico argomenti prima tabù come il sesso sadomaso. Grazie a E. L. James, il pornorosa è diventato prassi, eredi e collane dedicate non si contano più ed esiste addirittura un romanzo (italiano) intitolato Love Toys, su una gioiosa venditrice porta a porta di vibratori che ha in omaggio «un passe-partout dell’amore per lei e per lui» - supponiamo sia un vibratore e non una bacchetta magica. Che dire di più, in primo luogo ai maschi? Nulla, è il momento di ascoltare. Io, comunque, se fossi un uomo, mi studierei a memoria le tattiche segrete di Kerner per stupire la mia bella, una sera, con gli effetti speciali di un cunnilingus. Ma non appenderei mai la mia cara, vecchia spada al chiodo. Chi ci dice che non tornerà di moda?