Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  novembre 26 Mercoledì calendario

MONDADORI AVVIA IL RISIKO DEI LIBRI

Svolta epocale in casa Mondadori. Con una sola mossa, la casa editrice di Segrate avvia due processi. Uno interno, con lo spin-off di tutte le attività detenute nel business dei libri, e uno di più ampia portata con l’avvio del risiko del settore, in un mercato che vale 1,1 miliardi (-4% rispetto al 2013). Per questo nel 2015 si potrebbe assistere a una serie di operazioni di concentrazione che vedranno la società guidata dall’ad Ernesto Mauri tra i protagonisti del risiko. Un ruolo obbligato, considerata la leadership di mercato (vedere tabella in pagina). Il primo tassello, per l’appunto, è stato messo ieri quando il cda presieduto da Marina Berlusconi ha approvato la nascita della newco Mondadori Libri, nella quale verranno conferite le partecipazioni totalitarie nella Giulio Einaudi, Edizioni Piemme, Mondadori Education, Mondadori Electa, Sperling & Kufper, il 50% della Harlequin Mondadori e il 34,91% della società di distribuzione Mach 2 Libri. «L’operazione permette di realizzare una struttura societaria più funzionale al potenziale conseguimento, in un’ottica di sviluppo, di opportunità di partnership e aggregazioni industriali volte allo sfruttamento di economie di scala», si legge nel comunicato della Mondadori, che si accinge a chiudere il 2014 in pareggio e con un debito che in discesa a 300 milioni. Il conferimento presenterà un saldo netto contabile di 99,4 milioni. Al 30 settembre, la divisione Libri garantiva ricavi per 238,9 milioni, un mol di 35,8 milioni e un ebit di 33,7 milioni.
Il business della Libri, e in particolare quello della Scolastica (che a fine anno segnerà un’elevata redditività, la più alta della storia), sono ritenuti strategici per Mondadori. Lo spin-off rappresenta quindi il primo tassello di un percorso di crescita anche per linee esterne sul mercato nazionale. Nelle sale operative c’è chi ipotizza un eventuale merger con Rcs Libri per concentrarsi proprio nello sviluppo dell’editoria scolastica, settore al centro di un rivoluzione digitale che trasformerà il mercato e dove Pearson sarà un avversario di rilievo, così come il colosso Amazon. In quest’ottica era nato recentemente il polo della distribuzione libraria da 70 milioni di volumi l’anno tra Messaggerie Italiane (70%) e Feltrinelli (30%), mentre nei giorni scorsi Giunti al Punto e Amazon hanno siglato un accordo strategico per la vendita.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 26/11/2014