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 2014  novembre 22 Sabato calendario

LE CORNA DI CLEOPATRA A CESARE CESARIONE NON ERA SUO FIGLIO

Una verità storica, inattesa e clamorosa, si sta facendo largo tra gli studiosi. Una verità, che, se confermata, farebbe presupporre intrighi e complotti in seno a una delle corti più famose della storia. La notizia proviene da un recente convegno - «Rome et l’Egypte: propagande et vérité» - tenutosi all’Università di Strasburgo e coordinato da Eckhard Wirbelauer: Cesarione, da sempre ritenuto figlio di Cesare e di Cleopatra, in realtà non sarebbe figlio del condottiero romano; Cleopatra l’avrebbe avuto da qualcun altro, ma avrebbe scientemente fatto credere di averlo concepito da Cesare. A sostenerlo sono Sandra Boehringer e Umberto Vasco, ricercatori dell’Istituto di storia romana di Strasburgo. La clamorosa conclusione si basa su un confronto di date. A partire da quelle, precise, che vengono ipotizzate come giorno della nascita di Tolomeo XV Filopatore Cesare, detto appunto Cesarione («piccolo Cesare»). La prima data ipotizzata è quella del 23 giugno del 47 a. C.: è l’ipotesi maggiormente accreditata, in quanto riferita da una stele trovata nel santuario del dio Serapide a Saqqara e recentemente ristudiata. Ebbene nove mesi prima (ma anche sette, se mai Cesarione fosse nato settimino), Cesare era lontano da Cleopatra e lo rimase diversi mesi. Il conquistatore del mondo era sì in Egitto, impegnato nella caccia finale a Pompeo, da lui appena sconfitto a Farsalo; ma non potè incontrare Cleopatra, in quanto la sovrana tolemaica, in guerra col fratello per il trono, dovette fuggire in Siria. La seconda data di nascita, ricostruita a posteriori sulla base di fonti contemporanee (in particolare Cicerone), è quella del 20 aprile del 44 a. C., dopo la morte di Cesare (avvenuta alle idi di marzo dello stesso anno), che però avrebbe avuto la possibilità di concepire il figlio e di vedere la compagna in dolce attesa. Tuttavia anche in questo secondo caso nove mesi prima (o anche sette) Cesare si trovava ben lontano dall’Urbe, dove invece risiedeva Cleopatra: era in Spagna a completare l’estenuante, anche se vittoriosa, campagna militare contro gli ultimi pompeiani. Questo rende certo, se le possibili date di nascita fossero queste due, che Cesare non fu il padre naturale del piccolo Cesarione. E a sostegno di questa evidenza - fanno notare gli studiosi - c’è anche il fatto che Cesare non menzionò Cesarione nel testamento, da lui preparato e più volte aggiornato: designa come suo unico erede finanziario e come suo successore alla guida di Roma il nipote Ottaviano (il futuro Augusto), senza citare né figli legittimi né adottivi. Sicuramente Cleopatra e i circoli conservatori a lei vicini potrebbero aver ordito la trama di far nascere un figlio e attribuirne la paternità al dictator, evidentemente restio a concepire un figlio con Cleopatra, invisa ai più, per non favorirne i piani egemonici su Roma. Dall’altra parte quelli che poi lo uccisero, desiderosi di subentrargli al potere, non avrebbero avuto interesse a far nascere un erede legittimo, fuori dal loro controllo. Fu Marco Antonio il primo a riconoscere Cesarione come erede legittimo a fianco dei tre figli suoi e di Cleopatra e questo spiega anche la successiva liaison tra Cleopatra e Antonio, molto romanzata dagli storici, in realtà poco spontanea e fortemente pilotata. Le cose poi andarono ben diversamente e Cesarione seguì la sorte della madre. Fu fatto fuori quasi certamente dai sicari di Ottaviano, ormai unico princeps al potere, subito dopo la morte di Cleopatra, a 14 o a 17 anni a seconda della data di nascita. Si era rifugiato in Alto Egitto, ma fu richiamato ad Alessandria con la collaborazione di un precettore e con l’ingannevole promessa di riservargli il Regno d’Egitto; e fu barbaramente ucciso, a differenza dei tre fratellastri risparmiati e custoditi a Roma. Anche questa morte violenta, se possibile, corrobora la conclusione a cui sono giunti gli storici transalpini: infatti, se Cesarione fosse stato figlio naturale di Cesare, sarebbe stato tenuto in vita e magari gli sarebbe stato conferito un ruolo di spicco nella nuova struttura dello Stato in omaggio e in ricordo di tanto padre. Essendo invece palesemente figlio illegittimo e frutto di un bieco complotto ordito dalla perfida regina d’Egitto, andava prontamente eliminato, anche come atto esemplare.