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 2014  ottobre 22 Mercoledì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - L’ATTACCO AL PARLAMENTO DI OTTAWA


OTTAWA - Palazzi del potere sotto attacco in Canada. Ad Ottawa, la capitale del Paese, un gruppo di uomini armati ha ucciso un soldato nei pressi del National Memorial War e si è introdotto in Parlamento. All’interno dell’edificio sono stati avvertiti almeno una trentina di colpi d’arma da fuoco. Uno dei membri del commando sarebbe stato ucciso mentre altri sarebbero in fuga in automobile. Le teste di cuoio canadesi sono a caccia degli altri attentatori (video), mentre si fa sempre più strada l’ipotesi di un commando organizzato.
La sparatoria è avvenuta mentre era in corso una riunione della maggioranza. Spari sono stati uditi anche nei pressi del Rideau Centre, non lontano dal Parliament Hill. Due feriti, tra cui una guardia del Parlamento, sono stati ricoverati ospedale e sono in condizioni definite stabili.
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La polizia ha invitato i cittadini a stare lontani dalle finestre e dai tetti e in città è stato proclamato il coprifuoco, mentre per precauzione sono state chiuse al pubblico alcune basi militari del Paese.
Gli edifici parlamentari sono stati chiusi, i dipendenti sono stati fatti uscire (video) e i palazzi sono stati circondati dalle forze di sicurezza. Il Parlamento è in lockdown, il che significa che è stato bloccato, senza la possibilità di uscire per chi si trova già dentro né di accedervi per chi si trova fuori. Il primo ministro Stephen Harper e i leader dell’opposizione Justin Trudeau (Liberal Party) e Tom Mulcair (New Democratic Party) sono in salvo in un luogo sicuro. Il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad) ha aumentato il numero dei suoi aerei in stato di allerta, pronti a intervenire se necessario. Anche Obama è stato informato di quanto sta avvenendo in Canada.
Alcuni testimoni hanno descritto uno degli autori dell’attacco, sembra dotato di un fucile da caccia, come un uomo dai capelli scuri e vestito in abiti civili. Sarebbe arrivato nei pressi del Parlamento a bordo di un’automobile nera.
L’episodio arriva due giorni dopo i fatti di Montreal, in Quebec, dove un convertito all’Islam ha investito in auto due soldati canadesi, uccidendone uno. Da ieri le autorità canadesi hanno proclamato l’allerta antiterrorismo. Nell’elevare il livello di allarme le autorità avevano però precisato di non essere in presenza di una minaccia specifica ma che, comunque, "individui o gruppi dentro il Canada hanno l’intenzione e le capacità di commettere atti di terrorismo".

UN PRECEDENTE (REPUBBLICA.IT DEL 21/10/2014)
SAINT-JEAN-SUR-RICHELIEU (CANADA) - "E’ un caso chiaramente legato a un’ideologia terrorista. Si tratta di un terribile atto di violenza contro il nostro Paese, il nostro esercito, i nostri valori". Quello che in apparenza poteva sembrare "solo" un tragico incidente celerebbe in realtà qualcosa di molto più grave. A dirlo è il ministro della Pubblica Sicurezza canadese, Steven Blamey, riferendosi all’uccisione di un soldato, Patrice Vincent, militare di 53 anni, e del ferimento di un altro, travolti ieri sera da un’auto in corsa a Saint-Jean-sur-Richelieu, trenta chilometri da Montreal, nel Quebec.
L’assassino ucciso dalla polizia. Perché i due militari sarebbero stati investiti volontariamente, nei pressi di un parcheggio, da un cittadino canadese estremista islamico. Che, dopo una fuga di quattro chilometri, è stato speronato da una volante della polizia. Ed è stato ucciso dai colpi sparati dagli agenti, mentre, secondo indiscrezioni, brandiva un coltello in mano. Se confermato, potrebbe trattarsi del primo attentato dello Stato Islamico in Occidente, dopo le sue minacce.
Canada, 25enne estremista islamico uccide un soldato. Il governo: "Matrice terrorista"
Il militare ucciso, Patrice Vincent, 53 anni
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La radicalizzazione di "Ahmad". Sin dall’inizio c’erano forti sospetti su quello che poteva essere un vero e proprio attacco di matrice islamista. Perché l’assassino dei due soldati è Martin "Ahmad" Rouleau, cittadino canadese di 25 anni, di recente convertitosi all’Islam, che negli ultimi mesi si è radicalizzato notevolmente: dalla barba lunga agli anatemi contro l’Occidente. Tanto che, come ha dichiarato la polizia canadese in un comunicato ufficiale, "era un soggetto potenzialmente pericoloso, già conosciuto dall’intelligence". Tanto che, secondo la testimonianza di un vicino di casa di Rouleau, che abitava a Saint-Jean-sur-Richelieu (Quebec), il padre era rimasto scioccato dalla sua metamorfosi e avrebbe "fatto di tutto" per aiutarlo. Tanto che, in vari account Internet, Rouleau inneggiava alla jihad, allo Stato Islamico, alla vendetta contro l’Occidente. Non a caso, sul suo profilo Twitter, ancora campeggia una bandiera dell’Is.