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 2014  ottobre 21 Martedì calendario

E’ stato arrestato a Roma Alessandro Popeo, la guardia giurata di 36 anni che il 17 settembre scorso uccise la ex moglie Natascia Meatta, di 27 anni, nel quartiere Casilino

E’ stato arrestato a Roma Alessandro Popeo, la guardia giurata di 36 anni che il 17 settembre scorso uccise la ex moglie Natascia Meatta, di 27 anni, nel quartiere Casilino. L’uomo, che parlò di colpo partito accidentalmente, è accusato di omicidio volontario. Il movente del delitto, secondo l’accusa, è di natura passionale. Nell’ordinanza di custodia cautelare, che fa riferimento anche ai risultati di una perizia balistica, emergerebbe l’incapacità dell’uomo di accettare la fine della relazione con la vittima. Il delitto avvenne davanti alla figlia di due anni. Parte un colpo di pistola, donna uccisa dall’ex Navigazione per la galleria fotografica 1 di 7 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow () () Il provvedimento, sollecitato dal pm Paolo Ielo ed eseguito dagli uomini del commissariato Casilino, è stato emesso dal gip Bernadette Nicotra. Che, come movente, sostiene: "L’incapacità di accettare e superare la fine di una tormentata relazione che si trasforma in una morbosa gelosia e sfrenato senso di possesso verso la persona amata". Il 17 settembre scorso, in un appartamento in via San Biagio Platani, al Casilino, la 27enne fu colpita da un colpo di pistola alla nuca. Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile della polizia sembrava che il proiettile fosse partito accidentalmente alla guardia giurata, ex compagno della donna. Sono iniziate le verifiche da parte delle forze dell’ordine, mentre per la donna non c’è stato niente da fare. La morte di Natascia Meatta, quindi, non è stato un errore. Il gip nell’ordinanza di custodia cautelare riguardante Alessandro Popeo, ha sottolineato come l’uomo "ha freddato la sua ex non curante della presenza della loro figlia di appena due anni facendola assistere attonita alla morte della mamma, dimostrando così una particolare protervia, una incapacità a contenere le proprie pulsioni violente e improvvise". In merito alla dinamica il giudice ha scritto che "anche a voler ritenere plausibili le giustificazioni dell’indagato circa la dimenticanza sull’assenza di sicura delle pistola e del colpo in canna, rimarrebbero non spiegati, in un quadro colposo, il fatto del posizionamento del dito sul grilletto e la pressione, non minima, esercitata". "Nonostante si fossero lasciati, sembravano sereni", ha detto un vicino. Ma nell’ordinanza di custodia cautelare si sottolinea come il vigilante "non aveva mai reciso del tutto il cordone ombelicale con la sua ex" e aveva instaurato con lei "un rapporto ambiguo di dare (le procurava la droga) e di avere (l’ex moglie in cambio cede alle sue richieste sessuali) che si trasforma in odio irrefrenabile sfociando in una impulsiva azione omicida nel momento in cui l’uomo percepisce di essere sfruttato". Per questo la "pericolosità sociale di Popeo emerge chiaramente dalle modalità dell’azione omicida da lui commessa".