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 2014  ottobre 18 Sabato calendario

IL PAZIENTE IMPAZIENTE IN CERCA DI CURE LOW COST


•UNGHERIA E POLONIA: ODONTOIATRIA
Si può spendere circa il 50% in meno e la qualità del trattamento è decisamente all’altezza. Così oggi sono già 20mila anche gli italiani che ogni anno vanno in Ungheria o Polonia per la cura dei denti. Un’otturazione costa meno di 100 euro, per uno sbiancamento ne bastano meno di 150. Ma sono gli interventi più complicati, innesti ossei e protesi, a risultare low cost rispetto a uno studio dentistico in patria. E va detto che poi si torna a casa con denti nuovi, certificati di garanzia e regolare fattura. A gestire il tutto esistono organizzazioni che si occupano del pacchetto completo: volo (anche questo low cost), hotel e appuntamento dal dentista. E non si tratta solo di cliniche dell’Est: sono sempre di più intatti le strutture aperte da italiani fra Budapest e Varsavia, con operatori preparati come da noi ma che costano meno (così come le tasse e le bollette).

• TURCHIA: OCULISTICA
Hanimam e spa-hotel richiamano già da un po’ i turisti del benessere. Infatti, stando a uno studio Deloitte, la Turchia può vantare un tasso annuo di crescita del 12% in fatto di global wellness economy. Ora l’offerta si è estesa anche a servizi medici e sanitari, che secondo Patients Beyonds Borders attirano qui già più di 100mila stranieri l’anno, con l’oftalmologia che la fa da padrona. I principali poli sanitari sono a Istanbul, Ankara e Smirne, e l’operazione di eccellenza la correzione a laser della miopia. A un prezzo competitivo, ovvio: un intervento su entrambi gli occhi parte da 750 euro, tre notti in hotel incluse. Gettonate anche blefaropla-stica (chirurgia estetica per la ricostruzione delle palpebre) e facoemulsificazione (tecnica di rimozione della cataratta).

• MESSICO: MEDICINA DELL’OBESITA
Nel solo 2013 i soggiorni ufficiali per motivi medici in Messico sono stati 220mila. Ma secondo Patients Beyonds Borders arriva a 1 milione con i messicani che vivono negli Usa e tornano in patria per potersi curare. E sarà per la vicinanza con il paese con il più alto tasso di obesità al mondo e per l’enorme diffusione del problema a livello locale – un report della Fao stima che qui i morti per eccesso ponderale siano comparabili a quelli per droga e narcotraffico fatto sta che il Messico è diventato la meta più ambita per la cura della pinguedine. Si va dal consuelling nutrizionale alle cure per il diabete, fino agli interventi di chirurgia bariatrica (circa 13.500 l’anno secondo l’American Society for Bariatric Surgery), con pacchetti cura-e-soggiorno per adulti e bambini. Circa il 70% dei pazienti americani viene da Stati di confine (California, Texas e Arizona) e città come San Diego e Dallas (dove rimanendo il tempo necessario risparmiano la metà dei 20mila dollari che avrebbero pagato in patria). Uno studio canadese imputa ai soggiorni veloci le complicazioni da mancato follow up dei pazienti.

• SINGAPORE: TRAPIANTI
Innanzitutto è uno dei pochi paesi ad aver legalizzino la vendita di organi umani tra viventi (anche se si parla solo di “rimborsi” per il donatore). Ma se l’Iran consente lo “scambio” esclusivamente tra i propri cittadini, a Singapore è possibile eseguire espianti e trapianti di organi e tessuti non vitali anche su stranieri. E così gli arrivi per ricevere un nuovo organo crescono a doppia cifra (+46% dalla legalizzazione avvenuta nel 2009) in un comparto che ha accolto più di 400mila pazienti stranieri nel 2013. Il Ministero della salute di Singapore rivendica che già nel 1970 avvenne qui il primo trapianto di rene e nel 1990 i primi di cuore e fegato. Oggi sono molto richiesti quelli di polmone, pelle e ossa. E poi gli impianti ortopedici e cardiaci nella medicina sportiva. Il boom è tale che il governo ha istituito unità speciali e registri di donatori. La città-stato asiatica ha investito per diventare un “hub della salute” e l’agenzia governativa Spring Singapore parla di una produzione biomedicale quadruplicata in meno di un decennio e di 32mila impiegati nei servizi per la salute (su poco più di 5 milioni di abitanti).

• SPAGNA E INDIA: MEDICINA RIPRODUTTIVA
Per la Eshre ( Società europea di embriologia riproduzione umana) tra il 35 e il 40% degli interventi di riproduzione assistita transfrontaliera in Europa (35mila ogni anno) vengono eseguiti in Spagna. Una meta scelta soprattutto dagli italiani, i primi nella classifica degli stranieri in arrivo davanti a francesi e inglesi. La ragione del successo è una legge “permissiva”, ma anche il buon livello di accoglienza e assistenza: il 25% delle donne intervistate da Eshre ha risposto che la Spagna ha dimostrato standard elevati di qualità e servizio. Per la maternità surrogata, invece, si è specializzata soprattutto l’India. Meta oggi in generale di viaggi / salute in particolare da Regno Unito e Stati Uniti, per un volume d’affari totale di quasi 4 miliardi di dollari (per 250mila pazienti stranieri). La maternità surrogata, che negli Usa costa 80mila dollari e arriva a 100mila con le spese legali, qui ha costi decisamente inferiori: le cliniche specializzate nell’utero in affitto” – con strutture ad hoc per ospitare mamme surrogate, familiari in visita e coppie di genitori biologici – pubblicizzano i propri servizi con tariffe che partono da 20mila euro.

• BRASILE: CHIRURGIA ESTETICA
È il leader del settore, con quasi 1 milione e mezzo di interventi l’anno. E non sorprende in un paese in cui Ivo Pitanguy, il 90enne e più famoso chirurgo estetico del mondo, viene considerato un eroe nazionale. Gli interventi più richiesti sono la liposuzione, gli impianti al silicone e la rinoplastica. E si possono anche pagare a rate. Oggi le tecniche più innovative si stanno localizzando sui glutei, da rialzare e rimodellare “alla brasiliana”, appunto. Soprattutto quelle metodiche che permettono di fare il lifting senza bisturi, in ambulatorio e in tempi rapidi. Poi c’è l’ultima frontiera: la chirurgia estetica degli animali domestici, per “correggere” le imperfezioni. E vederli così vincenti nei concorsi di bellezza.

• MALESIA: CONTROLLO GENERALE
Nell’ex-colonia britannica le cliniche offrono pacchetti ali inclusive con una ampia varietà di esami e, in aggiunta, escursioni a Kuala Lumpur o relax su spiagge paradisiache.
I prezzi? Ottimi. Si risparmia almeno il 50% rispetto alla vicina (e già competitiva) Singapore. Per un check up completo si parte da 500 euro. Però, secondo molti medici, questi controlli a tappeto sarebbero da sconsigliare per la medicalizzazione eccessiva, che può portare ad affrontare terapie aggressive e spesso inutili. Comunque, la Malesia ha dichiarato di aver attirato – proprio grazie alle sue offerte onnicomprensive – varie decine di migliaia di turisti-pazienti.

• THAILANDIA: CAMBIO DI SESSO
Da almeno dieci anni è la meta di chi cerca un intervento di cambio del sesso economico, efficace, discreto.
Il costo a Bangkok e dintorni può andare da 2mila a 8mila euro, quasi il 70% in meno della sanità privata Usa (in Italia è coperto dal Servizio sanitario nazionale e ogni anno coinvolge circa 150 persone). Ma l’intervento sui genitali spesso si accompagna ad altre esigenze di tipo estetico e legale, che possono essere molto costose. La Thailandia perciò continua a essere meta anche di molti nostri connazionali, grazie a pacchetti viaggio acquistabili online. Complessivamente, per tutte le procedure medicochirurgiche, il paese attira ogni anno 1,2 milioni di persone.

• ANTIGUA: REHAB
Infine, una curiosità: ad Antigna si va per il mare, certo, ma anche per disintossicarsi. Merito di Eric Clapton e del suo Crossroads, un centro che oggi accoglie clienti da tutto il mondo. «Ho visitato Antigua molte volte, trovandolo sempre un luogo di serenità e un rifugio sicuro. Perfetto per iniziare un processo di guarigione dagli eventi più devastanti della vita», ha detto la rockstar. Ecco quindi un centro di eccellenza internazionale per il trattamento delle dipendenze da alcol e da stupefacenti. Il programma prevede una stretta supervisione, terapie individuali e di gruppo, meditazione e yoga.


(Testi di Silvia Bencivelli e Ghia Pavone)