Noam Benjamin, il Giornale 20/10/2014, 20 ottobre 2014
LA LOCOMOTIVA TEDESCA SI INCEPPA, PER SCIOPERO
Berlino«Gentile cliente, il sindacato dei macchinisti Gdl ha proclamato uno sciopero su scala nazionale. I treni a lunga percorrenza si fermeranno dalle 18 di sabato alle 4 di lunedì mattina. La lista dei treni garantiti è disponibile al sito...». Così risponde il numero verde delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn, in un fine settimana da bollino rosso per il rientro dalle vacanze d’autunno. Con 35 mila iscritti, Gdl è relativamente piccola rispetto all’altra sigla di settore, la Evg (210 mila tesserati), ma senza macchinisti si sono fermati due convogli su tre. Quello che più ha colpito è il ripetersi delle agitazioni: i treni si erano fermati già pochi giorni fa. E mentre lo sciopero era ancora in corso, gli ottomila piloti di Lufthansa aderenti alla sigla Vereinigung Cockpit annunciavano uno sciopero di 35 ore a partire dalle 13 di oggi. Ripartono i treni e si fermano gli aerei, con l’aggravante che quello dei piloti è l’ottavo sciopero dall’inizio dell’anno. Il primo, massiccio, si è consumato a fine marzo; gli altri nelle scorse settimane, rendendo i cieli tedeschi più simili a quelli francesi o italiani. A scatenare i piloti, i tagli alle pensioni. Stupiti dalla durezze degli scioperi, alcuni osservatori hanno puntato il dito contro la frammentazione sindacale: Gdl e Cockpit sono organizzazioni indipendenti dalle grandi confederazioni come DGB (6 milioni di tesserati) o Ver.di (2,2 mln). Non è un caso che il governo Merkel stia lavorando a un progetto di legge per escludere dal tavolo delle trattative le sigle minori.