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 2014  ottobre 18 Sabato calendario

I MILITARI, LE AUTO BLU E IL DIVIETO DI USARE L’OMBRELLO

«Se piove ci si bagna», dicono gli alpini. Se piove si prende l’auto blu, hanno raccontato a Carlo Cottarelli. È la dura legge dell’ombrello, quella che vieta ai militari di ripararsi dalla pioggia come il resto del mondo. Quella che secondo il commissario alla spending review è stata usata come scudo per resistere al taglio delle macchine di servizio. Ma c’è davvero una regola così? Signorsì, è nel regolamento sulle uniformi che ha ogni forza armata. I carabinieri sono espliciti. L’ombrello è «sempre vietato», così come «ingombrare tasche con oggetti» o «portare capi di vestiario sbottonati». Esercito e Marina sono più sottili: la parola ombrello non compare ma si puntualizza che «in caso di condizioni meteorologicamente avverse viene indossato il soprabito». Basta quello. Ma perché? «È proprio la logica dell’uniforme, la necessità che i soldati appaiano tutti uguali», spiega Virgilio Ilari, presidente della società di storia militare. L’Aeronautica, però, fa eccezione. Il 23 ottobre 2012 una direttiva del generale Nicola Lanza de Cristoforis ha comunicato a «tutto il personale che è autorizzato, in caso di tempo piovoso, l’uso dell’ombrello personale». Naturalmente rispettando regole precise: «Dovrà essere di colore nero, con montatura metallica argentata o nera, fodero ed impugnatura di colore nero, tenuto con la mano sinistra...». Una fuga in avanti persino rispetto agli Usa, dove il divieto c’è e Obama si è dovuto scusare per aver chiesto a un marine di ripararlo dalla pioggia, facendogli violare il regolamento. Anche lì, però, c’è chi invoca la libertà di ombrello. Nel 1988 la proposta venne fatta proprio dal comandante della Marina americana. In Italia la palla venne presa al balzo da un giovane radicale, Francesco Rutelli, con un’interrogazione al ministro della Difesa Valerio Zanone. Rutelli chiedeva di consentire l’uso del parapioggia ai militari per «rendere più omogeneo l’atteggiamento al riguardo dei Paesi Nato». L’ombrello atlantico, insomma. Zanone disse di no. Forse ci saremmo risparmiati qualche auto blu.
Lorenzo Salvia
@lorenzosalvia