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 2014  ottobre 17 Venerdì calendario

IL RUOLO DI GORBACIOV NELL’UNIFICAZIONE DELLE DUE GERMANIE


Corriere della Sera, venerdì 17 ottobre 2014
Rimango sorpresa, quando penso all’unificazione delle due Germanie avvenuta nel 1990, con il consenso della Russia. Eppure, perdeva un alleato importante, determinante per mantenere in scacco l’Occidente e per evitare la (ri)nascita di un colosso, con cui prima o poi avrebbe dovuto (di nuovo) fare i conti. Debbo presumere chevii siano state delle contropartite, tali da consentire il buon esito dell’operazione.
Maura Bressani

Cara Signora,
Una delle fonti più importanti è Jack Matlock, ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca dal 1987 al 1991 e presente a molti degli incontri politici e diplomatici che precedettero l’unificazione tedesca. Secondo Matlock, il presidente George H. W. Bush convinse Michail Gorbaciov assicurando che nonvii sarebbero state installazioni militari della Nato nel territorio della Germania orientale.
Non si trattò di un impegno formale, iscritto in un trattato, ma era pur sempre la parola del presidente americano. Credo che nonvii sarebbe stata una intesa, tuttavia, se Gorbaciov non avesse già rinunciato alla «dottrina Breznev» con cui il leader sovietico, nel novembre 1968, aveva rivendicato il diritto d’intervenire ogniqualvolta uno Stato comunista avesse corso il rischio di soccombere a una minaccia interna o esterna. Per la Germania dell’Est e per gli altri Paesi del blocco sovietico, in altre parole, non si sarebbe ripetuto quello che era accaduto a Budapest nel 1956 e a Praga nel 1968. Fu questo il fattore che maggiormente favorì il collasso dei sistemi comunisti nell’Europa centro-orientale fra il 1989 e il 1990.
Lei osserva che l’Urss perdette così un importante alleato. Ma i rapporti fra l’Urss e la Repubblica Democratica Tedesca erano da qualche tempo pessimi. La dirigenza del partito tedesco e il maggiore quotidiano della Rdt ( Neues Deutschland ) non perdevano occasione per criticare, sia pure velatamente, perestrojka e glasnost, i due pilastri del programma riformatore di Gorbaciov. Quando visitò Berlino est nell’ottobre del 1989, per le celebrazioni del quarantesimo anniversario della Rdt, il presidente dell’Urss accusò pubblicamente Erich Honecker, segretario del partito comunista tedesco, di miopia storica e suscitò l’entusiasmo dei gruppi di opposizione che nei mesi precedenti avevano già cominciato a dare segni della loro presenza. Accadde allora nella Germania comunista quello che era accaduto a Pechino in maggio durante la visita del leader sovietico. Per i giovani dissidenti cinesi e tedeschi Gorbaciov era allora, nel mondo comunista, un simbolo di riforme democratiche. Il vecchio Honecker aveva capito che quelle riforme avrebbero provocato la crisi del sistema comunista nell’Europa centro-orientale.