Emanuela Schenone, Il Secolo XIX 15/10/2014, 15 ottobre 2014
UN “SELFIE” DA DIZIONARIO
Lo Zingarelli fa l’autoscatto dei nuovi italiani e include nell’edizione del 2015 un termine che è ormai sulla bocca di tutti da quasi un paio d’anni, il “selfie”. La new entry registra una moda nata sui social network e subito diventata virale e poi ossessiva.
L’ansia di immortalarsi sempre e ovunque, sullo sfondo di lieti eventi ma purtroppo anche di incidenti, disastri o tragedie, dagli scatti ricordo davanti alla Costa Concordia ai più recenti con le tragiche scene dell’alluvione genovese, è segno di un’involuzione del costume troppo spesso condizionato dai trend dettati dal web. Eppure dal prossimo anno, il “selfie”, incubo dei fotografi professionisti che rabbrividiscono alla sola idea di definire fotografia una simile immagine, riceverà l’imprimatur del vocabolario più popolare della lingua italiana che lo includerà, di diritto, tra le 144mila voci della nuova edizione. Insomma, giudizio di valore a parte, il termine è ormai certificato come una parola d’uso comune in Italia, dove il rito ha contagiato tutti a ogni livello, dal premier Renzi fino a Papa Francesco, come nel resto del mondo. Basti pensare che la parola compare nell’Oxford Dictionary online fin dal 2013. E se lo dicono a Oxford.