Fulmini 16/10/2014, 16 ottobre 2014
CACCIA
«Andrò a caccia» (il primo giorno senza slittino di Armin Zoeggeler).
PADRE «Ancelotti? Un tecnico fantastico. Per me è stato come un padre» (Jeremy Menez, che è stato allenato da Ancelotti ai tempi del Psg).
AMICO «Daniel Ricciardo, il mio futuro compagno, è l’unico vero amico che ho nel paddock e che frequento qualche volta. Ma attenzione: corro per vincere, non sono in F.1 solo per partecipare. Quindi c’è un unico traguardo nei miei pensieri: conquistare il titolo Mondiale» (Daniil Kvyat, che il prossimo anno correrà per la Red Bull).
GOLF «Il mio rapporto con Zeman? Lui non è di molte parole, lo sapete. Un po’ pesa anche la differenza d’età, ma abbiano cominciato a giocare a golf insieme e ciò ci sta aiutando molto a dialogare» (il presidente del Cagliari Tommaso Giulini).
FELICI «Noi africani siamo unici perché siamo tanti, veniamo da paesi diversi eppure c’è un sentire comune, siamo sempre felici, abbiamo dentro questa allegria comunque vadano le cose. È difficile incontrare un africano stressato, fateci caso…» (Michael Essien).
CARPENTIERE «Con Conte, si divertirà: Graziano mi ha confidato che vede nel c.t. un altro Van Gaal… Se non avesse incontrato il guru olandese oltre a Koeman, magari ora mio figlio farebbe il carpentiere o il rappresentante di caffè, con me nel furgoncino» (Roberto Pellè, padre dell’attaccante del Southampton).
REGALI «Caso Keita? Baggianate, lui è un ragazzo d’oro, talento straordinario, sarà un grande, ma il posto bisogna sudarselo durante la settimana, nessuno te lo regala» (Christian Brocchi parlando dell’attaccante della Lazio che non sta trovando spazio in questa stagione).
STERN «Ci sarebbe un discorso lungo da fare. In sintesi bisogna smettere le liti da condominio per conquistare il nulla. Occorre dare un taglio al passato. Serve un personaggio forte, che abbia competenza, capacità e potere di guidare il movimento. Ci vorrebbe uno Stern, per capirci» (il basket italiano secondo Andrea Trichieri, che allena i tedeschi del Brose Bamberg).
EGO «Io sono l’esempio di come lo sport può cambiare la vita. L’ego di un campione di uno sport individuale è grande, ma grandi campioni come Djokovic sanno anche dare molto indietro al loro paese e ai più poveri e indifesi» (Boris Becker).